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Lo spettacolo di Fabrizio Romagnoli a Salerno mercoledì 3 settembre.


Una lunga attesa all'ArcoCatalanoFestIn una stanza spoglia e senza tempo lo psicodramma di quattro donne si perpetua all’infinito. Intorno al tavolo, unico pezzo d’arredamento,  si riuniscono quattro personalità totalmente diverse ed in disaccordo tra loro. Quella che ne viene fuori , però, è una sinfonia perfetta, un botta e risposta godibile a tal punto da diventare comico.  Le quattro donne propongono la loro quotidianità e ricordano il loro passato, i motivi che le hanno portate in quel luogo, lontano da tutto e da tutti.

Volersi bene è impossibile, ma odiarsi è inconcepibile quando le altre rappresentano il tuo unico contatto con il mondo. Per questo le amiche litigano, ma non si spingono mai oltre, di solito. Di solito, ma non oggi. “Niente di quello che è successo oggi è mai successo prima”. La verità viene sempre a galla, pronta a sconvolgere gli equilibri, precari perché obbligati, delle quattro donne. Forse nulla sarà più lo stesso perché niente era come appariva. L’ingenuità, il sentimento materno, la sicurezza, la spavalderia sono solo maschere che celano quello che le quattro donne sono “ora, adesso e per sempre”.

Lo spettacolo
La scenografia essenziale, composta solo da un tavolo di colore neutro e da un mazzo di carte, fa da sfondo a liti e confessioni di quattro donne costrette a stare insieme ogni giorno della loro vita. La scena è completamente vuota, arricchita soltanto dai vivaci colori degli abiti delle protagoniste. Ognuna di loro indossa il colore della sua anima, quello del suo passato e quello del suo futuro . Le tematiche affrontate, seppur in un linguaggio schietto e quotidiano, rivelano una realtà macabra ed infelice tanto da far pensare che queste quattro donne siano soltanto vittime del proprio destino. Lo spettacolo è un percorso di riflessione assoluta sui sentimenti, gli stati d’animo e soprattutto sulle reazioni dei quattro personaggi. In un climax ascendente si giungerà  alla scoperta della nuda e cruda verità. Come biasimarle infondo? Questa è la domanda che nascerà in ogni spettatore. Come giudicarle? Mai come in questo caso pronunciarsi è un’ardua sentenza.

Note Biografiche

La Compagnia del Fuoco nasce come costola dell’Officina Teatrale LAAV da un’idea di Sara Lisanti, Marika Mancini e Roberta Romano. Dopo aver conseguito il diploma in recitazione presso la stessa Officina le tre, insieme fin dal primo giorno di corsi,  decidono di intraprendere un percorso univoco. Nell’ottobre 2013 sono subito in scena con “Sgalateo – Adesso vi imparo io a mangiare -” un testo per bambini con spunti di riflessione anche per gli adulti. Grazie agli interessi delle tre ragazze la Compagnia non esplora soltanto il mondo della recitazione, ma anche quelli del mimo e delle arti circensi.  È proprio il sacro fuoco che unisce le tre al mondo dell’arte a dare il nome alla Compagnia ed a permetterle di immergersi in un nuovo ambizioso progetto. “Una lunga attesa” non è soltanto la vera opera di esordio della Compagnia, ma il risultato di una ricerca e di uno studio sui comportamenti umani che ha portato le tre, con la collaborazione di  Francesca Crocco, a scandagliare gli aspetti più reconditi della propria anima e del proprio carattere.

Con Francesca Crocco, Sara Lisanti, Marika Mancini, Roberta Romano
Drammaturgia di Fabrizio Romagnoli
Musiche, Scenografie e Disegno luci L.A.A.V. Officina Teatrale
Grafica Ciro Pero
Photo & Costume Designer Antonella Valitutti
Regia Licia Amarante
Mercoledì 3 settembre – ore 21:30
Arcocatalanofest
Via Mercanti 67
SALERNO

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