Dalla conduzione di Carlo Conti ad un fantasioso passaggio di mano con Fiorello, una kermesse che continua a far parlare di se nel corso del tempo.
Sono passate ormai solo meno di due settimane dalla fine della sessantacinquesima edizione del Festival di Sanremo e sembra quasi un eternità tranne per le tante emozioni vissute dai protagonisti e dagli addetti ai lavori. Ancora così vive da raccontarle anche se farcite con critiche costruttive e sogni, tra intervistatore e intervistato grazie alla gentile disponibilità e cortesia di Enrico Ciaccio conduttore del programma 4-4-2 su 7GOLD TV e.r.- Nuovarete –Puntoradio.
Enrico Ciaccio al Festival di Sanremo, da quanto si rinnova quest’appuntamento?
In realtà è stata la mia prima volta e devo dire che è stata un esperienza molto interessante e importante, perchè comunque è un movimento quello di Sanremo che fa vedere nuove situazioni per quello che mi riguarda e comunque, è interessante capire tutto quello che ci gira attorno, perchè non dimentichiamoci, che Sanremo non è solo l'Ariston, le canzoni , è anche tutto quello che parallelamente ci gira attorno.
Da dietro le quinte come hai trovato questa edizione a livello di organizzazione, location e addetti ai lavori?
Ma diciamo che dietro le quinte, l'organizzazione mi è sembrata abbastanza positiva per tutto quello che riguarda l'Ariston e la Rai. Non dimentichiamoci che la Rai ha lobbizzato praticamente tutti i cantanti, insomma c'è una blindatura forse un pochino esagerata secondo il mio punto di vista, poi non è detto che il mio punto di vista sia quello giusto, tutto quello riguardava invece Casa Sanremo dove c'erano gli uffici stampa, dove c'erano i giornalisti, dove c'erano tanti altri eventi e manifestazioni, anche li mi è sembrato troppo pubblico, troppe persone qualunque, quindi venendo a creare una situazione un pochino diciamo confusionaria e si faceva fatica a trovare il vero personaggio da intervistare, anche se in realtà, io sono riuscito abbastanza bene nel mio lavoro grazie al mio spirito d'iniziativa un pò da assaltatore.
Gli ascolti hanno decretato questo festival come il più seguito negli ultimi 10 anni, secondo te, dove è stata fatta la differenza rispetto le precedenti edizioni?
Ma si i numeri hanno dato ragione a tutto quello che ha rinnovato Carlo Conti, diciamo che lui è stato veramente bravo, essenziale e tutto quello che ha fatto è stato comunque forte, è piaciuto e poi abbiamo visto diverse opinioni su quello che riguardavano le sue vallette, però in linea di massima, è stato molto bravo, molto essenziale, ha dato un pò una svolta a poi tutto quello che è il festival, a quello che si era visto fino ad ora, anche negli anni passati, è stato un nuovo conduttore rispetto a quelli che c'erano stati prima, nuovo tra virgolette, ha creato questa sorta di mondo social, mondo virtuale, mondo musicale, tutto insieme, ha shakerato tutto poi nel modo giusto ed i numeri gli hanno dato ragione.
Se dovessi porre ulteriori migliorie, dove interverresti per far ritornare anche quel pubblico mancante?
Guarda, per quanto riguarda le migliorie, io credo che ci debba essere un pochino più di apertura, visto che comunque la Rai fa le prime cose, quindi non gli si porterebbe via niente, un pochino più di apertura quello che riguarda il panorama dei cantanti e anche la dietrologia dei cantanti, un pochino più di apertura verso le altre mittenti televisive, radiofoniche, siti e quant'altro, forse farebbe crescere ulteriormente ma molto ulteriormente, tutti quei numeri che magari nelle zone provinciali, dove non vengono seguiti certi programmi ma ne vengono seguiti altri, forse magari si andrebbe a rosicare ulteriori numeri e si farebbe anche meglio, tutta questa cosa della Rai mi sembra così, voglio dire nessuno gli ruberebbe niente, in ogni caso darei sempre più spazio a quello che è la tecnologia, internet, social e siti.
Come hai visto Carlo Conti e secondo te, può essere definito l'erede di Pippo Baudo?
Ma io Carlo Conti l'ho visto bene in tutto e per tutto, forse un attimino troppo essenziale, magari poteva ricamare un po’ di più in certe situazioni, è chiaro che Pippo Baudo rimane l'icona per antonomasia, lui e Mike Bongiorno, sono i due primi in assoluto, non penso che nessuno potrà mai prendere il loro posto, secondo il mio punto di vista, però mai dire mai, in ogni caso non è andato male, devo dire che Carlo Conti mi è piaciuto.
Un Festival condotto da Fiorello, come potrebbe essere?
Un festival condotto da Fiorello non ho la più pallida idea, secondo me sarebbe uno tzunami, magari Fiorello è molto più artistico, molto più fuori dagli schemi, a Sanremo dovrebbe magari seguire un vero e proprio schema, dovrebbe attenersi a delle vere e proprie linee Rai, non so fino a che punto Fiorello sarebbe in grado di farlo. Fiorello rimane veramente un campione, forse potrebbe fare qualsiasi cosa, in ogni caso perchè no, provarlo in futuro potrebbe essere una cosa stuzzicante per il pubblico, magari tornerebbe a guardare molto di più il festival proprio perchè Fiorello sarebbe li in veste da presentatore. Ricordiamoci però, che ci sono sempre delle scalette, ci sono delle linee da seguire in Rai, degli equilibri di gioco che magari non so se Fiorello, sarebbe in grado di poterli seguire tutti però.
Un Festival condotto da Enrico Ciaccio?
Un festival condotto da Enrico Ciaccio magari, sarebbe un sogno, il sogno non solo mio ma di tutti quelli che fanno il mestiere di presentatore, anche io penso di non essere in grado di seguire certe schematiche però non nascondo che mi farebbe piacere. Sicuramente sarebbe un festival all'insegna del look, basta con i soliti vestiti scuri, camicie scure, io cambierei qualcosa, darei un pò più di colore al conduttore, però è chiaro, qui stiamo a parlar veramente di niente, secondo me non succederà mai di vedermi sul palco a condurre salvo miracoli, però nel caso dovesse succedere, sarei pronto, prontissimo a presentarmi. Un saluto da Enrico Ciaccio da 4-4-2 da 7 Gold, Nuova Rete, Punto Radio e un grazie a tutti i lettori del vostro giornale, tanti tanti saluti.
