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Franco Grillini sulle LOBBY GAY segnalate da Papa Francesco.


Le coppie gay sono perfettamente costituzionali?Durante un “incontro privato” con i rappresentanti della Confederazione latinoamericana e dei Caraibi dei religiosi e delle religiose (Clar), svoltosi a Roma il 6 giugno scorso, Papa Francesco avrebbe ammesso l’esistenza di una “lobby gay” in Vaticano, riconoscendo che ci sarebbero delle difficoltà che ostacolerebbero la “riforma della Curia romana” dove è presente anche una “corrente di corruzione”.
“Nella Curia ci sono persone sante, davvero, ma c’è anche una corrente di corruzione. Si parla di una ‘lobby gay’, ed è vero, esiste. Noi dobbiamo valutare cosa si può fare”. Lo rivela “reflexionyliberacion”.

Il 13 giugno 2013 dalle 21.10 su La7, lo speciale Servizio Pubblico Più è stato dedicato alle trame di sesso soldi e potere, con tanto di ricostruzione a fumetti dell’indagine segreta svolta dai tre cardinali nominati da Papa Benedetto XVI: Julián Herranz Casado, Josef Tomko e Salvatore De Giorgi. Secondo quanto scritto da Il Fatto Quotidiano, che riporta conversazioni raccolte dal blogger Francesco Zanardi, in Vaticano si sarebbero tenute orge gay con minori. La fonte sarebbe un manager tedesco, che dice di avere le prove, fotografiche e video, di quanto afferma.

A fronte di queste indiscrezioni, che potrebbero rivelarsi come false illazioni, abbiamo riletto il bel libro dialogo tra Jorge Bergoglio (ora Papa Francesco) e Abraham Skorka "il cielo e la terra", in cui c’è un bel capitolo “sul matrimonio fra persone dello stesso sesso”: “Se nella creazione Dio ha corso il rischio di renderci liberi, chi sono io per intromettermi?” “A volte il ministro religioso richiama l’attenzione su certi punti della vita privata o pubblica perché è la guida dei fedeli. Non ha il diritto di intromettersi nella vita privata di nessuno.”

“Dio ci ha lasciato addirittura la libertà di peccare. Occorre parlare con chiarezza dei valori, dei limiti, dei comandamenti, certo, ma l’ingerenza spirituale, pastorale, non è consentita.” “L’omosessualità è sempre esistita. L’isola di Lesbo per esempio era nota per ospitare donne omosessuali. Ma non era mai successo nella storia che si cercasse di darle lo stesso status del matrimonio. Veniva tollerata ”oppure non tollerata, era apprezzata o non apprezzata, ma mai equiparata.”

“Nella nostra epoca è la prima colta che si pone il problema giuridico di assimilarla al matrimonio, cosa che giudico un disvalore e u regresso antropologico. Uso queste parole perché il tema trascende la questione religiosa, è prettamente antropologico. Di fronte ad un’unione privata, non c’è un terzo o una società danneggiati. Se invece le si attribuisce la categoria di matrimonio e le si dà accesso all’adozione, ciò implica di danneggiare i bambini. Ogni individuo ha bisogno di un padre maschio e una madre femmina che lo aiutino a plasmare la propria identità.” “Non ho mai usato termini dispregiativi nei loro confronti… Non ho mai usato parole irriguardose nei confronti degli omosessuali, mi sono limitato a porre l’accento su una questione legale.”

“In genere si sostiene che per un bambino sarebbe meglio essere cresciuto da una coppia di persone dello stesso sesso, piuttosto che vivere in un orfanotrofio o in un istituto per minori. Va da sé che nessuna delle due istituzioni è ottimale. Il problema è che lo Stato non fa ciò che dovrebbe. Occorre guardare i casi dei bambini che vivono in certi istituti dove si fa di tutto salvo recuperarli.” “Più che una legge che consenta l’adozione alle persone dello stesso sesso, è necessario migliorare le norme sull’adozione, eccessivamente burocratiche e la cui attuale applicazione favorisce la corruzione.”

“Un sacerdote di mia conoscenza diceva che Dio ci ha fatti uomo e donna perché amassimo e ci amassimo. Di solito, nell’omelia per il matrimonio dico allo sposo che deve rendere lei più donna, e alla sposa che deve rendere lui più uomo.” Queste parole dell’attuale Papa Francesco ci lasciavano presagire una “pace fatta” con il mondo omosessuale di cui abbiamo interpellato FRANCO GRILLINI che ci ha sorpreso. Le parole di Bergoglio promettono bene e... non crediamo che lascerà varchi per orge e pedofilia con uomini di Chiesa. Omosessualità e matrimonio civile NON li critica e... questo ci pare un bel passo avanti. …beh veramente ha sparato a zero sul matrimonio gay quando era vescovo di Buoenos Aires ha risparato sulla cosa in occasione della giornata della vita e ha fatto trapelare sta roba della lobby gay che non è una grande immagine per la nostra comunità...

Di Bergoglio, alias papa Francesco I, sappiamo cosa pensa dell'omosessualità e del matrimonio gay per lo scontro all'arma bianca con Cristina Kirchner in occasione dell'approvazione della legge relativa che ha fatto dell'Argentina il primo paese sudamericano ad avere la legge sul matrimonio egualitario. Sono parole pesanti e parlano di “un segno del diavolo e un attacco devastante ai piani di Dio”. "Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. È in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. È in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori".

Poi anche le frasi qui riportate dicono molto: per un figlio ci vuole un uomo e una donna, per una famiglia pure, ecc ecc. Bergoglio non è diverso dai suoi predecessori nella sostanza. Ecco un'altra frase di Bergoglio sui gay: "Tutti meritano rispetto, anche gli omosessuali, ma la famiglia come scrive la Costituzione è l'unione di un uomo e di una donna, finalizzata al concepimento. Tutte le altre cose vanno rispettate, finché stanno all'interno della logica della convivenza civile". Questa frase Bergoglio l'ha pronunciata in occasione della marcia per la vita a Roma il 12 maggio anniversario della legge sul divorzio (un caso?), quell'orrenda sfilata misogina che innalzava croci piene di feti inchiodati, una marcia che ritengo di una brutalità e di una violenza contro le donne che abortiscono del tutto inaccettabile sul piano politico e veramente miserabile sul piano umano.

Però anche i toni hanno la loro importanza. Qualcuno ha fatto notare che Bergoglio non ha aperto bocca durante il dibattito in Francia sui matrimoni gay (e speriamo faccia altrettanto anche quando si discuterà in Italia). Tuttavia l'Osservatore Romano, l'Avvenire e Bagnasco ne hanno dette di cotte e di crude. Tuttavia abbassare i toni ed evitare, almeno per ora, quella virulenza e quella vera e propria violenza verbale usata verso gli omosessuali dai suoi predecessori può essere utile per evitare quel fenomeno ideologico propagandistico che alimenta l'omofobia di massa e fornisce legittimazione alla violenza verso le persone lgbt. Vedremo in futuro se l'attuale papa si manterrà su di un registro caratterizzato dal sottotono o se anche lui, spinto dai soliti pasdaran di CL, cederà alla tentazione di urlare improperi verso la comunità lgbt.

Sta di fatto che nella sostanza anche lui ribadisce le stesse argomentazioni dei papi precedenti ne più ne meno. Le persone non possono decidere in libertà che tipo di famiglia mettere su nella propria faticosa esistenza quotidiana perché quella è decisa da Dio una volta per tutte ed è quella composta da un uomo e da una donna perché dio uomini e donne li creò (che poi nell'originale della Genesi la frase esatta è "dio uomo e donna LO creò" ovvero un unico essere umano maschile e femminile, che poi era il mito di allora nel 600 ac, quello della perfezione dell'androgino; poi i traduttori birichini della bibbia hanno scritto altro). Siamo in presenza di una crisi demografica in questo momento? 7 miliardi di individui, un'eterosessualità eccessivamente riproduttiva che sta mettendo a rischio, quella si, la sopravvivenza del pianeta come dicono autorevoli esponenti come Sartori forse non consiglierebbe a Bergoglio migliori argomentazioni di quella sulla sessualità esclusivamente riproduttiva?

In ogni caso i gay sono riproduttivi come tutti gli altri. Per non parlare della grande balla sulla nostra Costituzione dove non c'è nemmeno scritto che il matrimonio è tra un uomo e una donna. E che dire di ben due sentenze della Corte Costituzionale e della Suprema Corte di cassazione che dicono l'opposto? Ovvero: che le coppie gay sono perfettamente costituzionali, che il Parlamento se vuole può legiferare sui matrimoni gay anche domattina, che è radicalmente sbagliata l'idea che per un matrimonio sia necessaria la differenza di sesso, che dopo queste sentenze le coppie lgbt possono ricorrere al tribunale ordinario per vedersi riconosciuti diritti in linea con quelli coniugali. Se le studiassero in vaticano queste sentenze prima di sparare stupidaggini a vanvera.

Gli argomenti contro i diritti delle persone omosessuali sono debolucci e non reggono sul piano logico scientifico parchè è impossibile dare copertura logico-scientifica a dogmi e a "principi non negoziabili" che come tali però possono essere seguiti liberamente dai credenti osservanti ma non imposti per legge a tutti gli altri (che oltretutto sono in maggioranza). Bergoglio per ora è solo un cambio di stile, la sostanza rimane la stessa. Prendiamo ad es il tema della ormai mitica lobby gay in vaticano: è la scoperta dell'acqua fresca, nel mio libro Ecce Omo ho definito la chiesa cattolica la più grande organizzazione omosessuale esistente al mondo perché è prima di tutto "monosessuale", basata cioè sullo strapotere maschile e maschilista di un gruppo ristretto di maschi geriatrici. Che in vaticano ci si dia un gran daffare sul piano sessuale è noto da secoli; è il caso di ricordare le belle imprese di papa Borgia e dei suoi figli uno dei quali, Cesare il duca Valentino, ha persino ispirato il Principe del Machiavelli?

In Vaticano farebbero meglio a rassegnarsi al fatto banale che la sessualità umana non è sopprimibile e che la castità e l'astinenza ipocritamente imposte a un clero a volte ancora vigoroso e in buona salute sono la vera pratica "contro natura" altroché l'omosessualità che in natura esiste in abbondanza. Anche preti e suore dovrebbe avere libertà di fare sesso con chi gli pare (purché adulti e consenzienti), sposarsi in moda da dare l'esempio indipendentemente dal fatto che siano omo o eterosessuali. Dia retta Bergoglio, porti un po' di rivoluzione vera in vaticano oltre alla colazione in Santa Marta e gli scarponi al posto delle babbucce rosse di Joseph.

Foto di Luca Pagni

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