Cremona e i suoi violini

Chiari e scuri di una città e una lotta contro l’abusivismo che preoccupa non poco i professionisti del settore.


Forse mille costruttori di violini o di altri strumenti ad arco, di archi, di copie di strumenti antichi tra professionisti, studenti della scuola internazionale di liuteria, dell’Academia Cremonensis del Cremona form e di altra scuola o magari anche di “abusivi” in una città di 70 mila abitanti: un record indubbiamente e che la rendono unica al mondo.

E in giro ogni giorno per il centro storico molti musicisti in cerca di strumenti, collezionisti, liutai di altri luoghi che desiderano acquistare legni, attrezzi, disegni, foto in negozi specializzati o di far fotografare i loro strumenti o di sottoporli a radiografia o ad indagini non invasive o semplicemente richiedere una valutazione di alcune opere che hanno acquistato o vorrebbero comprare, una expertise a specialisti guarda caso tutti stranieri ma dimoranti a Cremona.

Si perché non solo ex allievi della sua scuola di tante nazioni si sono poi fermati in città aprendo la loro attività, ma ne sono arrivati anche altri da tanti altri paesi e in molti casi diplomati in altre scuole europee americane, giapponesi anche brasiliane e tutti possono anche concorrere agli incentivi in varie occasioni messi a disposizione dalla locale Camera di commercio, dal Comune o dalla Regione Lombardia.

Ma in città ogni giorno ci sono anche tanti turisti o studenti in gita scolastica per visitare le botteghe o il museo del violino o ad ascoltare il suono di uno Stradivari o a richiedere notizie sui cimeli stradivariani o a partecipare ad un concerto al teatro Ponchielli o alla Stauffer ecc o semplicemente per comprare un souvenir al “bazar” dei Giordano o del Comune.

Quindi gli studenti a Musicologia, studiosi in biblioteca …..
Di contro per il rovescio della medaglia commercianti rumeni e bulgari pronti ad offrire legname dell’est Europa o addirittura strumenti in bianco o semilavorati nelle botteghe che espongono il marchio UNESCO liuteria patrimonio dell’umanità.

Certamente casi isolati, ma possibili e reali in una città in cui non esiste malgrado la cosi alta presenza di botteghe di liuteria (siamo quasi a sfiorare a breve le duecento) nessun controllo serio né del Comune, né del Distretto della liuteria con buona pace dell’ UNESCO e del Ministero della cultura che si rimbalzano le responsabilità e malgrado l’uscita ciclica di articoli contro i violini in bianco vergogna della liuteria!!

Sicuri che prima o poi i nodi non verranno al pettine?
Sia chiaro sono certamente moltissimi i professionisti seri e validi in città, ma quello che manca è anche la loro tutela contro i furbetti, liberi di muoversi come vogliono e di imbrogliare indisturbati.

Poi Cremona è tutta a favore del settore e non si fa mancare nulla a cominciare dal Museo con i suoi capolavori gli Stradivari, gli Amati, i Guarnieri i tanti strumenti classici le mostre i concerti i cimeli stradivariani donati da Fiorini, la collezione degli strumenti vincitori delle varie triennali le collezioni della liuteria dell’Ottocento e del novecento e mille iniziative nel palazzo dell’arte.

Dagli anni settanta sono stati in molti che si sono dati da fare a cominciare da Puerari presidente Ept Masone direttore de La provincia Zanoni e Zaffalella sindaci Renzi preside della scuola di liuteria Ariano provveditore Bergonzi…e tanti altri.

E oggi si può contare anche su Cremona musica, il salone musicale tra i più importanti al mondo, sul concorso della triennale degli strumenti ad arco cui si è aggiunto il concorso di giovani musicisti che vorrebbe sostituire il Paganini di Genova, sulla Fondazione Stauffer, sul Distretto, sul laboratorio Arvedi di indagini non invasive, sul Consorzio, sulla facoltà di Musicologia, sulla biblioteca Cesari, sui concerti del Ponchielli e non solo sulla presenza attiva della Camera di commercio a supporto delle botteghe e potrei continuare davvero a lungo…

Ovvio che come in ogni cosa come ho detto c’è il rovescio della medaglia a cominciare dall’abusivismo che preoccupa non poco i professionisti che pagano le tasse (e anche qui bisognerebbe però valutare la reale consistenza della esportazione di strumenti musicali su cui qualcosa sarebbe interessante poter dire).

Ma molto più importante a nostro avviso e come ripetiamo da anni il controllo qualitativo visto che esiste un marchio di tutela e garanzia, ma limitato agli aderenti al Consorzio, che, guarda caso, sono un numero limitato, che devono pagare per essere tutelati nella garanzia della loro produzione controllata ma che sono però anche liberi di produrre strumenti non garantiti il che inficia tutta la produzione loro e della città tanto da far dire in una sentenza di un tribunale spagnolo che non si poteva condannare un venditore di strumenti con etichetta chiaramente falsa appunto per la mancanza di controlli acclarata a Cremona

Unica sanzione stabilità quella dell’obbligo della restituzione della somma introitata per la alienazione del violino tarocco da parte del “manigoldo”. E di tarocco qui abbiamo addirittura anche la casa di Stradivari come chiaramente dimostrato dall’archivio di Stato mentre le massime autorità cittadine si spendono in primis persona a tagliare nastri e fare dichiarazioni sulla sua autenticità?

Anacronistica anche la scuola internazionale di liuteria che opera da quasi 90 anni che ha diplomato quasi duemila allievi di 69 nazioni quasi sempre già laureati e costretti ad acquisire a Cremona un titolo di maturità professionale il che consente lo sviluppo di altre scuole e dei privati così come esiste una università del restauro ma con 2 o massimo 5 privilegiati e con spese trascendentali!

Insomma chiari e scuri in liuteria e in città; molti i chiari e veramente eccezionali, ma alcune criticità e anche molto negative che a nostro avviso non si dovrebbero in alcun modo accettare da parte di chi ha la responsabilità del governo della città.

E un’ultima annotazione la carenza nel mantenere nelle giuste condizioni il cippo a ricordo della tomba di Stradivari spesso in stato di “abbandono” le continue rotture del violino della statua in corso Garibaldi e il mancato ringraziamento ufficiale dopo quasi novant’anni a chi ha donato a Cremona i cimeli stradivariani regalo di inestimabile valore malgrado la richiesta di tanti liutai musicisti e collezionisti perché Cremona e così.. Io so io e.. voi (voi chiunque abbia qualcosa da dire che a loro non va) senza capire che così facendo ci si inimica il mondo e ci si isola sempre più.

Gualtiero Nicolini presidente anlai associazione nazionale liuteria artistica italiana aps Cremona

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