I primi 20 anni della Fondazione Dopo di Noi

Sperare in un futuro sereno per i propri figli, è il desiderio naturale di ogni genitore. Per i familiari di persone con disabilità questo desiderio si traduce in una domanda: “Cosa sarà dopo di noi?”

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Vent’anni fa tredici genitori di figli con disabilità, capitanati da Cesira Berardi, ora presidente onoraria, hanno deciso di dare una risposta a questa domanda. Così nel 2002 è nata la Fondazione Dopo di Noi Bologna, tra le prime in Italia, a lavorare in via esclusiva su questa problematica.

Dopo vent’anni, di un percorso non facile, ma sostenuto da tante persone, da aziende e dalle Istituzioni, la Fondazione, oggi guidata da Marina Cesari, vuole celebrare e condividere con la comunità i tanti traguardi raggiunti.

Dopo di Noi Bologna è una “fondazione di partecipazione” che opera con una visione di pubblica utilità, aspirando a divenire un valore aggiunto per tutto il sistema dei Servizi per la disabilità. La Fondazione offre i propri servizi a tutti i cittadini e opera principalmente a favore di persone con disabilità intellettiva e relazionale

In vent’anni abbiamo offerto sostegno a oltre 500 famiglie di Bologna e Provincia, ma anche a tante organizzazioni di altre regioni italiane. Questi genitori pensano al futuro sempre con angoscia: Dove abiterà? Chi ne avrà cura? Chi gestirà i risparmi che gli lasceremo? La nostra missione è quella di dare ai familiari risposte concrete, e lo facciamo mettendoci al loro fianco e affrontando insieme, un passo dopo l’altro, le loro specifiche problematiche.

In 20 anni abbiamo effettuato:

• 583 incontri di consulenza rivolti a famiglie su temi assistenziali, sociali, patrimoniali e giuridici;
• 162 persone con disabilità sono state coinvolte nei nostri progetti;
• 7 appartamenti sono diventati casa: di questi 1 è dedicato a progetti di preparazione all’autonomia abitativa e 6 sono destinati a convivenze stabili
• Da dicembre 2022 sarà operativo il progetto “6 a Casa”, l’ottavo appartamento in cui sei persone abiteranno insieme, dopo aver concluso un percorso di formazione.
• Per l’area di informazione giuridica la Fondazione ha contribuito alla realizzazione di 17 corsi per amministratori di sostegno, che hanno coinvolto oltre 400 cittadini. Nel corso degli anni sono state 130 le persone hanno dato la propria disponibilità al Tribunale di Bologna per svolgere un incarico di amministratore di sostegno a titolo volontario.
• 53 i convegni e gli incontri pubblici dove la Fondazione è stata coinvolta per portare la propria esperienza sulle tematiche del “dopo di noi”

Dal 2006 la Fondazione fa parte di Fondazioni in Rete, un gruppo informale composto da 13 fondazioni di Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto. Numeri che testimoniano il lavoro e gli sforzi compiuti per dare risposta alle tante domande dei genitori e per dare un futuro di qualità ai loro figli. Ma questo per noi è solo l’inizio!

Le attività della Fondazione Dopo di Noi si articolano in tre aree principali:

• Abitare fuoricasa – Sistema Residenziale Diffuso: un appartamento per prepararsi all’abitare “fuori casa” e appartamenti per progetti abitativi stabili.
• Percorsi individualizzati e di gruppo a sostegno dei genitori: interventi personalizzati per rispondere ad esigenze specifiche della persona con disabilità o dei suoi familiari.
• Consulenza e informazione giuridico/patrimoniale rivolta alle famiglie e iniziative pubbliche in tema di amministrazione di sostegno in collaborazione con il Tribunale di Bologna e altri partner pubblici.

“Come in famiglia”: il Sistema Residenziale Diffuso

Avviare la costruzione di un progetto per il “dopo di noi” non può essere visto solo come una risposta obbligata al decesso o l’anzianità dei genitori, ma deve coincidere con un processo di evoluzione della persona con disabilità e di graduale distanziamento dal nucleo familiare.

Per il “dopo di noi” serve un approccio di tipo preventivo, non l’attesa dell’emergenza!

A tal fine la Fondazione sperimenta sin dal 2007 progetti orientati a realizzare un sereno distanziamento tra genitori e figli. Per fare questo ha ideato il Sistema Residenziale Diffuso, che oggi si compone di 7 appartamenti e coinvolge 45 persone con disabilità:

• Casa FuoriCasa, sede di percorsi preparatori, frequentato da circa 26 persone l’anno.
• Casa Simo e Matte, un’abitazione privata dove convive una coppia.
• Casa di Paola, gruppo appartamento per 3 persone (a Crevalcore).
• Casa Mazzini Ragazze, gruppo appartamento per 4 persone
• Casa Mazzini RAGA, gruppo appartamento per 4 persone.
• Una Casa in San Donato, gruppo appartamento per 5 persone.
• Appartamento Protetto, una proposta per genitore molto anziano e figlio con disabilità.

I progetti della Fondazione Dopo di Noi Bologna hanno visto la condivisione e il sostegno di:

• Enti pubblici: ACER Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, ASP Città di Bologna, Azienda AUSL di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Consorzio della Bonifica Renana, Musei Civici Bologna,Regione Emilia-Romagna, Tribunale di Bologna;
• Enti privati: Collegio di Spagna, Confcommercio Ascom Bologna, Fondazione BNC, Fondazione Cariparo, Fondazione Carisbo, Fondazione Enel Cuore, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Fondazione Helpida, Fondazione Marchesini ACT, Fondazione Prima Spes, Fondazione Unicredit, Banca Popolare di Milano, Emilbanca, Intesa San Paolo.
• Associazioni: Amici di Irene, Arci San Lazzaro, Auser, Donne del Vino Emilia Romagna, Espressione Danza, Gufo Party (Vigili Urbani di Bologna), Lions Clubs, Rotary Club, Reuse Whit Love, Società Tarnein.

Centro di Servizio del Volontariato di Bologna, di Reggio Emilia e Terre Estensi.

• Aziende: Allitude, Berardi Bullonerie, Brunelleschi Parrucchieri, Cantine Volpi, Cavarretta Assicurazioni, Cer Medical, Coop Alleanza 3.0, Coop. Sociale Cadiai, Europa Ovini, Federfarma Bologna, Fico Eataly World, GMC, IKEA, Icarus, IperCeramica, Leroy Merlin, Luca Elettronica, MWM Automotive, Performer, Prime Home, Podere Riosto, Sorbetteria Castiglione, Stosa Cucine, TecnoService, TransTecno, … e tanti, tanti donatori privati ! fondazionedopodinoi.org