"Da bambina, mi è sempre piaciuto disegnare e modellare "la terra" ".
Nei giorni scorsi ho potuto “perdermi” nel mondo della scultura grazie a Cristina Scalorbi, scultrice bolognese che fin da piccola ha sviluppato sensibilità artistiche rivolte, appunto, alla scultura tanto che ha e frequentato l'Istituto Statale d'Arte della città, dove ha conseguito il diploma di maturità d'arte applicata per la sezione di ceramica. Ha diviso la sua vita professionale tra grafica e scultura dedicandosi definitivamente a quest’ultima che lei considera il suo primo amore, grazie all’utilizzo della terracotta.
Durante il suo percorso creativo ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed è vincitrice di vari concorsi artistici di rilievo, ma a livello espositivo ha esordito nel 2002 nel comune di Monzuno dove vive e lavora per approdare a Barcellona (Spagna) nel 2013, a Bratislava nel 2016.
Dal 2015 collabora con Onart Gallery di Firenze e anche con la curatrice di eventi artistici Barbara Ghisi. L’ho incontrata e le ho posto alcune domande:
Cristina, come può spiegarci il suo amore per la scultura.
Il mio amore per l'arte è cominciato da bambina, mi è sempre piaciuto disegnare e modellare “la terra”, da qui la decisione di iscrivermi all'Istituto d'Arte. Ed è proprio lì che è nata la passione per la terracotta. Trovo ancora entusiasmante sentire l'argilla tra le mani e poter dar vita ad un volto, ad una figura, creare un qualcosa di tridimensionale. L'argilla ha su di me un effetto rilassante, quando lavoro spariscono i pensieri e sono totalmente assorta dall'opera che sto realizzando, è veramente una bella sensazione. Quando un'opera riesce a suscitare sentimenti a chi la guarda ho veramente raggiunto il traguardo, mi sento appagata. L'Arte è emozione.
Durante la sua formazione ha avuto dei punti di riferimento?
Dei punti di riferimento veri e propri direi di no, diciamo che ogni insegnante che ho avuto mi ha lasciato qualcosa, sia in positivo che in negativo.
Come vede il mondo dell’arte attuale e cosa può consigliare alle persone che vogliono approcciarsi a questo mondo.
Il mondo dell'arte si trasforma e cambia molto velocemente, è il ritratto della società odierna e la sperimentazione sfocia nella tecnologia. Non so se sono in grado di elargire consigli, l'unica cosa che posso dire è che, come in ogni cosa che si ama, ci vuole passione, tenacia e soprattutto pazienza, le conquiste arrivano col tempo insieme alle soddisfazioni.
Attualmente quali sono, se li ha, i suoi prossimi progetti?
In primo luogo quello di continuare a fare scultura. Si è appena conclusa la mostra in provincia di Modena “Al di là dei sogni” alla quale ho partecipato e sarò nuovamente lì a settembre con un'altra esposizione, poi valuterò altre proposte.