La musica aiuta gli ipoudenti
Grazie a una nuova generazione di strumenti digitali interattivi.
Med-el (leader mondiale nel campo delle soluzioni per l’udito) e Meludia (azienda pioniera nella educazione e riabilitazione cognitiva basata sulla musica) han messo a punto esercizi di educazione uditiva.
Ingeborg Hochmair-Desoyer (fondatrice e CEO di Med-el): “L’ascolto della musica è un tema che noi di Med-el abbiamo molto a cuore, oltre a essere un tema affascinante in termini di potenziale miglioramento delle capacità uditive. Crediamo che il servizio offerto da Meludia possa essere di grande beneficio per i nostri utenti e speriamo che questa nuova partnership porti alla creazione di un programma di riabilitazione uditiva che sia divertente, gestibile in autonomia e accessibile a tutti. Inoltre la stimolazione delle capacità cognitive associate all’udito permetterà ai nostri utenti di trarre ulteriore beneficio dalla tecnologia all’avanguardia delle nostre soluzioni uditive!”.
Prosegue Vincent Chaintrier fondatore e creatore del Metodo Meludia: “La musica stimola le abilità cognitive in modo estremamente preciso e universale. Noi lavoriamo a stretto contatto con Med-el per aiutare le persone affette da ipoacusia a migliorare il proprio udito e, di conseguenza, la qualità della vita!”.
E ora la parola a Brian Luscher (un utente): “Ho apprezzato molto quest’esperienza, molto più di quanto mi aspettassi. Riconosco i benefici che derivano dall’imparare ad ascoltare e a distinguere meglio la musica. Inoltre ho anche percepito che, in qualche modo, questi esercizi hanno fatto bene al mio cervello. Ammetto che due anni fa ero un po’ incerto a riguardo, a causa del mio passato legato alla percezione della musica. Poi, grazie ai test dell’anno scorso, è emersa la mia leggera capacità di ‘vocalizzare’ i cambiamenti di intonazione e, di conseguenza, questo risultato mi ha fatto notare quanto possa migliorare il mio apprezzamento e la mia esperienza della musica in particolare traendo anche ulteriori benefici nella vita in generale!”.