Il Festival visto da Danilo Masotti. Terza serata
Conclusa la terza serata, l’analisi dettagliata dello scrittore e autore del libro “Umarells per sempre”.
Terza serata, forse la più pesa perché si esibiscono tutti e venticinque gli artisti e poi ci sono pure degli ospiti improponibili, ma noi siamo qui ad ascoltare Amadeus che ci fa sapere che Mattarella era stato a Sanremo quando Mina cantò GRANDE GRANDE GRANDE. Inevitabile la sviolinata dell’orchestra che interpreta il celebre brano e la sviolinata del presentatore che dice la frase più fatta che si possa dire in questi giorni “Grazie Presidente”.
01 Amadeus spiega come televotare e presenta Giusy Ferreri, la cantante che ha la una sola colpa: da giovane ha fatto la cassiera e tutti glielo rinfacciano ancora, soprattutto quelli che sono ancora lì a fare le stesse cose e Giusy invece in questi 14 anni ha fatto una carriera incredibile. Peggio per loro, ma i #pocoricchi sono così. La canzone si chiama MIELE, è molto orecchiabile, sudamericana quanto basta, roba da metà classifica. Tutto merito del megafono che usa la cantante. Grandi assenti, le api.
02 Arrivano Highsnob & Hu e la loro terribile canzone ABBI CURA DI TE, dedicata a tutti quelli coi tatuaggi in faccia e alle donne rasate a zero. Ho letto su Vanity Fair che finito il festival Highsnob si tatuerà in fronte la scritta ET ID ARUC IBBA che per chi si specchia molto è un bel messaggio, non come l’inflazionatissimo AZNALUBMA. Hu invece si farà tatuare il Duomo di Milano sulla tibia. Stanco di tutto questo, Amadeus scende dal palco e va a salutare Elisa Balsamo che gli regala la maglia con la quale ha vinto il campionato del mondo di ciclismo su strada. Due minuti fondamentali, però bella la maglia.
03 Direttamente dalle terme di sanpa, arriva Fabrizio Moro vestito da Fabrizio Corona che plagia Fabrizio Moro e canta SEI TU che è tipo una canzone di Fiorella Mannoia, ma un po’ meglio. Poi esce e va a mangiare una pizza in un posto dove la fanno sottilissima e il titolare offre anche il limoncello.
04 Arriva Aka 7even che se gli aggiungi quaranta diventa Aka 47even e se gliene aggiungi altri quaranta diventa Aka 87even. Canta PERFETTA COSÌ e lo mima anche con le mani e le braccia, come per dire “così”, quindi riesce a descrivere come è perfetta. Se ci pensate non è mica facile e ve lo mimo oscillando la mano, ma secondo me non si capisce quello che vi sto cercando di dire. Pubblico entusiasta si alza in piedi e si mette a ballare, non tanto per la canzone, ma perché il Teatro Ariston è l’unica discoteca d’Italia aperta. Perfetto così. Amadeus per cacciarlo dal palco gli regala dei fiori, non delle opere di bene.
05 Finalmente scende le scale Drusilla Foer che se la guardate bene assomiglia a Giuseppe Giacobazzi quando fa l’asino. Canta una canzone, Amadeus la ferma e fanno finta di litigare, poi lei presenta Massimo Ranieri. Inutile sottolineare che LETTERA AL DI LÀ DEL MARE è una canzone orribile, ma lui è un grandissimo professionista e può cantare qualsiasi cosa e uno dirà “Massimo Ranieri è bravissimo”. Il punto più basso della canzone è la frase QUALCUNO GRIDA TERRA, TERRA. Ed è subito 1492.
06 Tocca al floreale Dargen D’Amico vestito di fiori con un mazzo di fiori, ancora indignato con Amadeus per averlo chiamato. E glielo dice. DOVE SI BALLA è una canzone tunz tunz che dice “Se dormi troppo ti risvegli morto”. Primo cantante che scende in mezzo al pubblico che balla. Canzone molto bella, intelligente, impegnatissima nel suo disimpegno che anche se non vincerà nulla, la sentiremo spesso. Bravo Darge e pure il suo D’Amico.
07 Tocca a Irama che io dico che è un bel ragazzo, mia figlia dice di no, quindi ha ragione lei. Con i capelli alla Luigi XIV, ma puliti e profumati, canta OVUNQUE SARAI. La cosa più interessante è sentire cantare bene un giovane e Irama lo fa, addirittura indossando un giubbotto da pesca. Che non è mica facile. Momento super ospite bolognese (una piccola grande città, così Amadeus definisce Bologna), arriva Cesare Cremonini. Dietro le sue spalle i portici di Bologna in una rarissima foto senza scritte. Canta NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN quella canzone dove c’è lui che dorme col cane sotto ai portici, come la nota spalla di Batman nel memorabile episodio ambientato a Bologna. Segue Marmellata #25 che se gli aggiungi ventidue fa #Marmellata47even. È LOGICO, è tutto quello che so (sì ha cantato quella). Bolognocentrismo a mille stasera all’Ariston, LA NUOVA STELLA DI BRODWAY genera un tripudio di accendini e stufe pellet accese, veramente molto bravo, lo si capisce anche perché sa suonare il piano e chi suona il piano è bravo, anche se viene da una piccola grande città come Bologna. POETICA conclude l’esibizione, pubblico in piedi. Veramente bravo, non avrei mai immaginato di scrivere una cosa del genere e poi va apprezzato che non ha fatto COLIBRÌ.
08 Arrivano Ditonellapiaga e Rettore, o Ditonellarettore e Megalomen. Dicono che è una questione di CHIMICA, anzi di CHI CHI CHI CHI CHI MICA che è tipo CHI PULISCE PIÙ DI CHANTECLER CHA CHA CHA CHA CHA
09 Arriva Drusilla Giacobazzi che giustamente dice che alle undici vuole andare a letto e annuncia Michele Bravi vestito da power ranger, ma senza casco. Drusilla gli dà un bacino e lui inizia a cantare la canzone più amata dai giardinieri: INVERNO DEI FIORI. “Insegnami come si fa ad imparare la felicità?” si domanda, mentre si passa le mani fra i capelli detersi nella friggitrice delle patatine del McDonald’s. Sono domande difficili. E sono solo le dieci e mezzo.
10 Tokka a Rkomi che poi sarebbe l’anagramma di Mirko. Si presenta vestito come Achille Lauro, però con una maglietta bianca e i guanti neri da supercattivo. Solito look da motociclista fermo all’autogrill con un Camogli fra le mani e il pacchetto di sigarette arrotolato nella manica. Canzone molto borazza, come lui, del resto.
11 Arrivano Mahmood & Blanco con Mahmood vestito di bianco e Blanco non vestito da Mahmood, ma un impermeabilino trasparente che se per caso sul palco arriva uno spiffero ghiacciato ti vengono i BRIVIDI, che è anche il titolo della canzone. Poi dopo ti ammali, ti viene la febbre, ti imparanoi, fai il tampone ed entri in un vortice di burocrazia che non ti passa più. Solo perché hai avuto i BRIVIDI. Prossima volta se ti copri di più non ti ammali, ma vabbè, l’inverno è così.
12 Sipario con Drusilla travestita da Zorro che annuncia il super umarell Gianni Morandi col suo riff che fa così: APRI TUTTE LE PORTE. Il brano parla di uno che ha appena emesso un peto terrificante e apre tutte le finestre, ma non basta. Allora apre anche tutte le porte. “Stai andando forte, apri tutte le porte, brucia tutte le scorte, fai entrare il sole”. Entra il sole vestito da Angelo PIntus e chiede “Hai cagato?”. Applausi. Pubblico in piedi entusiasta. Gianni stasera è scatenato e molto più a suo agio dell’altra sera. Un grande. Agio di Anna. E non sono neanche le undici. Torna Cesare Cremonini con le paillette, contento di essere lì e speranzoso di suonare di nuovo negli stadi, è così proteso in avanti che canta LA RAGAZZA DEL FUTURO. Amadeus fa alzare il pubblico e costringe Cremonini a cantare 50 SPECIAL che è e sempre rimarrà la sua canzone più famosa. Verrà ricordato principalmente per questo e non per tutte le altre canzoni che ha composto, è il destino delle persone di successo, essere ricordati solo per una cosa. Poteva andare peggio, ve lo dice uno che verrà ricordato per gli Umarells.
13 Ed è il turno di Tananai che stasera assomiglia a Rocco Casalino da giovane, canta SESSO OCCASIONALE. Per un inspiegabile motivo, non gli funziona il microfono e per sei o sette secondi, non si sente niente. Poco male, perché è stonatissimo e questo non sarebbe un problema perché la canzone è proprio bruttina, come la ragazza protagonista della canzone che lui stesso ammette “non mi sei mai piaciuta”. Stupisce che non ci sia stata nessuna polemica su queste parole.
14 Tocca ora alla favoritissima Elisa di bianco vestita per cantare la sua O FORSE SEI TU dove dice “e io sarò quell’istante che ti porterà una piccola felicità e quella stupida voglia di vivere” che sono belle parole. Una canzone molto bella che definirei abbastanza Disney. Sentita dopo Tananai risulta ancora più bella. Vincerà lei o Mahmood & Blanco? E su questa domanda entra in scena Roberto Saviano che alle undici e venticinque ci ricorda che trent’anni fa ci furono le stragi di Capaci e Via d’Amelio, poi dalla solita nave da crociera si collegano Fabio Rovazzi e Orietta Berti per annunciare l’arrivo di Gaia, con la sua CUORE AMARO.
15 Quasi mezzanotte, un buon orario per ascoltare CIAO CIAO de La Rappresentante di Lista, brano che funziona molto bene sul palco del Teatro Ariston, figuriamoci quando apriranno le discoteche. Ormai è chiaro: CIAO CIAO is the new GIOCA JOUER.
16 Drusilla Foer conta i gradini e raggiunge Amadeus per annunciare la diva di mezzanotte: Iva Zanicchi. Tutti a dire “Eh però ha 82 anni”. Certo, è vero, però la canzone VOGLIO AMARTI non si affronta. Notevole lo scambio tra le due star. Iva: Quanto sei alta! Drusilla: Più di te. Iva: Hai anche altre cose più di me. Drusilla: Sono colta.
17 Momento Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, stupisce che il ragazzo indossi un giubbotto sul torso nudo, mentre le zie del gospel stasera sono vestite di scuro e agitano dei ventagli. Forse sarebbe meglio aprire tutte le porte, come se fosse domenica o come se uno si comprasse una Rolls Royce, solo per il gusto di dire “Ho la macchina di Achille Lauro” e tutti a ridere. Mentre scrivo questo, Achille Lauro si sta mettendo le mani nel pacco. A mezzanotte e venti scende le scale Anna Valle che da martedì sarà protagonista di “Lea un nuovo giorno”, la nuova fiction di Rai1 sulle infermiere di Ferrara che cercano la loro identità entrando in simbiosi e in empatia coi loro pazienti. Non vedo l’ora di vederla.
18 Largo ai giovani, il diciannovenne Matteo Romano e la sua canzone non virale che si intitola VIRALE. Bello il look da drugo scuro. Ne approfitto per togliermi i pantaloni del pigiama e rimettere i pantaloni del pigiama che li avevo messi al contrario. Matteo è bravo quando dice “Lasciati anda a a a a re” e allora aspetto che finisca l’esibizione e scoreggio.
19 Mezzanotte e mezza, Ana Mena canta DUECENTOMILA ORE che è una cover di Giovanni Lindo Ferretti, rivisitata per i villaggi turistici dell’estate 2022 che sarà uguale alle scorse estati, ma un po’ peggio. Non vedo l’ora di ballarla in riva al mare dopo una mega mangiata di pesce e magari, bagno di mezzanotte. Mi sembra un’ottima idea, si vive una volta sola. Magari accarezzo anche uno squalo e ci facciamo un selfie.
20 E mentre penso a questo arriva Drusilla Foer in vestaglia che porta delle tazzine vuote a quelli dell’orchestra, poi arriva quel patatino di Sangiovanni con la sua giacca XXXXL, intanto volano FARFALLE. Ha 19 anni, è bravissimo, una boccata d’aria, come dice lui. Poi se ne va salutando zia Mara che è una gag del #fantasanremo.
21 Arriva una donna carabiniere che ha salvato la vita a una donna che voleva farla finita e stasera presenta Emma, OGNI VOLTA È COSÌ, ogni volta che arriva sul palco lei canta e Francesca Michielin dirige l’orchestra liberando il Beppe Vessicchio che è in lei. Se dovessi descrivere questa canzone direi: gran urli. Non riesco proprio a capire perché ieri sera si trovava al sesto posto. Certe giurie sono fuorissimo.
22 È l’una. È Yuman, vincitore di Sanremo giovani e in lizza per l’ultimo posto con ORA E QUI. È la Salernitana del Festival. Canta bene, va detto, ma la canzone è qualcosa di ignobile, quel già sentito che non se ne può più. Alla fine dell’esibizione anche lui ha salutato zia Mara e se n’è andato facendo tre piegamenti. Credo che siano punti in più per il #fantasanremo. Si comincia a intravedere la fine. Stasera è pesa.
23 Momento adultolescenti, le Vibrazioni immensamente giulivi portano un po’ di filuzzi per boomers: il rock. Cantano di come si stava meglio quando si stava peggio e sapete quanto si stava meglio? TANTISSIMO
24 Ritorno di Drusilla Foer che fa finta di dare fastidio ai tecnici del palco e pure a Giovanni Truppi che rivendica il look da muratore, professione che da anni cerca di evitare e infatti è a Sanremo a cantare in canottiera TUO PADRE, MIA MADRE, LUCIA che sono un po’ come GRAZIE, GRAZIELLA E… QUELL’ALTRA.
25 Gran finale. Noemi con TI AMO NON LO SO DIRE. Dai Noemi, prova a dirlo. Eh… non ce la faccio. Dai, Noemi Provaci! Ti a…. no, non riesco. Dai, provaci. Ti agn…. no, guarda, non lo so dire. Canzone proprio bella, nonostante il testo di Mahmood. Non gli basta salire sul podio? Che pazienza che ci vuole con ‘sti “poco ricchi”.
Stop al televoto.
Drusilla fa il suo monologo, canta e se ne va.
A saperlo prima, il presidente della Repubblica avrebbe potuto essere lei.
CLASSIFICA FINALE
Primo posto 00 Ragadi – POCO RICCO
A seguire:
11 Mahmood & Blanco – BRIVIDI
14 Elisa – O FORSE SEI TU
12 Gianni Morandi – APRI TUTTE LE PORTE
07 Irama – OVUNQUE SARAI
20 Sangiovanni – FARFALLE
21 Emma – OGNI VOLTA È COSÌ
05 Massimo Ranieri – LETTERA AL DI LÀ DEL MARE
03 Fabrizio Moro – SEI TU
15 La Rappresentante di Lista – CIAO CIAO
06 Dargen D’Amico – DOVE SI BALLA
09 Michele Bravi – INVERNO DEI FIORI
08 Ditonellapiaga e Rettore – CHIMICA
04 Aka 7even – PERFETTA COSÌ
17 Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir – DOMENICA
10 Rkomi – INSUPERABILE
18 Matteo Romano – VIRALE
16 Iva Zanicchi – VOGLIO AMARTI
24 Giovanni Truppi – TUO PADRE, MIA MADRE, LUCIA
02 Highsnob & Hu – ABBI CURA DI TE
01 Giusy Ferreri – MIELE
23 Le Vibrazioni – TANTISSIMO
22 Yuman – ORA E QUI
19 Ana Mena – DUECENTOMILA ORE
13 Tananai – SESSO OCCASIONALE
Buonanotte
#Sanremo2022
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