Si rinnova l’appuntamento con il ciclo “Le parole del nostro tempo” della Fondazione Centro Studi Campostrini. Ospite Carlo Galli martedì 5 febbraio alle 18 in via Santa Maria in Organo, 4, a Verona.
Le recenti vicende politiche sembrano aver risollevato la domanda sull’origine dell’autorità: quale autorità e che forma deve avere per garantire allo stesso tempo capacità direttiva e organizzazione democratica? La forma della sovranità popolare, quella dell’élites politico-tecnocratiche o quella del leader nominato dall’alto? Domande che riflettono il quadro dell’attuale panorama europeo, a cui cercherà di rispondere Carlo Galli, tra i massimi filosofi politici europei, durante due incontri martedì 5 e martedì 12 febbraio alle 18 alla Fondazione Centro Studi Campostrini in via Santa Maria in Organo, 4, a Verona. Modera gli incontri del nuovo ciclo “Le parole del nostro tempo” Davide Assael, collaboratore della fondazione.
La politica democratica, incrementando la capacità rappresentativa, implica un deficit costitutivo dell’apparato decisionale, spesso sottomesso ad esigenze e ambizioni delle singole parti. Il risultato è un costitutivo squilibrio fra potere legislativo ed esecutivo. «Una mancanza che – spiega Davide Assael –, se assorbibile dal sistema in momenti di quiete, fa sentire tutto il suo peso quando si presentano delle emergenze, quali la possibilità di conflitti, la salvaguardia nazionale o una crisi economica».
È questa l’idea di uno stato d’eccezione, in cui vengono delegati poteri eccezionali ad una singola persona o ad un singolo potere istituzionale al fine di risolvere la situazione corrente. «L’esempio paradigmatico resta l’11 settembre 2001 – continua Assael –, quando il presidente Bush decise di sospendere alcuni diritti fondamentali riguardanti la privacy dei cittadini, al momento di inaugurare un’operazione definita enduring, senza fine. Il tempo presente rende, dunque, necessario un ripensamento dei parametri su cui si fonda l’autorità politica, così da garantire libertà e sicurezza nel medesimo tempo».
Carlo Galli, già autore di celebri studi sul concetto di Autorità e sullo Stato d’eccezione come categoria politica del post-moderno, è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare la storia del pensiero politico moderno e contemporaneo.
Ha pubblicato volumi e saggi sulla Scuola di Francoforte, sui pensatori controrivoluzionari francesi, su Machiavelli, Hobbes, Weber, Arendt, Strauss, Voegelin, Löwith, Jünger, Schmitt, Vitoria (degli ultimi tre autori ha anche tradotto diversi testi). Inoltre ha pubblicato saggi e partecipato a diversi progetti di ricerca dedicati ad alcuni dei principali concetti della teoria politica, quali autorità, rappresentanza, tecnica, Stato, guerra, etica, natura, politica, totalitarismo, modernità, cittadino/straniero, nichilismo, male, spazio, globalizzazione, multiculturalismo, destra/sinistra, teologia politica, democrazia. Tra gli ultimi libri pubblicati si ricordano Abicì della cronaca politica, Il Mulino, 2012, e Il pensiero politico contemporaneo. Il Novecento e l’età globale, Il Mulino, 2012, scritto a più mani con Edoardo Greblo e Sandro Mezzadra.
Gli incontri ad ingresso libero sono realizzati con il patrocinio di Banca Popolare di Verona, Regione Veneto, dalla Provincia e dal Comune di Verona.
Per informazioni chiamare il numero 045/8670770 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
