Il 24 Settembre 1976 cominciavano ufficialmente le trasmissioni dell' emittente bolognese che si estende al cuore della Romagna. Il 15 Ottobre grande festa al Teatro Consorziale di Budrio (BO), ospiti Extraliscio, la balera del futuro.
Chiunque abbia vissuto i giorni pionieristici delle prime trasmissioni via etere ne racconta ancora oggi come se fosse ieri, con una passione mai sopita e una emozione pulsante. L'avventura di Radio Budrio comincia la notte del lontano 24 Dicembre 1975: un gruppo di ragazzi (tra i quali il futuro presidente della radio e futuro sindaco di Budrio, il compianto Marco Negri) si avventurava con un piccolo e rudimentale trasmettitore, una antenna montata sul tetto e la voglia di inventare, sperimentare, abbattere le regole precostituite della comunicazione. Come oggi la rete l'etere era un luogo inesplorato e non completamente regolamentato, così l' avventura di Radio Budrio partita clandestinamente e su frequenze non ben identificabili, si sviluppava in un turbinio di antenne e tralicci montati in luoghi impossibili con metodi avventurosi e luoghi di trasmissione improbabili, come raccontato nella "Sinfonia Poetica a due voci", uscito nel 1988, sia in italiano che in dialetto: http://www.radiomarconi.com/marconi/ancona/valcamonica/amarcord/radio/radio_budrio/index.html
Fino alla sentenza 202/1976 della Corte Costituzionale (28 Luglio 1976) le radio trasmettevano utilizzando una interpretazione estensiva della legge allora vigente (la 103/1975) e quindi erano esposte a denunce e sequestri, nella fase successiva insieme al riconoscimento legislativo sono arrivate una maggiore consapevolezza e professionalità. "La Sede della radio era un’esigenza non più rinviabile: dopo pollai disabitati, garage riadattati, case coloniche con stalla e mobilifici abbandonati, Radio Budrio aveva bisogno di un luogo fisico dove crescere e progettare il futuro" racconta Gabriele Montanari, presidente fino al 1988, Così, passato il testimone all' attuale presidente Mara Generali, la radio è diventata un luogo non solo immaginario ma una dimora per affezionati. "Gli ascoltatori hanno con noi un rapporto molto stretto, alcuni addirittura vengono ancora a trovarci come ai vecchi tempi" ha detto Mara Generali al settimanale DiPiùTV.
Tra le voci storiche che in tanti ricordano ci sono Romagna, i compianti Cesare, il Barone, Fantoni, lo Sparviero e, in tempi più recenti i fratelli Anselmo e Maurizio Rizzi, ora giornalista, conduttore televisvo e collaboratore del Bologna FC. In questi 
quarant'anni tante radio "pirata", in seguito diventate "libere" e poi semplicemente private sono sparite, poche si sono trasformate in realtà nazionali importanti e altre hanno ravvivato e mantenuto il marchio ma con forte discontinuità rispetto alle proprie origini. In quarant'anni a Radio Budrio è stata invece la tradizione a rinnovarsi: "A braccia aperte", il talk show del sabato mattina a cura di Renato Clò, è in onda dal 1978, "Giribimbi", l' immancabile appuntamento domenicale con favole e sigle dei cartoni animati, è una idea delle origini. "Mezzogiorno di folk" e "Liscia che ti passa", le fascie di liscio e musica da ballo resistono dalle prime ore di trasmissione, rigorosamente posizionate a pranzo e cena. La sfida di oggi e domani è legata ad una radio tutta "on demand", con rubriche riascoltabili in qualsiasi momento dalla sezione podcast, fitte interazioni tramite i social network e una presenza sul territorio più che mai "fisica" negli eventi live.
Il 15 Ottobre lo staff attuale della radio vi aspetta al Teatro Consorziale di Budrio (BO) per festeggiare questi splendidi 40 anni insieme. Ospiti d' eccezione Extraliscio (definiti "la balera del futuro" o "il punk da balera"), un incontro tra Moreno Il Biondo e Mauro Ferrara, due prestigiose voci del liscio romagnolo con Mirco Mariani, musicista eclettico con esperienze jazz e capo orchestra di Vinicio Capossela
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