La Loom Gallery presenta “Blunder”, doppia mostra personale di Francesca Longhini e Marco Andrea Magni.
Il prossimo Giovedì 16 Febbraio alle ore 21 sarà inaugurata presso la Loom Gallery in via Marsala 7, a Milano, la mostra personale dell’artista Francesca Longhini e Marco Andrea Magni, che i curatori dell’interessante iniziativa ci presentano così:“Blunder parla di un vero e proprio abbaglio. Quello che sembra una cosa può benissimo esserne un’altra. Non c’è nulla da aggiungere né nulla da togliere, forse qualcosa da aggiustare. La perfezione ha la tendenza ad essere noiosa, forse per questo Francesca Longhini e Marco Andrea Magni danno un’occasione all’errore e al pregiudizio nella prossimità delle loro opere. Sembrano dei piccoli monumenti alla vulnerabilità. La cosa importante è la scelta di agire in uno spazio vicino alla pittura e alla scultura.
Le opere sono così degli inizi di possibilità. Entrambi gli artisti lavorano sulla qualità dell’intenzione, sul rischio, sull’ambivalenza della realtà e dell’agire. In fondo, nelle loro opere, c’è poco da pensare e molto da vivere.” Ed ora conosciamo meglio i due artisti iniziando da Francesca Longhini bresciana classe 1985 che si caratterizza, nei suoi dipinti, attraverso l’adozione di uno schema dinamico tradotto in scomposizioni, errori, ricomposizioni dell’intelletto, del colore e della pittura. Una condizione non ben definita che si sposta rapidamente su un’area di lavoro intuitiva, pulita, uniforme. Nel suo percorso creativa è stata apprezzata con le mostre che ha fatto presso Notre avenir est dans l’air, Museo Antiquarium Alda Levi, Milano; The Intruders, Museo Ebraico di Venezia, Venezia; Francesca Longhini and Michelle Conway, Sid Motion Gallery, Londra.
Parlando ora di Marco Andrea Magni, milanese classe 1975, si distingue sulla condizione della possibilità e dell’occasione riabilitando l’esperienza corporea declinata in una scultura. Il suo lavoro si articola lungo un percorso che scorre dalla filosofia morale alla riflessione artistica, dall’esperienza della scultura, fino a trovare il proprio epicentro in un’interrogazione con l’altro che diventa interlocutore e misura. Le opere sembrano dei modi di stare nel mondo, si predispongono a seguirne le forme, accogliendo di volta in volta le misure giuste per starvi dentro. Tra le mostre fatte, segnaliamo volentieri Lo spazio punto, Galleria FuoriCampo, Siena; La Pelle, Officina, Bruxelles; Families of Objects, Abrons Arts Center, New York e Zurigo; Distances, Galerie See Studio, Parigi; TheArt of Living, Triennale di Milano, Milano. Concludiamo col dire che la mostra bi-personale potrà essere visitata fino al 12 marzo con orari dal martedì al sabato dalle 0re 14 alle ore19.