il Titolo Giornale di Arte, Cultura e Spettacolo Reg. al Tribunale di La Spezia n.° 3 del 07/06/10 ROC 20453 P.I. 01219600119

Intestazione archivio

Dal 2016, sul canale il TitoloTV, attivo il servizio di diretta streaming e podcast grazie al format televisivo L.E.O.© (Live Event Online ).

Dubbi disarmanti da parte di un appassionato nella nuova avventura del messicano più tosto sulla piazza.


Machete kills... perché?Machete. Caro lettore, se non sai chi sia Machete abbiamo un bel problema. Innanzitutto, Machete e Danny Trejo, l'attore che lo impersona, sono praticamente la stessa entità. Zio Machete fa la sua comparsa in "Spy Kids" come personaggio secondario che dà supporto ai due piccoli protagonisti in cerca dei genitori; e fin qui poco ci importa, lo segnalo giusto a titolo informativo.

Successivamente fa la sua comparsa nel falso trailer "Machete" durante la visione del film "Grindhouse", l'esperimento di cinema di seconda scelta fatto da Tarantino e Rodriguez: il trailer ci parla in maniera sommaria di questo enorme messicano che durante una missione per conto degli USA viene tradito e decide di vendicarsi. Inutile dire che smembramenti esagerati, decapitazioni e sparatorie senza fine sono all'ordine del giorno.

Beh, il finto trailer del film piacque talmente tanto che Robert Rodriguez, dietro le insistenze dello stesso Trejo, decise di girare davvero il film "Machete", che ebbe un discreto successo. Personalmente, lo apprezzai molto: era esagerato nel modo giusto, con scene truculente ma divertenti e frasi ad effetto ben azzeccate (alcune classiche come "Dio perdona, io no" ma altre nuove di zecca come "Machete non manda messaggi" in riferimento al fatto che il messicano non usava gli sms del telefonino): non era un film che si prendeva sul serio e tutto sommato lo vidi con questa idea in testa. Risultato: serata godibilissima al cinema.

Quindi, caro lettore, giustamente penserai che non appena fosse uscito nelle sale il seguito mi ci sarei fiondato subito... e fin qui c'hai azzeccato. Ma il problema è che cosa mi aspettassi da "Machete kills" e che cosa ho provato durante la visione.

Caro lettore, ti è mai capitato di andare una volta in una gita fuori città e di mangiare in un ristorante un piatto buonissimo? Che so, un piatto di pasta o una tagliata di carne straordinariamente buoni? E ti è mai successo in seguito di ripensare di tornare in quel posto a mangiare nuovamente quel paradisiaco e succulento bocconcino? Di rigustare dentro di te ogni boccone che ingoiasti?

E quando finalmente sei tornato in quel ristorante fuori città, ti è mai successo di ri-ordinare lo stesso piatto di quella volta e trovarlo meno buono di quello che ti ricordavi? E come un bimbo sperduto ti sei reso conto che per qualche motivo, forse un cambio di gestione, forse lo chef, forse l'alimento non ottimo, non era la stessa cosa? Diamine, hai aspettato così tanto per riassaporare la stessa sensazione piacevole dell'ultima volta e invece rimani come inebetito dalla delusione. Non sai spiegartelo.

Ecco, ho provato questo nell'andare a vedere "Machete kills". E non è giusto. Un senso di spaesamento, come tornare in un vecchio luogo d'infanzia e trovare tutto cambiato: niente più bottega dei delle caramelle candite, niente più vecchio negozio dei giocattoli con le confezioni Lego in bella mostra.

Si, Machete è sempre un grande: taglia, sminuzza, improvvisa, spara e rivolta le budella. Si, ci sono una sequenza di personaggi che se fossero stati approfonditi come si vuole sarebbero stati fantastici (vedi il personaggio dell'assassino Il Camaleonte, interpretato da Walton Goggins, Cuba Gooding Jr, Lady Gaga e Antonio Banderas oppure Luther Voz, interpretato da Mel Gibson, che sarebbe stato il cattivo perfetto se non fosse che nell'ultima parte del film sembra essere diventato una macchietta o un imbranato totale senza senso); si, il film ammicca qua e là ad altri film ancora (vedi i rimandi fastidiosamente rimarcati a Star Wars) creando una specie di atmosfera "tra amici di vecchia data"; si, la scelta stilistica di Rodriguez di far comparire un bel mucchio di ragazze semi-snudate armate fino ai denti può far vincere dei punti col pubblico maschile e farne perdere molti altri con quello femminile (evidentemente il regista deve aver preso una tranvata in faccia quando girò "Sin City" e da allora terga e seni devono andare in tandem con mitragliette MAC-10 e pistole di grosso calibro); si, ci sono i riferimenti a quella vecchia gloria di "Dal tramonto all'alba" con un certo tipo di arma attaccata ad un certo tipo di indumento... però non basta.

No, caro lettore. Rodriguez questa volta si vede proprio che aveva due idee buone e ha tentato di allungare il brodo il più possibile: ma la gente che va a vedere Machete vuole i tortellini e non il brodo allungato, diamine! Alla fin fine diciamocela onesta, caro lettore: se hai cinque euro e ci vai di mercoledì sera allora il gioco vale la candela. Se invece pensi di investire di più lascia perdere e guardatelo quando uscirà per il mercato casalingo. Alla prossima.

e-max.it: your social media marketing partner


il Titolo è un Periodico web di Arte, Cultura e Spettacolo.
Iscritto nel Registro della Stampa presso il Tribunale di La Spezia al n. 3 del 07/06/10
Editore e Direttore Responsabile: Donato Francesco Bianco
Ogni contenuto è soggetto a copyright. La riproduzione è riservata e concessa previa autorizzazione.


Design by vonfio.de

I cookie ci aiutano a fornire piena efficienza ai nostri servizi, continuando a navigare sul sito, ne accetti l'utilizzo. Per Informazioni.