In mostra gli oggetti di scarto che hanno trovato nuova vita.
Ancora una volta la FIDAPA si presenta alla città con il suo format ITINERARI AL FEMMINILE per ricordarne ed esaltarne il genio, la creatività. Quest’anno il tema è nato dall’intuizione e dalla sensibilità di tre giovanissime fidapine: Alessia Amato, Gabriella De Sario e Stefania Spaccavento. L’operazione culturale che il sodalizio ha voluto portare avanti è quella di sensibilizzare ed educare la cittadinanza verso le tematiche del riuso. Era il lontano 1997 quando con il decreto Ronchi è stata introdotta la strategia delle 5 R Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero per promuovere una gestione sostenibile dei rifiuti.
Oggi si continua ancora a parlare di questi concetti perché non sono entrati a pieno titolo nel nostro modo di essere, se non nelle persone più sensibili e allora dobbiamo far leva sulle nuove generazioni e non stancarci mai di riproporre questi principi. La Fidapa lo ha fatto attraverso la mostra allestita presso la Sala dei Templari e promuovendo tre incontri.
La presidente del sodalizio ha presentato gli espositori, pochi ma di grande spessore. Affinchè non fosse un’autocelebrazione tutta al femminile sono stati invitati anche degli uomini e, per dovere di ospitalità sono stati presentati subito loro: “Recupero” per antonomasia è il restauro: Mimmo de Pinto e Beppe Paparella, ognuno nella sua specificità hanno presentato le varie possibilità di recupero di arredi e oggetti del passato. Nelle loro botteghe rinascono a nuova vita, grazie al loro paziente e professionale lavoro di restauro, oggetti che hanno ancora una storia da raccontare.
Gennaro Corcella, una bellissima scoperta, lo hanno definito un “emozional designer”. Le sue opere nascono dalla sola pulsione creativa, il suo obiettivo è quello di cambiare la veste degli oggetti di uso quotidiano, facendoli diventare artistici. Gennaro crea ed espone a Barletta ma anche in una galleria di Milano ed in varie città europee.
Globeco un fiore all’occhiello della città di Molfetta, nata dall’intuito del dott. Angelo Messina; un’azienda che tratta rifiuti speciali provenienti dalle industrie e mira alla separazione e al recupero dei vari elementi per farli diventare materia prima. Quest’estate grazie anche al Direttore commerciale Loredana Lezoche, una donna tenace, è nato il progetto “Metterci la faccia” che ha portato alla realizzazione di abiti e accessori realizzati con materiale di recupero. Protagoniste due giovanissime costumiste Maria Catanzaro e Vittoria Coppolecchia che con maestria hanno saputo dar vita alle meravigliose creazioni esposte.
IISS VESPUCCI con le allieve del settore moda, sapientemente guidate dalle docenti Gemma Giammario, Girma Amato e Raffaella Bonvino. In questa scuola oltre a fornire le basi tecniche di realizzazione si stimola nelle allieve la creatività proprio attraverso l’utilizzo di materiali di scarto. Ringrazio il DS Francesco Allegretta.
Infine 4 fantastiche fidapine, padrone di casa, Mariangela Ruccia, affermata scultrice-ceramista che è riuscita a unire la sua arte (tecnica giapponese raku) a oggetti di recupero. Mary Diolini, creatrice del brand Missmayd, jewels designer. Mary si è prestata a questo gioco, infatti la sua creazione è nata per questa occasione. E’ reduce dalle fashion week di londra, new york e Tokio. Carmela De Dato, in arte Melart, designer e web designer, nel suo laboratorio sperimenta inusuali tecniche pittoriche e grafiche. Forte è l’interesse per il design del riuso infatti con la sua creatività da vita ad opere d’arte utilizzando oggetti di uso quotidiano.
Stefania Spaccavento, in arte Sfy, una giovanissima designer che ha fatto del recupero il suo stile di vita. Ha definito il deposito dell’azienda “Il paese delle meraviglie”. Stefania riesce a guardare oltre l’oggetto… In mostra: lampade, abiti, cornici, collane e bracciale, complementi di arredo, tante simpatiche idee per trasformare gli oggetti dando loro una seconda vita. La presidente Alessandrini ha concluso il suo intervento introduttivo dicendo che non si deve parlare di RIFIUTI perché ciò che per alcuni è uno scarto, qualcosa di superfluo, per altri può e deve divenire una RISORSA…..
