Il film di Marie – France Siegler – Lathrop in anteprima nazionale a Venezia.
ARTLIFE for the World in collaborazione con il Comune di Venezia e Alliance Francaise ha presentato in anteprima nazionale il film “Le fil invisible” della regista francese Marie-France Siegler. Proiettato presso la casa del Cinema (Palazzo Mocenigo, San Stae 1990) in versione originale. Marie – France Siegler – Lathrop è nata in Francia, nello chateau di famiglia in Dordogna.
Ha diretto il suo primo spettacolo quando era studentessa del High School in Alabama. Ha scritto e diretto una commedia presentata presso il Loeb Drama Center a Harvard, inizia da qui la sua carriera cinematografica. Nel 1963, incontra il grande regista ed attore Jacques Tati , diventa la sua assistente personale e direttrice del casting. Nella sua carriera ha lavorato con la 20th Century Fox e molteplici case produttrici francesi. Ha scritto numerosissimi cortometraggi, che sono stati presentati nei diversi festival in Europa e negli Stati Uniti.
Marie – France Siegler – Lathrop inizia a lavorare al suo più importante progetto, torna in Dordogna (a sud-ovest della Francia) si mette in proprio e inizia ad avere un “controllo artistico libero” proprio come sognava. Dopo aver fatto diversi casting, scelto i luoghi più vicini alla natura e i tecnici (della scuola di Cinema di Sarlat), inizia a girare il film “Le fil invisible”. Gli attori principali Celia Delahaye, che interpreta favolosamente il ruolo di “Sophie” (studentessa di Bordeaux si dedica al Teatro amatoriale), Florent Houdu, che interpreta professionalmente la parte di “William” (giovane attore di Rouen & Paris). Gérard Chabert, che interpreta “Le Maltais” è un attore e performer, che ha un Teatro in Dordogna. Le musiche composte per il film sono opera della musicista Dominique Carré. Le fil invisible è stato scritto, diretto e prodotto dalla regista Marie – France Siegler.
Il film racconta la storia di due giovani innamorati. William, idealista e ribelle persuade Sophie, una piccola borghese parigina, a lasciare la società consumistica della città per andare in Dordogna, vicino alla natura. Proprio in questa zona incontrano “Le Maltais”, una specie di druido che vive in un’isola lungo il fiume. William assomiglia moltissimo al figlio del vecchio che morì in un tragico incendio. Sophie non si fida di quell’anziano in quanto lo trova una persona strana. Nella coppia l’amicizia tra i due uomini crea un conflitto. Sophie decide di tornare a Parigi. Ma sia William che Sophie si amano a vicenda non riescono a stare separati l’uno dall’altro.
William in preda alla disperazione va in cerca di Sophie con una moto, mentre lei decide di tornare da lui in treno. Purtroppo William finisce in un grave incidente sulla strada e rimane in coma. Sophie appena scende dal treno viene a sapere che William è grave e corre all’ospedale, per vedere il suo amato. Sophie decide di stare vicino a lui tutti i giorni, seguendo i consigli dell’unica persona a cui può rivolgersi “Le Maltais”. Il vecchio l’aiuta in tutto fino a che Sophie scopre la vera natura, la saggezza e il contatto spirituale. Proprio attraverso l’amore e il contatto spirituale Sophie riporta in vita William che si risveglia dal coma e ricomincia a vivere. Mentre il vecchio dopo aver indossato la collana di William si dirige verso il fiume con la sua barca e muore, come se avesse donato la sua vita per William.
La regista spiega che: “Questa storia parla di due giovani di oggi, che spesso hanno perso il senso della famiglia e la speranza in una società che li delude con bugie e la corsa al denaro. William cerca i valori reali e incontra “Le Maltais” un personaggio strano, affascinante, di una spiritualità elevatissima, lui gli parla dell’anima, dell’invisibile, spiega a William che lui e Sophie sono una coppia eterna grazie all’amore. Sophie invece vede “Le Maltais” come un pericolo per la coppia e si sente minacciata. Solo dopo l’incidente di William, Sophie grazie al vecchio che rappresenta la saggezza, scopre il contatto spirituale. Ho deciso di girare questo film in Dordogna perché è ricca di storia e architettura medioevale.
L’atmosfera mistica e poetica si fonde con la campagna, con le numerose grotte e fiumi. Questo film è come l’occhio di una vita. Ho raccontato quello che volevo in totale indipendenza, realizzando davvero il film che volevo fare. Per far capire ai giovani che spesso bisogna intraprendere altri percorsi, alla ricerca dei veri valori. Il film è girato in HDV e montato su Final Cut Pro, con le strutture tecniche di oggi, si può girare un video in Alta Definizione e ottenere una qualità pari a un film però con costi molto ridotti. I produttori del film sono numerosi amici, parenti, famigliari. Ricordo Jacques Tati quando mi disse: “Non entrare nel mondo del Cinema, dai lezioni di inglese, fai la baby sitter, e gira i tuoi film per conto proprio”. Tati predicava sempre “controllo artistico libero”. Con questo film finanziato con donazioni da amici e parenti, sono orgogliosa di aver seguito il consiglio del grande Jacques Tati”.
Si ringrazia fino ad ora: ARTLIFE for the World, l’Art Director Simonetta Gorreri, il Comune di Venezia, Alliance Francaise, la Casa del Cinema, Palazzo Mocenigo, la regista Marie – France Siegler – Lathrop, gli attori e produttori per la gentilezza dimostrataci e la straordinaria accoglienza.
