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Dall’11 marzo in tutte le librerie, sarà presenta l’ultima fatica letteraria.


Alice, il nuovo romanzo di Roberto BonfantiPersonaggio molto legato al mondo musicale, per entrare nel merito del romanzo edito dalle Edizioni del Faro, ci avvaliamo delle sapienti parole di Paolo Polizza, di rocktargatoitalia.it, che “Il romanzo di Bonfanti è il racconto di una storia d’amore ma, è anche una formidabile guida sulla ricerca della felicità, sulla crescita e su quella straordinaria sana forza primordiale che è la nostra sfera emotiva. Quindi, non assomiglia per niente ad un Harmony! Alice si legge senza che opponga resistenza. L’investimento è piccolo, la resa è importante. L’autore dimostra una profonda conoscenza dell’anima dei due protagonisti, tanto da farmi sospettare che ci sia un elemento di autobiografia nella vicenda narrata.

Anche dell’immaginario maschile e femminile, Bonfanti ha una consapevolezza rara e preziosa. Le parti di erotismo sono scritte bene: lontane dalla pornografia, quanto dalla banalità. A tratti commuovente ci lascia molti interrogativi su come facciamo le nostre scelte, sul perché le facciamo. Soprattutto, sul fatto incontrovertibile che, prima o poi, tutti siamo sconfitti e domati. Siamo tutti piccoli e stupidi." Parlavamo del rapporto tra l’autore del libro e la musica e vediamo che Roberto Bonfanti, dopo una serie di esperienze legate al mondo della musica indipendente, ha esordito come scrittore nell'ottobre del 2007 dando alle stampe la raccolta di racconti “Tutto passa invano” (ed. Uni Service). Nel maggio 2009 e nell'ottobre 2012 ha pubblicato con Falzea Editore “L'uomo a pedali” e “In fondo ai suoi occhi”, a cui ha fatto seguito, nel novembre 2012, “Suonando pezzi di vetro" (Edizioni del Faro). All’indomani dell’uscita del suo ultimo romanzo “Alice”, abbiamo incontrato l’autore Roberto Bonfanti:

Roberto, questa tua ultima fatica letteraria tratta la tematica dell’amore, come ti è venuta l’idea di incentrarla su questo sentimento, importante ed impegnativo?

Io sono partito dal rapporto fra i due protagonisti, Alice e Francesco, che sono legati da un sentimento purissimo che però anche loro stessi faticano a inquadrare e a gestire. E sono partito dal momento in cui questi due personaggi, ritrovandosi per caso dopo anni di lontananza, si ritrovano a fare i conti con loro stessi, con l'immagine di ciò che erano da ragazzini, con ciò che sono diventati e con le scelte che stanno compiendo. Che si trattasse davvero di una purissima e profondissima storia d'amore credo di averlo messo realmente a fuoco solo mentre scrivevo la prima stesura, tanto che, parlandone adesso, mi torna in mente “Gioco d'azzardo” di Paolo Conte in cui, nell'ultimo verso, la voce narrante ammette: “si trattava d'amore, e non sai quanto”. Però ci tengo a precisare, per non confondere i lettori, che non stiamo parlando di un romanzo rosa: nel corso del romanzo, questo sentimento estremamente puro ma al tempo stesso complesso diventa la molla che fa scattare, in ognuno dei due protagonisti, una serie di altre riflessioni sulla propria vita, le proprie scelte, la propria identità e tutto il proprio percorso.

Parlaci un po’ di Alice.

Alice, la protagonista del romanzo, è una persona dotata di una sensibilità estrema che, dopo aver passato anni a fuggire da tutto e da tutti, arrivata a un certo punto della propria vita, inizia a sentire il bisogno di trovare il proprio posto nel mondo. E' una persona che ha il sano vizio di farsi molte domande che, nel corso del romanzo, avrà modo di sviscerare anche confrontandosi con Francesco.

Hai un’ottima esperienza del mondo musicale, quanto è stata importante per te la musica nella creazione di questo romanzo?

Molto. Un po' perché Francesco, il protagonista maschile, è un musicista e nel romanzo si sentono anche la sua voce e la sua sensibilità che è inevitabilmente influenzata da quello che suona e ascolta. Ma anche perché fra le pagine ci sono anche alcuni richiami a canzoni o dischi che credo abbiano una certa importanza nell'atmosfera dei diversi momenti della storia, infatti si spazia da Roberto Vecchioni ai Valentina Dorme, arrivando anche alla colonna sonora di un film Disney.

Cosa ne pensi della difficile condizione dell’editoria oggi in Italia?

Il discorso sarebbe molto lungo e complesso. Vedo molti piccoli editori -ma anche colleghi scrittori- che si lamentano della crisi ma continuano a illudersi di inseguire il mercato ricalcando le scelte artistiche e le dinamiche comunicative dei colossi dell'editoria: il che, se hai a disposizione un budget promozionale con diversi zeri in meno, è palesemente un suicidio. Credo sia un momento difficile ma anche molto stimolante per chi ha voglia di rompere gli schemi e cercare nuove strade.

Partirai per un vero e proprio tour letterario/musicale, come mai questa scelta?

Fondamentalmente per due motivi: il primo è che, come dicevo prima, credo sia tempo di rompere gli schemi. Bisogna scendere dalla torre d'avorio in cui, nell'immaginario popolare, vivono gli scrittori e andare a sporcarsi le mani con la vita vera. Per questo, questo mio tour non toccherà solo i luoghi canonici della letteratura come le librerie e i circoli culturali ma anche -e forse soprattutto- luoghi inconsueti di ogni tipo, dai bar di provincia ai locali rock. Il secondo motivo -forse ancora più importante- è che ho voglia di farlo: è una cosa che mi emoziona. E' un modo, visto che a questi personaggi sono ormai molto affezionato, di mantenerli sempre vivi, tornando di tanto in tanto ad animarli incarnandone i pensieri e le sensazioni. Quello che voglio dire a chi verrà a vedermi è di non aspettarsi la classica presentazione con lo scrittore che “spiega” il romanzo. Il libro resta il libro e ognuno sarà poi libero di leggerlo con i propri occhi e dargli i propri significati: non ho intenzione di mettermi a fare il professore che lo spiega, e tanto meno il venditore del mercato che cerca di smerciarne qualche copia elogiandolo. Il reading sarà semplicemente un modo per riprendere alcune delle suggestioni del romanzo e farle rivivere un'altra volta trasformandole in qualcosa di completamente diverso.

Assistiamo spesso ad un sequel visivo di romanzi, pensi che il tuo romanzo possa avere in un prossimo futuro, uno sviluppo creativo del genere?

Non saprei. Credo che, se ricevessi una proposta da parte di una persona seriamente interessata a realizzare qualcosa di simile mantenendo lo spirito del romanzo, la prenderei in considerazione con grande entusiasmo, anche se al momento non è qualcosa a cui sto pensando. Però -anche se non è proprio un “sequel visivo”- ci sarà un brevissimo booktrailer, a cui sta lavorando il filmaker Andrea Bonfanti, che giocherà appunto su una serie di piccole suggestioni visive legate ai momenti chiave del romanzo: quello credo lo si potrà vedere fra poche settimane.

Per rimanere in ambito musicale, è importante sapere che Bonfanti, partirà per un vero tour di presentazioni, una sorta di reading con l’autore, il 10 marzo quando Roberto Bonfanti sarà ospite di Rock Targato Italia al LegendClub di Milano. Lo scrittore terrà un reading con accompagnamento musicale di una chitarra elettrica. Uno spettacolo particolare e intenso, diverso dalle solite presentazioni. Apprendiamo dagli addetti ai lavori che al reading di Milano al LegendClub ne seguiranno altri, sempre in contesti diversi: di seguito pubblichiamo le prime date. Il titolo del tour vuole sottolineare e ampliare il concetto di innovazione e originalità d’azione che sempre ha caratterizzo l’autore, forte della sua esperienza nel campo musicale. Facciamo presente che chi vuol conoscere il mondo creativo di Roberto Bonfanti, lo possiamo seguire il 14 marzo a Biassono (MB), a Il Baretto, il 22 marzo a Modena, all’Emily Book Shop, il 28 marzo a Verderio Inferiore (LC), presso l’Arci Pintupi, l’11 aprile a Solza (BG), al Tamburano e il 19 aprile di Milano, al Libera.

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