Il Festival visto da Danilo Masotti. Seconda serata

Conclusa la performance di tutti i cantanti in gara. Ecco cosa è successo.


Ed eccoci alla seconda serata che inizia alla grandissima con il pubblico del teatro Ariston che si alza in piedi e omaggia Monica Vitti con un lungo applauso di un minuto, poi Amadeus fa due minuti di riepilogo della classifica e annuncia l’arrivo di Sangiovanni che non è certo un martire, ma un diciannovenne che per colpa del successo che da alcuni anni lo ha letteralmente travolto, non va più a scuola (neanche in DAD) e adesso si trova lì con una giacca di trenta taglie più grande di lui a cantare “non volano FARFALLE, non sto più nella pelle”. Grandissima esibizione, la canzone è già una hit e Amadeus viene costretto dal ragazzo a dire “Fantasanremo e Papalina”. Non chiedetemi perché.

Novità, la valletta della serata, Lorena Cesarini che si mette a piangere, ma non per Monica Vitti, ma perché é emozionatissima. Le tocca annunciare l’arrivo di Giovanni Truppi vestito da Zero Calcare (un abile trucco per vincere), canta TUO PADRE, MIA MADRE, LUCIA, una canzone che potrebbe piacere ai muratori che per il televoto sono corteggiatissimi.

A ‘sto punto vi starete chiedendo, Ma chi è Lorena Cesarini? Per fortuna ce lo spiega lei. Lorena Cesarini è nata a Dakar, ma è cresciuta a Roma, è laureata e la recitazione è diventato il suo lavoro. Adesso è contenta di essere lì, anche se sui social molti la offendono e si fa una domanda che io mi faccio ogni volta che scrivo qualcosa su facebook “Ma perché esiste della gente così?” poi tira fuori il celebre libro IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA e si mette a leggerlo piangendo. Una bella lezione per tutti. Durata dell’intervento quindici minuti, speriamo almeno che serva.

Arrivano Le Vibrazioni freschi di shampoo con la classica canzone da Vibrazioni, ma più vecchi. Avete presente quando andavate a una sagra di paese e c’era una band che suonava? Ecco, così. Il brano si intitola TANTISSIMO. Mah.

Finalmente arriva Checco Zalone a tirare su il livello. Amadeus lo annuncia e lui si presenta in galleria insieme alla sua gente, la gente vera. Vuole partire da lì per arrivare sul palco, perché Checco è uno del popolino. Si mette a piangere e si giustifica con un “qui piangono tutti”. Racconta le sue terribili origini, dice di sentirsi un Maneskin. Credeva che Amadeus fosse un incapace, ma si è ricreduto.

Gli è piaciuta la Muti doppiata dalla De Filippi, le conduttrici imposte e si lamenta che non ci sia una valletta “scema”. Racconta una storia ambientata in Calabria, la storia di un re che cerca una moglie depilata per il figlio. Si presenta un certo Oreste (il video ve lo andate a vedere su youtube). E con un omaggio a Mia Martini ridicolizza luoghi comuni, e con ironia e intelligenza svilisce il politicamente corretto. Fantastico. E sono solo le ventidue.

Amadeus annuncia l’arrivo di Laura Pausini che non si capisce se è lì per gareggiare o come super ospite. Dopo due minuti capisco che è super ospite, peccato perché SCATOLA mi sembrava la canzone migliore sentita in queste due giornate eterne. Laura Pausini ne approfitta per annunciare che il 7 aprile uscirà il film che racconta come sarebbe stata la vita di Laura Pausini se non avesse vinto Sanremo. Come sarebbe mai stata? Come più o meno tutti avrebbe fatto un lavoro orribile e magari avrebbe messo cuore ai mio post su facebook. Per fortuna le è andata meglio e infatti è sul palco dell’Ariston che duetta con Mika, mentre Alessandro Cattelan fa finta di suonare in mezzo all’orchestra.

Ma cosa vuol dire quel trio? Ve lo dico subito, saranno i conduttori dell’Eurovision Festival del 14 maggio 2021 a Torino e per fortuna non a Bologna, altrimenti avrei dovuto scrivere il doppio di quello che sto scrivendo adesso e non ne posso già più.

Per fortuna arriva Emma che canta OGNI VOLTA, dirige l’orchestra Francesca Michielin che è la risposta saffica a Peppe Vessicchio. La canzone è sussurrata, tipo quando è notte, torni a casa, incontri qualcuno in cucina, vi mettete a parlare sottovoce, mentre nella camera da letto qualcuno vi urla “Basta! Andate a letto! Domattina devo andare a lavorareee”.

È il momento di far salire sul palco Matteo Romano, un tiktoker di diciannove anni che ne dimostra dodici. Indossa la giacca di suo padre e canta VIRALE. Il brano però non lo è affatto. Peccato.

Arriva Iva Zanicchi e Amadeus da gran signore le fa notare che non ha fatto le scale. Lei si giustifica, dice che sarebbe riuscite a farle, allora fa qualche gradino, Amadeus la tiene per mano e si vede benissimo che non sarebbe riuscita a fare tutta la scalinata e allora si mette a cantare VOGLIO AMARTI che è meglio. Ed è subito dopoguerra.

Nuovo momento di sollievo con Checco Zalone che interpreta il cantante milanese Ragadi. Interpreta la maestosa hit POCO RICCO. Capolavoro totale con tanto di auto tune e gran presa in giro a tutti i vari trapper, a Fedez e a tutta quella gente lì, ex poco ricca. Per me ha vinto lui (cercate il video su YouTube).

Torna Lorena Cesarini vestita da tigre che ricorda quel capolavoro di NON AMARMI di Aleandro Baldi e Francesca Alotta e la canta insieme al pubblico dell’Ariston che non la sa, momento di grande televisione come del resto lo è l’esibizione di Ditonellapiaga feat.

Rettore sempre più uguale a Megalomen. Cantano CHIMICA dal facile ritornello “È una questione di chimica”, tipico brano da Rettore perché dice “Chi chi chi chimica”, che è un po’ come dire “Plo plo plo plo plo plo plo plo plo plo plo” o “Ka mi ka ze rocchenroll su i sai d”. Poi la Rettore finisce di cantare e anche lei dice Papalina, che è un po’ come dire “Il cobra non è un blasone”.

Il festival accelera di brutto ed è già il turno di Elisa con O FORSE SEI TU che ha quel non so che di già sentito, quelle canzoni che possono anche vincere, o forse arrivare seconde. Mi sa che se la gioca con Mammuth e Blanco Sarti.

Amadeus ne approfitta per parlare dell’AMICA GENIALE, la nuova fiction di Rai1, con le due attrici che vengono costrette a presentare Fabrizio Moro che apprezzo molto, perché durante l’anno non si fa mai vedere e poi un anno sì e un anno no si presenta a Sanremo, per poi sparire di nuovo. È un bel modello di business, stasera canta SEI TU che è la solita canzone alla Fabrizio Moro che parte un po’ sussurrata e dopo si trasforma in uno che urla il titolo della canzone, in questo caso SEI TUUUUUUU. Mi piace molto, mi ricorda sempre tantissimo quegli ex tossicodipendenti che ti dicono che ce l’hanno fatta.

Si stacca di nuovo col super ospite Oronzo Carrisi di Cellino San Marco. Canta una canzone alla Albano scritta insieme a tutti i virologi che cantano insieme a lui PANDEMIA ORA CHE VAI VIA (il video lo cercate su youtube), poi parte il collegamento con la solita nave da crociera dove si trovano Fabio Rovazzi e Orietta Berti, sempre più in competizione con Achille Lauro, che dice di essere vestita da Rossella O’Hara. Annunciano l’arrivo di Ermal Metal che arriva e canta una canzone più ermal che metal.

Si torna all’Ariston con Tananai che canta SESSO OCCASIONALE, il brano che i Depeche Mode avrebbero sempre voluto scrivere e invece non hanno mai scritto. No problem, ci ha pensato Tananai e ha mandato tutto in vacca, con un risultato interessante, tipo sagra della salsiccia. Però le basi elettroniche non erano malissimo.

Si procede speditissimi con Irama che l’anno scorso ha partecipato al festival chiuso in una camera perché positivo e allora quest’anno per compassione lo hanno chiamato sul palco per cantare OVUNQUE SARAI, brano patatinissimo e ben cantato. Ha anche una bella maglia a rete, ma di cotone grosso. Così non si ammala. D’inverno bisogna coprirsi, ma i giovani si sa come fanno. E si ammalano.

Tocca ora ad Aka 7even vestito da carta da parati IKEA e la sua PERFETTA COSÌ. La canzone non è neanche male e mi viene in mente Alza Selzer e mi vien voglia di prenderne uno. Intanto è già finita l’esibizione e lui saluta sua zia Mara. Interessante. Almeno non ha detto anche lui #papalina.

Gran finale con Highsnob e Hu c”he non so chi siano. Lui è tipo un sacerdote vestito di nero con tatuato sul sopracciglio la parola HIGHSNOB che è il tatuaggio meno evidente che ha in faccia. Ne avrà ventotto e non a caso canta ABBI CURA DI TE insieme a una ragazza calva. Un invito a volersi bene.

Amadeus annuncia la classifica finale, sarebbe bellissimo andare a letto a mezzanotte e venti, ma invece no. Arrivano Arisa e Malika Ayane a servizio del nostro paese. Cantano due canzoni. La gente da casa vota. La canzone che vincerà sarà la sigla delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Malika Ayane canta UN PO’ PIÙ IN LÀ

Arisa canta FINO ALL’ALBA

È ovvio che se a uno piace Arisa vota Arisa e se a uno piace Malika Ayane vota Malika Ayane, quindi è tipo una sfida tra loro due. Ad esempio a me piace più come canta Malika Ayane e voterei Malika Ayane. Nessuna fretta. Pensateci bene. Si può votare fino al 22 febbraio, poi si scoprirà se ha più fan Arisa o Malika Ayane, ma adesso vai di classifica parziale della serata.

Elisa – “O forse sei tu”
Emma – “Ogni volta è così”
Ditonellapiaga con Rettore – “Chimica”
Irama – “Ovunque sarai”
Fabrizio Moro – “Sei tu”
Giovanni Truppi – “Tuo padre, mia madre, Lucia”
Sangiovanni – “Farfalle”
Matteo Romano – “Virale”
Highsnob e Hu – “Abbi cura di te”
Iva Zanicchi – “Voglio amarti”
Aka 7even – “Perfetta così”
Le Vibrazioni – “Tantissimo”
Tananai – “Sesso occasionale”

E adesso emozioni totali con la prima classifica GENERALE
Ragadi – “Poco Ricco”
Elisa – “O forse sei tu”
Mahmood & Blanco (‘Brividi’)
La Rappresentante di Lista (‘Ciao ciao’)
D’Argen D’Amico (‘Dove si balla’)
Gianni Morandi (con ‘Apri tutte le porte’)
Emma – “Ogni volta è così”
Ditonellapiaga con Rettore – “Chimica”
Massimo Ranieri (‘Lettera di là dal mare’)
Irama – “Ovunque sarai”
Fabrizio Moro – “Sei tu”
Giovanni Truppi – “Tuo padre, mia madre, Lucia”
Noemi (‘Ti amo non lo so dire’)
Sangiovanni – “Farfalle”
Michele Bravi (‘Inverno dei fiori’)
Rkomi (‘Insuperabile’)
Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir (‘Domenica’)
Matteo Romano – “Virale”
Highsnob e Hu – “Abbi cura di te”
Giusy Ferreri (‘Miele’)
Iva Zanicchi – “Voglio amarti”
Aka 7even – “Perfetta così”
Le Vibrazioni – “Tantissimo”
Yuman (‘Ora e qui’)
Tananai – “Sesso occasionale”
Ana Mena (‘Duecentomila ore’)
Ed è solo mezzanotte e quarantotto.
Non ci credo.
Buonanotte.

#Sanremo2022

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