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Il teatro Sala Umberto di Roma porta sul palcoscenico un frizzante pezzo d'avanspettacolo.


Sorelle d'Italia: due talenti esplosivi tra canti e stereotipiL'avanspettacolo comincia a fare la sua comparsa dagli anni '30 in Italia: grazie ad alcuni incentivi fiscali molti teatri cominciarono a convertirsi in cinematografi e si creò la necessità di avere dei brevi numeri di spettacolo prima dell'inizio delle proiezioni per poter intrattenere il pubblico in sala. "Sorelle d'Italia" riprende questa antica forma e la utilizza per dipanare un'interessante ipotesi futuristica: cosa potrebbe accadere all'Italia se alcune sue parti si separassero? In questo contesto lo spettacolo prende vita grazie alle due attrici Isa Danieli e Veronica Pivetti, con il robusto supporto del Maestro Alessandro Nidi e del suo pianoforte.

Isa e Veronica si trovano alle prese con una rappresentazione teatrale dell'Unità d'Italia programmata nell'ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario, avvenuto nel 2011. Alcuni problemi con i testi (dovuti ad un immaginario regista arraffone che ha messo su lo spettacolo per accaparrarsi i fondi per l'anniversario), una rivalità nascente prima per il loro ruolo di attrici e dopo per la loro appartenenza a due differenti parti d'Italia (Isa viene da Napoli mentre Veronica da Milano) creano il presupposto per l'evento culmine dello spettacolo: la separazione della Padania dall'Italia e la conseguente libertà del Meridione dal Nord. Ma dopo sessant'anni le due attrici si ritroveranno a Roma, zona libera, e scopriranno che la disgregazione italiana ha portato più guai che libertà.

Lo spettacolo si dipana in brevi micro numeri della durata di pochi minuti: i pochi momenti recitati sono inframmezzati dall'alternarsi delle due attrici sul palco, dove cantano canzoni a volte tristi, a volte divertenti, a volte commoventi. Mentre la Pivetti esplora abilmente i dialetti del nord ed energizza la scena con la sua inarrestabile frenesia, la più pacata Danieli avvince il pubblico con il suo napoletano suadente e un'impressionante enfasi recitativa. I continui battibecchi portati avanti tra le due attrici stregano il pubblico, grazie soprattutto all'abilità di entrambe nel portare avanti un concitato botta e risposta.

La Pivetti dimostra di saper tenere il palco con discreta abilità: oltre alla sua capacità interpretativa e alle sue doti canore ha anche saputo mantenere il sangue freddo sul palco durante dei malfunzionamenti del microfono. Grande performance della Danieli, dovuta sicuramente alla sua esperienza: oltre alle sue gradevoli capacità sonore è riuscita a passare da un personaggio all'altro, dall'umile al fiero senza nessun tipo di discrepanza. Inoltre la presenza e l'abilità del Maestro Nidi accompagna e diventa complice delle due attrici senza mai mancare al proprio compito, in maniera energica e affascinante.

L'unico neo dello spettacolo è nell'eccessiva durata e nell'effimera trama, che serve solo da canovaccio per un concatenamento di pezzi singoli sonori uno dopo l'altro; tral'altro la funzione dell'avanspettacolo era proprio quella di riempire il poco tempo prima dell'inizio dei film, fatto che stona con una durata di quasi due ore.

"Sorelle d'Italia" riesce nel suo compito di lasciare il pubblico con un dolce sapore in bocca alla chiusura del sipario. L'energia della Pivetti e la saggezza della Danieli si incontrano a metà strada, equilibrando il palco, mentre la musica fa la sua parte in maniera perfetta.

La regia è di Cristina Pezzoli mentre la drammaturgia originale è di Roberto Buffagni.

La produzione è della "You Night'd Artistz" e l'Ufficio Stampa è stato curato da Silvia Signorelli.

Per info e prenotazioni
http://www.salaumberto.com

 

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