La versione intima di Ed Sheeran

“Subtract” nasce dall’esigenza del cantautore britannico di raccontare la sua dimensione privata usando suoni acustici e uno stile di scrittura riconoscibile e immediato, senza grosse rivoluzioni.


Ed Sheeran è più popstar o più cantautore? Al di là dei numeri notevoli che accompagnano ogni sua uscita e dalle numerose collaborazioni, il rosso più noto nel mondo musicale under 30 ha cominciato la carriera nel 2006 con l’esigenza di raccontare se stesso, la dimensione acustica è stata la prima a farlo passare alla ribalta e questo “Subtract” suona come un ritorno alle sue origini musicali con un racconto aggiornato al presente.

All’inizio del 2022 una serie di eventi hanno cambiato la vita di Ed Sheeran e il suo modo di vedere la musica e l’arte. Stavolta, a suo dire, il risultato è secondario rispetto alla sua necessità di raccontare quello che gli stava accadendo. Nel giro di un mese, a sua moglie incinta è stato detto che aveva un tumore, senza cure fino a dopo il parto.

Il suo migliore amico Jamal è morto improvvisamente, Ed Sheeran si è anche ritrovato in tribunale a difendere la propria integrità e la sua carriera di cantautore, dopo una accusa di plagio dalla quale è risultato innocente.

“Subtract”, per rispondere alla domanda di cui sopra, è stato scritto con ambizioni e con spirito da cantautore, e nello stesso tempo usando gli strumenti compositivi che dal 2006 in poi gli hanno permesso di essere pop e di arrivare a tutti.

Sorretto da arrangiamenti minimali e suoni acustici, “Substract” pesca a piene mani tra i suoi cliché compositivi riuscendo a volte a colpire nel segno (soprattutto per quello che racconta) e a volte limitandosi a ricalcare il sé stesso più noto.

“Eyes Closed” aveva aperto le danze del disco con una dedica all’amico scomparso, un pezzo triste sorretto da una musica vivace, come quella di “Curtains”, che apre la seconda parte dell’album, seguita da “Borderline” e “Spark”, che portano Ed in un territorio meno musicalmente scontato.

“Sycamore” e “No Strings” sono i brani più intimi, che riguardano i problemi della moglie e la volontà di andare avanti. A coinvolgere maggiormente sono i brani che hanno il compito di aprire il disco, “Boat” parla metaforicamente di un naufragio che rappresenta la depressione che travolge, come le onde, la nostra vita.

“Salt Water” è il brano che racconta la liberazione dal dolore, l’apertura alla speranza, forse il miglior degno rappresentante di un disco che, pur con i suoi difetti e momenti non esaltanti, è comunque un racconto e il risultato di un’esperienza vissuta, senza facili ammiccamenti e trovate di mercato.

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,05 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

 

 

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