La libertà di essere Willie Peyote

“Pornostalgia” conferma la cifra ironica, tagliente e riflessiva del cantautore e rapper torinese, giunto al quinto album in studio.


“La musica è un prodotto, ne sono consapevole..”. Questa frase, è tratta dal brano chiamato “UFO” che apre il nuovo album di Willie Peyote, artista che da sempre preferisce il dubbio, le domande, alle certezze e alla mania di protagonismo che anima alcuni suoi colleghi rapper.

Anche sul palco di Sanremo nel 2020 Guglielmo “Willie” ha continuato ad essere libero, irriverente, non scontato, come continua a fare oggi, usando una confezione pop, rock e funky accattivante nella musica e nello stesso tempo non facendo sconti a nessuno nei testi, ma sempre non prendendosi mai troppo sul serio.

Fare schifo è un imperativo morale“, diceva anni fa’ il grande Freak Antoni degli Skiantos. Questa frase è l’ispirazione di una  canzone dove la voce e il monologo di Michela Giraud (già presentato anche in tv a “Le Iene”) si integrano alla perfezione in un brano che ci invita ad essere noi stessi fino in fondo, fregandocene dell’essere e performativi e vincenti ad ogni costo.

Tutto l’album “Pornostalgia” ruota attorno al concetto di libertà come obiettivo da perseguire come artista e come essere umano. Il titolo del disco fa invece riferimento al nostro attaccarci inevitabilmente al passato, per sfuggire, almeno mentalmente, a questa epoca piena di insicurezze e disagio. “All you can hit” si prende gioco delle case discografiche e della loro fame ossessiva di successi immediati con i quali inondare e saturare il mercato oltre ogni limite.

Coscienza, ricordi, sensi di colpa, il nostro rapporto malato coi soldi, cenni dichiaratamente autobiografici, un omaggio a chi non c’è più, ospitate eccellenti come Samuel dei Subsonica, i rapper Jake La Furia e Speranza, persino l’attrice e cabarettista Emanuela Fanelli completano le 13 tracce di un album che non tradisce le aspettative mantenendo sempre la tensione alta, in linea con il suo  stile sarcastico e disincantato.

La colpa del vento“, oltre ad esserne il singolo di lancio, è il brano più autobiografico dell’album: i classici postumi da fine relazione si disintrecciano in una narrazione veloce, dove rimpianti e fraintendimenti lasciano intendere che quando finisce un amore spesso la colpa è di nessuno, o forse del vento.

Alla fine rimane solo la nostra libertà, quella di essere noi stessi, l’unica ambizione alla quale Willie Peyote aspira.

Qui il video de “La colpa al vento”:

Informazioni:
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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,05 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

 

 

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