L’insalata nizzarda

Un piatto simbolo gastronomico della Costa Azzurra.


L’insalata nizzarda nasce come piatto povero, anzi poverissimo dei pescatori: pomodoro, acciughe e olio! Col passere del tempo si arricchisce di ingredienti vitaminici e proteici: per lei si spalancano le porte del Negresco (lussuosissimo leggendario Grand Hotel di Nizza che si affaccia sul lungomare).

Si prepara con uova sode, pomodoro, olive nere, acciughe, lattuga, tonno, cipolla e olio evo. Il sommelier l’abbina a uno chardonnay o a un pinot grigio. Esiste una versione genovese detta “cundigiun” che vuole pomodoro, uova sode, acciughe sotto sale, fagiolini, olive taggiasche, tonno sott’olio, peperone giallo, patate, cetriolo, aglio, cipolla, origano, capperi, basilico, sale, olio, gallette del marinaio!

Richiede un vermentino riviera ligure di ponente DOC! Anticamente veniva preparata al tramonto dalle mogli dei contadini che tornavano dai campi. Costituiva l’unico pasto della giornata. Entrambe le versioni son comunque ricchissime di proteine (delle uova, del tonno e delle acciughe), di vitamine e di sali minerali.

I fagiolini son antiossidanti, grazie al betacarotene, alla luteina, alle vitamine A e C; al manganese… Il peperone contiene fosforo, magnesio, potassio, ferro e calcio; vitamina C (quattro volte maggiore di quella contenuta negli agrumi); la capsaicina è antibatterica, antidiabetica, antialgesica e antitumorale. Ovviamente i dietologi consigliano caldamente questo piatto franco/italiano!

Foto di Ugo Negrini

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