Il nuovo Pomeriggio Cinque

Lunedì 4 settembre è andata in scena la prima delle tante rivoluzioni televisive annunciate durante questa calda estate.

Si comincia con Pier Silvio Berlusconi che ha deciso di cambiare rotta per la sua Mediaset e il primo passo è stato quello di liquidare Barbara D’Urso. E così, dopo quindici anni, Pomeriggio cinque cambia padrona di casa e accoglie Myrta Merlino.

Stile decisamente più asciutto, austero, per qualcuno noioso, quello della nuova conduttrice, anche se a tratti qualche “dursianata” scappa. Viene da chiedersi se lo faccia apposta o sia stata condizionata a tal punto da non rendersene conto.

Al di là di questo, è innegabile che il programma sia, per ora, divenuto più serio e lontano anni luce dal trash a cui la casalinga di Voghera era abituata. Anche i vip ospiti se ne sono resi conto, tant’è che sono tornati di corsa all’ovile.

Insomma, una sorta di copia neonata de La Vita in diretta che però ancora non riesce a trovare la sua “esclusiva” (gli argomenti trattati non aggiungono nulla a ciò che già si conosce) e a ricreare calore.

Capitolo a parte la regia, a buona ragione silurata dopo la prima puntata. Troppe le sbavature e gli errori. La normale emozione della Merlino è perdonabile, ma occorre superarla al più presto.

Gli ascolti, però, hanno premiato il nuovo pacchetto, anche se c’è da dire che siamo davanti al classico effetto novità.

A chi ha puntato subito il dito contro la conduzione va ricordato che siamo solo agli inizi e già durante la seconda puntata è stato corretto il tiro non solo sulla regia, ma anche sul posizionamento degli opinionisti, non più relegati tra il pubblico, ma posizionati sul palco insieme alla conduttrice. Il vero banco di prova inizierà lunedì prossimo contro Matano, allora sì che potremo dire se qualcuno rimpiangerà la D’Urso oppure no.