Classic Folk: la musica popolare piemontese incontra la classica

In uscita l’ultimo lavoro del compositore torinese Matteo Castellan, architetto musicale di Matthias Martelli e Guido Catalano, che reinterpreta melodie popolari italiane e internazionali in chiave classica.


Immaginare il tango, il Valzer piemontese o la bourrée occitana suonati alla maniera di Bach, Mozart e Beethoven. È questa la genesi di “Classic Folk”, l’ultimo disco di Matteo Castellan uscito su Spotify e su tutte le piattaforme digitali. Il musicista piemontese ha infatti composto undici brani, per altrettante danze popolari, che reinterpretano le sonorità folk e le adattano al linguaggio della musica classica per avvicinare i giovani alla cultura popolare piemontese e internazionale.

Un album che è l’omaggio dell’autore alla sua infanzia musicale sabauda. “Sentire una melodia popolare è come rivedere un vecchio amico – racconta Matteo Castellan – Sono ritmi in grado di far risuonare la parte più fanciullesca e ancestrale di noi. Classic Folk nasce dal desiderio di ‘attualizzare’ questo patrimonio musicale per facilitarne l’ascolto anche oggi. Ho preso i ritmi e le movenze di alcuni balli popolari internazionali, come il tango o la musette, e di altri invece radicati nel territorio piemontese, come la Courenta o la Bourrèe e li ho riscritti per quartetto d’archi, traducendo un contenuto fortemente folkloristico in un linguaggio classico, più fresco e dinamico”.

Il progetto, nato durante il lockdown, è l’incontro delle due anime musicali di Castellan, da una parte quella che si identifica con la world music – cioè la musica popolare internazionale – colonna sonora della sua infanzia, dall’altra le sonorità che definiscono la sua cifra musicale attuale, a metà fra la classica contemporanea e il jazz. Per l’incisione Castellan si è avvalso della collaborazione di Giulia Subba al violino (che per l’occasione si è “sdoppiata” sovraincidendo il primo e secondo violino), Luigi Colasanto al violoncello e Marta Sikora, musicista polacca che ha registrato le parti di viola in Israele. A causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria, infatti, la violista è stata selezionata attraverso una vera e propria “audizione 2.0”, eseguita online senza che il resto del gruppo l’abbia mai incontrata dal vivo.

‘Classic Folk’, lanciato dal brano “L’Aiga de Rocca”, nei mesi scorsi è entrato al Museo del Palazzo Ducale di Urbino, dove l’attore Matthias Martelli ne ha utilizzato alcuni frammenti in anteprima per una videoinstallazione. Il video promo dell’album, girato a Torino presso le Officine Caos in collaborazione con i performer Francesca Bovolenta e Antonio Dominelli e con le riprese di Fabio Melotti, replica nella coreografia quello che Castellan ha fatto in musica, rivisitando i passi del ballo popolare in chiave moderna e contemporanea.

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