Bologna, capodanno 2021

Uscito il bando che raccoglie idee per il Vecchione, dovrà ispirarsi alla cultura popolare bolognese.


Sarà ispirato alla tradizione popolare bolognese il Vecchione del Capodanno 2021: è online il bando con il quale il Comune di Bologna invita artisti e creativi a cimentarsi nell’ideazione del Vecchione. I progetti dovranno collegarsi alla cultura popolare cittadina e rinnovare la tradizione che dal 1993 in avanti ha visto susseguirsi nel progetto del Vecchione artisti come Pirro Cuniberti, Emanuele Luzzati, Jean-Michel Folon, Emilio Tadini, Eva Ghermandi, Ericailcane, Sissi, Cuoghi&Corsello, Andrea Bruno, PetriPaselli, Cristian Chironi.

Il bando scade il 30 settembre, in questo modo ci sarà il tempo necessario a valutare le proposte e a realizzare il Vecchione entro il 31 dicembre. Al vincitore andranno 5.000 euro per la progettazione. Leggi il bando

Il Vecchione selezionato e realizzato brucerà in Piazza Maggiore come da tradizione, se le misure imposte dalla pandemia lo consentiranno, altrimenti sarà al centro di una campagna di comunicazione, così come è avvenuto nel 2020 con il “Vecchione virtuale” di Chiara Rapaccini, in arte RAP.

Valorizzare l’incontro fra tradizione e creatività è una scelta che non riguarda solo il Capodanno ma contraddistingue anche il Ferragosto in Piazza Maggiore: sabato 14 agosto, in attesa di poter riprendere la tradizione del ballo con la Filuzzi in piazza, è andata in programma la proiezione di “Extralisciopunk da balera”, docufilm di Elisabetta Sgarbi che celebra il liscio fra tradizione e innovazione. Serata conclusiva della rassegna “Sotto le stelle del cinema”: in Piazza Maggiore, oltre alla regista, presenti lo scrittore Ermanno Cavazzoni, voce narrante del film; Antonio Rezza e i ballerini della tradizionale polka chinata bolognese Antonio Clemente e Loris Brini.

La cultura popolare è un patrimonio straordinario da valorizzare e rivisitare; Bologna ha ancora molti tesori nascosti da offrire, grazie anche alle tante realtà impegnate nel conservare, trasmettere e rivisitare la tradizione – dichiara l’assessore alla Cultura, Matteo Lepore -. Siamo patrimonio UNESCO per i Portici e Città creativa UNESCO della musica: l’unicità di Bologna sta in questa capacità di tenere insieme in armonia il passato e il futuro, la tradizione e la creatività”.

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