In occasione dei 150 anni della Société des Bains de Mer (1863 – 2013), l’evento di gala tra i più celebri attende nella Salle des Etoiles dello Sporting Monte-Carlo.
Sotto la presidenza di Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto, di Sua Altezza Serenissima Principessa Charlene di Monaco e di Sua Altezza Reale la Principessa Caroline di Hannover, il Bal de la Rose du Rocher, organizzato dalla Fondazione Princesse Grace, si svolgerà nella Salle des Etoiles il 23 marzo 2013. Quest’anno, Sua Altezza Reale la Principessa Caroline di Hannover, presidentessa della Fondazione, ha incaricato l’amico Karl Lagerfeld di ideare il Bal de la Rose du Rocher per festeggiare i 150 anni della SBM. “Diamo vita a un ballo bello e pop!”, fu la prima reazione di Karl Lagerfeld.
Lo stilista ha scelto di creare un forte contrasto tra il ballo «classico» del primo Novecento in totale stile Belle Epoque, rispettando l’etichetta in vigore all’epoca, e un finale di serata decisamente «Pop!». In ricordo dell’epoca del celebre Maître Louis Frosio, una orchestra di violini accoglierà gli ospiti nella hall dello Sporting Monte-Carlo. Dietro una balaustra decorata a trompe l'oeil, centinaia di vecchie cartoline adorneranno le pareti.
All’arrivo in scena, gli invitati saranno riportati nel 1900 nella Place du Casinò de Monte-Carlo. La Salle des Etoiles, nello stesso ambiente, evocherà l’architettura del Casinò e del Giardino d’Inverno – creato dall’Ecole Eiffel - dell’Hôtel Hermitage. I tavoli saranno abbigliati con tovaglie in raso di cotone stampate a motivi raffiguranti i tavoli da gioco, dadi e gettoni multicolori con la scritta «Bal de la Rose» che nelle varie tonalità di rosso delle rose baccarà, delle rose antiche, delle peonie e dei papaveri sistemati in cilindri color argento e oro.
Stéphane Bern presenterà la tombola con in palio premi prestigiosi. Il Bal de la Rose du Rocher farà rivivere la magia e la storia della Société des Bains de Mer. La frase di François Blanc, fondatore della S.B.M. «Qui, noi dobbiamo far sognare…» è più che mai d’attualità.
