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Virgilio Sieni, direttore dell'evento veneziano, riflette sul concetto di gesto e come questo possa aiutare la relazione dell'uomo con l'uomo attarverso il corpo, la perfomence, e l'interdiscplinarietà.


Biennale Danza 2014: il gesto, il corpo, l'uomo, un Mondo NovoAll'interno delle manifestazioni di divulgazione dell'arte contemporanea la Biennale di Venezia, in particolare sotto la presidenza di Paolo Baratta, si attesta come la realtà più interdisciplinare ed eterogenea. É nella sua natura, infatti, dare espressione alle principali forme artistiche di oggi, quali l'opera d'arte, l'architettura, il cinema, la musica, la danza e il teatro. Ciò le permette di mettere un punto, di focalizzare presente e futuro dell'arte.

Virgilio Sieni, direttore del dipartimento Danza e curatore del 9° Festival Internazionale di Danza Contemporanea, conclusosi il 28 giugno, per la definizione di questa manifestazione dal titolo “Mondo Novo. Gesto Luogo Comunità” ha ragionato appunto  in questa direzione. Nel programma ha voluto tessere relazioni artistiche con gli altri settori.

Innanzitutto con la 14° Mostra Internazionale di Architettura, attulamente in svolgimento. Nel percorso espositivo in cui si svolge “Monditalia” mostra curata negli spazi dell'Arsenale da Rem Koolhaas, Sieni ha collocato dei palchi in cui i coreografi presenti alla Biennale Danza hanno svelato le loro elaborazioni portandole dal segreto della creazione al pubblico di una mostra internazionale, al fine di ripensare lo spazio espositivo e di modulare i loro interventi sulla base della stretta relazione con il pubblico.Biennale Danza 2014: il gesto, il corpo, l'uomo, un Mondo Novo

Nell'ottica della collaborazione tra i settori, inoltre, Sieni ha condiviso con Ivan Fedele, direttore del dipartimento Musica, la creazione della performance “Indigene” in cui quattro giovani danzatrici, sulla musica di Giovanni Dario Manzini, hanno espresso la relazione tra gesto e musica, tra corpo e danza. “Mondo Novo”, dunque, si basa sulle collaborazioni interdisciplinari e sulla relazione tra corpo e luogo, tra  espressione e contesto. Per questo la Biennale Danza si è appropriata di Venezia, con interventi che negli undici giorni di svolgimento hanno invaso e sedotto la città.

Lo scopo è stato ragionare sulla relazione tra comunità e danza attraverso il gesto, inteso come il canale di espressione per interagire, per comunicare. Di conseguenza, la performance ha ridefinito il suo spazio. Riproposta, dopo anni di assenza dal pubblico delle grandi mostre, in occasione della scorsa Biennale d'arte e consacrata con il Leone d'oro come miglior artista a Tino Sehgal, questa espressione del corpo nella Biennale di Sieni si è innalzata a vero protagonista, adattandosi allo spazio e al pubblico.

Biennale Danza 2014: il gesto, il corpo, l'uomo, un Mondo NovoNello specifico del programma di “Mondo Novo” la sezione Aperto ha offerto spunti di riflessione in questa direzione, forse anche di più della sezione Aura, in cui cinque coreografi hanno elaborato le loro creazioni in relazione alle pitture di Tiepolo, Bellini, Giorgione e  Tintoretto, rimarcando la connesisione tra la danza e la città lagunare. Aperto si è consolidata come il luogo dell'incontro delle culture, di diversi modi di concepire e creare la performance.

In questa sezione il pubblico ha osservato la danza di Saburo Teshigawara con lo spettacolo Lines, ospitato al Teatro Malibran. Il coreografo giapponese ha riflettuto sul concetto di tracce di movimento, creando, sul palco insieme a Rihoko Sato, uno spettacolo di linee del corpo, solitarie ma strettamente unite, in una continua rigenerazione di stimoli e gesti in accordo con il violino di Sayaka Shoji e il disegno luci di Sergio Pessanha. 

In Lines i movimenti del corpo arbitrari e spontanei, si distruggono e si creano, quindi, in una perpetua rigenerazione che potrebbe durare all'infinto, come lo scorrere del tempo, se non fosse soggetta alla luce, fonte di vita e di morte. Ogni gesto, così, assume un'espressione propria  per il pubblico che valuta la performance in base alle sensazioni e agli stimoli, sottolineando, così, il valore emozionale, comunciativo e soggettivo dell'arte.Biennale Danza 2014: il gesto, il corpo, l'uomo, un Mondo Novo

Sul concetto di rinascita in Aperto è stato presentato “Marzo” di Dewey Dell. All'Arsenale in un teatro piccolo e cupo, come fosse un luogo sperimentale, il collettivo ha proposto l'archetipo della violenza, della durezza della vita in stretta relazione allo scenario post bellico che definsice la scena. Qui la lotta, la prevaricazione degli uomini è il fulcro dello spettacolo secondo l'idea mitologica per cui Marzo è il mese della guerra, in cui si ritorna a vivere dopo l'inverno.

I protagonisti combattono tra loro vestiti con tute che coprono anche il volto in quanto sono rappresentati come burattini nelle mani di un potere che ne governa gesti e movimenti, impersonificato da tre esseri metafisici che compaiono alle loro spalle e simulano la loro lotta. Dewey Dell, quindi, pone lo spettatore di fronte a una visione futuristica, ma in realtà presente, perché utilizza il tempo nel suo valore di riproposizione, di corsi e ricorsi degli errori umani.

Il corpo, insomma, quasi quanto l'intelletto è il vero depositario delle esperenzie e della comunciazione dell'uomo. Questo vuole affermare la Biennale Danza di Sieni e questo appare in Hunter spettacolo di Meg Stuart insieme a Damaged Goods. Come in Teshigawara, la coreografa americana, in assolo, condesa e assembla nel suo corpo, nei suoi gesti, nei suoi movimenti i propri ricordi, le esperienze e tutto ciò che ha formato la sua vita in una sorta, anche qui, di modello universale. Colori, sensazioni, azioni si susseguono sul palco per trasmettere attarverso il gesto la propria esperienza al pubblico.

Biennale Danza 2014: il gesto, il corpo, l'uomo, un Mondo Novo“Mondo Novo” pertanto, ha rimarcato quanto l'arte nasca dall'esigenza dell'uomo di raccontarsi e rapportarsi con luoghi e persone, servendosi principlamente della sua presenza fisica. Per rendere ciò più comunicativo l'uomo/artista cerca l'interdiscplinarietà, più forme d'arte, più linguaggi tesi a un unico scopo, la comunicazione tra uomo e uomo.  

Nelle foto dall'alto:
Saburo Teshigawara /Karas, Lines. Ph. Akiko Miyake.
Saburo Teshigawara /Karas, Lines. Ph. Akiko Miyake.
Dewey Dell MARZO_PNEU2014 c. © Szene Salzburg Ph. Bernhard Müller.
Dewey Dell MARZO_PNEU2014  © Szene Salzburg Ph. Bernhard Müller.
Meg Staurt / Damaged Goods, Hunter © Iris Janke 4.

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