Esce in libreria a natale Il Venditore di Sogni, diario per immagini di Federico Monti Arduini, Mondadori Edizioni Cafè Concerto. La presentazione a Milano presso la libreria Mondadori di piazza Duomo con Sandra Milo, Gino Paoli e Vittorio Sgarbi.
Revival anni settanta nel cuore di Milano con la presentazione del libro Il venditore di Sogni di Federico Monti Arduini, l’indimenticato Guardiano del Faro di Amore Grande Amore Libero, brano con cui vinse Un Disco per l’Estate nel 1975. Il volume, una raccolta preziosa di disegni in bianco e nero, “sfregi” secondo la definizione dell’autore, è stato presentato venerdì sera nella centralissima libreria Mondadori di piazza Duomo da Vittorio Sgarbi, che ha firmato la quarta di copertina, insieme a Sandra Milo e Gino Paoli in collegamento video. La prima tappa di un tour di presentazioni che porterà l’autore in giro per tutta Italia, da Roma a Torino fino Palermo, Padova e Varese.
“Disegnare!! Forse nel mio caso sembra una definizione un po’ ambiziosa o esagerata – spiega l’autore - In effetti io non disegno. Io 'riempio', 'imbratto', 'sfregio' con la biro in mano senza sapere cosa farò né, tantomeno, quando finirò. Un po’ come quando scrivo una canzone. È un libro di disegni pazzi che non partono mai da una tematica, sono un'espressione di libertà, una cosa alla quale tengo sempre moltissimo. La musica mi veniva spontanea, al pianoforte seguivo sempre un'ispirazione. Con il disegno è lo stesso, c'è tutto il mio tormento, l'angoscia di vivere in città e il desiderio di uscirne".
“In questo libro c'è tutto di me, degli anni '70 un periodo di cui ho un ricordo bellissimo. I lettori spero che si immedesimino nel desiderio di evasione che traspare dal disegno". Al tavolo dei relatori Sandra Milo che ha definito Federico Monti Arduini "un elfo guerriero per il suo coraggio e per il suo amore degli altri." "Federico è come Milano, una città riservata e discreta che nasconde angoli di bellezza straordinaria e di gioia." Vittorio Sgarbi autore della critica al volume ha definito i disegni "un percorso di evasione, un omaggio floreale anche dove il soggetto non sono i fiori che pure Federico Monti Arduini predilige".
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