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Domenica 15 febbraio alle ore 18 a Bologna al Cinema Lumière, il doc C’est dur d’être aimé par des cons sul processo subito dal direttore di “Charlie Hebdo” per incitamento all’odio dopo la pubblicazione nel 2005 delle vignette danesi che fecero scandalo nel mondo musulmano.


Charlie Hebdo, il film sul processo per le vignette danesiDopo la strage di Parigi, il pensiero corre alla redazione di “Charlie Hebdo” falcidiata dai colpi di kalashnikov dai terroristi: proprio all’interno di quella redazione ci conduce C’est dur d’être aimé par des cons (in programma domenica 15 febbraio, alle ore 18 al Cinema Lumière), documentario che ricostruisce le fasi del processo a Philippe Val, il controverso ex-direttore della rivista che nel 2005 autorizzò la pubblicazione delle vignette danesi che incendiarono il mondo musulmano. Realizzato da Daniel Leconte, C’est dur d’être aimé par des cons ricostruisce l’incriminazione subita da Philippe Val per incitamento all’odio. Leconte testimonia le fasi del processo in tutti i suoi aspetti, cercando di indagarne le implicazioni politiche, mediatiche e ideologiche.

Come ha detto lo stesso Leconte, “a forza di non dire questo o quello, finiremo per affrontare il problema quando è troppo tardi. Ed è proprio quello che bisogna evitare se non vogliamo essere trascinati nello scontro di civiltà. Il messaggio di C’est dur d’être aimé par des cons sta nelle parole di Val, nel suo racconto di quando le persone lo fermano per strada, non per parlare delle sue vignette, ma per ricordargli quanto sia necessaria la libertà di espressione”.

Un nuovo momento di riflessione sul rapporto tra satira, politica e società sarà poi nella serata di sabato 21 febbraio alle ore 22.30, sempre al Cinema Lumière, con la visione del documentario Caricaturistes. Fantassins de la démocratie, uscito poco prima dell’attacco alla redazione di “Charlie Hebdo”.
Selezionato fuori competizione al Festival di Cannes 2014, il film di Stéphanie Valloatto mostra la lotta all’ultima vignetta di dodici fumettisti e caricaturisti provenienti da tutto il mondo contro censure e repressioni per la difesa della democrazia: “Caricaturistes. Fantassins de la démocratie è un film ottimista e positivo – racconta Valloatto – che ci fa sentire vivi e ci dà voglia di lottare. Più che lanciare messaggi di speranza, le testimonianze dei caricaturisti ci mostrano che bisogna osare e che tutto è possibile finché si può usare lo humor. Uno degli obiettivi del film è proprio mostrare ai più giovani l’importanza di avere un’opinione, il che implica anche avere il coraggio di esporsi in nome della libertà d’espressione.”

“Charlie Hebdo” e il cinema

Domenica 15 febbraio, ore 18, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b) Bologna
C’EST DUR D’ÊTRE AIMÉ PAR DES CONS (Francia/2008) di Daniel Leconte (108’)
Per aver pubblicato le famigerate vignette danesi che nel 2005 incendiarono il mondo musulmano, Philippe Val, l’allora direttore di Charlie Hebdo, fu incriminato per incitamento all’odio. Daniel Leconte ha seguito tutte le fasi di quel processo cogliendone le implicazioni politiche, mediatiche e ideologiche. Ci sono gli avvocati, i testimoni, le riunioni di redazione, le manifestazioni di sostegno, le prese di posizione di intellettuali e uomini politici, le reazioni dell’accusa e dei paesi musulmani. Una riflessione sull’Islam, sulla libertà di stampa, ma anche un tentativo di risposta alle sfide lanciate dall'integralismo a tutte le democrazie.

Sabato 21 febbraio, ore 22.30, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b) Bologna
CARICATURISTES. FANTASSINS DE LA DÉMOCRATIE (Francia/2014) di Stéphanie Valloatto (106’)
Tunisia, Cina, Russia, Venezuela, Israele, Palestina... Gli eroi di questo documentario si trovano in ogni angolo del mondo e ovunque lottano per difendere la democrazia. Nonostante censure e repressioni. Le loro armi sono carta, matita e un inestinguibile senso dell’umorismo. “Quando sono arrivato in Messico, racconta il disegnatore cubano Angel Boligán, mi hanno detto di evitare tre soggetti: il governo, l'esercito e la Vergine di Guadalupe. Sono entrati immediatamente nella mia agenda!”. A riunire questa creatività mondiale è Cartooning for Peace, iniziativa – voluta da Jean Plantureux, alias Plantu, vignettista satirico francese, e patrocinata da Kofi Annan – che promuove il rispetto tra popoli e culture attraverso il linguaggio universale della vignetta.

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