Eurovision: il trionfo dei Måneskin

La band romana apre una grande opportunità per il nostro paese.


Dall’esibizione al Mei di Faenza fino a X Factor e Sanremo, ora la band romana ha portato alla ribalta europea il rock cantato in italiano. Ci sono già le prime ipotesi per pianificare l’edizione 2022.

Anche se in molti ci speravano, la vittoria della band romana all’Eurovision 2021 è arrivata come un fulmine a ciel sereno, in primis per la Rai che (anche per scaramanzia) non aveva mai pensato all’eventualità di poter organizzare una manifestazione del genere nel nostro paese.

Il fulmine è arrivato anche per coloro che ritenevano inadeguati o non “autentici rock” questi ragazzi che a vent’anni hanno sfruttato i mezzi che oggi vengono loro offerti, che non sono di certo gli stessi di cui godevano i ragazzi dei decenni precedenti. La loro prima apparizione pubblica di rilievo per loro è avvenuta nel 2016 al Mei Meeting degli Indipendenti di Faenza (RA).

In versione buskers, i ragazzi allora appena sedicenni si erano esibiti in strada mentre preparavano la loro candidatura a quel talent (X Factor) che li ha poi lanciati grazie anche al lungimirante Manuel Agnelli che oggi ha modo, giustamente, di gongolare.

La loro vittoria è arrivata nel periodo in cui le band in Italia sembravano uscite dalle preferenze dei giovanissimi e dalle principali playlist dello streaming, parlando ovviamente di grandi numeri.

Da fuori quota e fuori moda, i Maneskin vanno considerati e circoscritti a quello che realmente sono, una macchina da palco che dà il proprio meglio nelle performance televisive, che ha ancora ampi margini di miglioramento nella scrittura e nella costruzione di una propria personalità.

Ma tutto questo, di fronte al trionfo dell’Eurovision, poco importa, qui si è comunque scritta una pagina di storia importante, che permette ora all’Italia di portare qua un carrozzone che fino a ieri aveva bistrattato o ignorato.

Ora, dopo aver giustamente gioito di questa vittoria è ora il momento di sfruttare, a livello di immagine, turismo, cultura, questa opportunità che ci viene ora offerta.

Simona Martorelli, Head of Delegation dell’Italia all’Eurovision, ha spiegato che sarà aperto prossimamente un bando per ospitare l’edizione 2022 e tutte le città potranno avanzare la propria candidatura.

Già si sono mossi a Bologna (Città Unesco per la musica) l’Assessore alla Cultura Matteo Lepore e l’imprenditore dell’Unipol Arena Claudio Sabatini, a Roma la sindaca Virginia Raggi.

L’ipotesi dell’Eurovision a Torino, avanzata da Chiara Appendino, era già stata pensata l’anno dell’edizione a cui partecipò Francesco Gabbani, dato per favorito. “Prima di andare a Kiev, organizzammo un paio di riunione in caso di una sua vittoria. La migliore ipotesi fu Torino, Non se se possa essere la migliore ipotesi anche oggi”, aveva ricordato il vicedirettore di Rai Uno, Claudio Fasulo, durante la conferenza stampa prima dell’esibizione dei Maneskin alla finale dell’Eurovision.

Parte con buone possibilità Milano, grazie ad una struttura importante come il Forum di Assago (oggi Mediolanum Forum), alle numerose strutture ricettive e tanti collegamenti, tra stazioni e aeroporti.

L’evento negli anni passati è stato ospitato a Napoli (nel 1965, dopo la vittoria di Gigliola Cinquetti) e a Roma (nel 1991, dopo la vittoria di Toto Cutugno, edizione che non ha lasciato un buon ricordo a livello organizzativo).

Qualsiasi città o location idonea è ben gradita, quello che importa è che si faccia una grande edizione, senza dimenticare che questa opportunità la dobbiamo ai Maneskin.

Qui il video del loro trionfo

Informazioni:

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,30 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

 

 

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