Alla Natura

L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico a Palazzo San Giacomo – Russi (RA).


Sono Marco Miccoli (Bonobolabo) e Alessandra Carini (MAG | Magazzeno Art Gallery) gli organizzatori di Alla Natura. L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico a Palazzo San Giacomo di Russi (RA)– inaugurazione sabato 18 giugno –, esposizione che presenterà opere quasi tutte inedite e site specific.

L’intera mostra sarà dedicata all’artista argentina Hyuro, recentemente scomparsa, ed esporrà lavori di Andreco (Italia,1978), Borondo (Spagna, 1989), Daniele Cabri (Italia, 1965), DEM (Italia, 1977), Oscar Dominguez (Argentina, 1970), Gola Hundun (Italia, 1983), Monika Grycko (Polonia, 1970), Chiara Lecca (Italia, 1978), Margherita Paoletti (Italia, 1990), Joseph Beuys (Germania, 1921-1985).

Quella che è stata ideata non è una mostra, o perlomeno non solo. «Pensiamo – spiega la curatrice, Alessandra Carini – che non si possa prescindere dagli avvenimenti che tuttora, e sempre di più, attanagliano le nostre vite. Non avendo particolari speranze nei confronti della politica, ma neanche nel singolo individuo, idealmente ci affidiamo a quella che, paradossalmente, potrebbe essere l’unica cosa che ci salverà: una magia. Un ultimo gesto disperato che contiene dentro di sé la speranza più genuina e primordiale».

L’opera d’arte, o l’azione artistica, diventano così riti propiziatori e atti sciamanici, che richiamano gli Spiriti della Natura a protezione di questo mondo ormai perduto. Sotto l’influenza dell’artista-sciamano per eccellenza Joseph Beuys e prendendo spunto dalla Psicomagia di Alejandro Jodorowsky, è stato selezionato un gruppo di artiste e artisti che per gli organizzatori rappresentano al meglio questi concetti.

Le artiste e gli artisti selezionati hanno tutti un legame con il territorio, alcuni per aver operato direttamente nel tessuto rurale e urbano attraverso festival e performance, altri per aver preso parte a Equidistanze, residenze artistiche che si svolgono a pochi chilometri da Russi e coordinate dallo stesso team curatoriale. In tutte le loro ricerche ritroviamo quegli elementi alchemici che costituiscono il cuore di questo progetto.

Andreco, Borondo, DEM e Gola Hundun sono artisti provenienti dalla street art, molto conosciuti a livello internazionale e impegnati in ricerche a carattere ambientale e storico. Oscar Dominguez, land artist, lavora con materiale organico che reperisce sul territorio; Chiara Lecca, rappresentata dalla galleria Fumagalli di Milano, da anni focalizza la sua ricerca sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere le contraddizioni. Grycko porta l’uso della ceramica al suo estremo, mentre Paoletti, con un linguaggio illustrativo estremamente contemporaneo attrae lo spettatore più giovane. Daniele Cabri, allievo di Cristobal Jodorowsky, da anni è impegnato nella ricerca di simboli e riti ancestrali.

Le opere saranno quasi tutte inedite e site specific (o opere già esistenti riadattate agli spazi), e comprenderanno installazioni indoor, performance (con conseguenti documentazioni video da inserire nel percorso), interventi che agiscano sull’edificio del palazzo, come nel caso di Oscar Dominguez che dialogherà con gli spazi del primo piano.

Nel 1975 il Comune di Russi acquista palazzo San Giacomo, che diventa sede di eventi artistici e musicali. Nel 2021 vengono iniziati i lavori di ristrutturazione del piano terra, trasformando le varie stanze in sale espositive. Per celebrare questo nuovo percorso di Palazzo San Giacomo, il Comune di Russi, con l’Assessorato alla Cultura, ha incaricato Miccoli e Carini di organizzare la mostra inaugurale, in dialogo con il murales che Zed1 realizzerà nel mese di maggio nel nuovo spazio di aggregazione giovanile dedicato a skateboard e arte urbana, promosso dal Comune stesso e organizzato da Marco Miccoli.

L’inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 18 giugno e terminerà la settimana dopo la fiera della cittadina. La Fira dei sett dulur (fiera dei sette dolori) è la fiera più antica di tutta la Romagna e richiama ogni anno migliaia di persone: le origini risalgono alla fine del XVI secolo e si svolge ogni anno la seconda o la terza settimana del mese di settembre nell’antico borgo romano di Russi, a pochi chilometri da Ravenna, Faenza e Forlì. Per i tre mesi di apertura della mostra si prevedono vari eventi, come presentazioni, incontri con gli artisti, visite guidate. I giorni di apertura saranno il giovedì, venerdì e sabato.

La mostra è sostenuta dal Comune di Russi.

Il catalogo – edito da: MAG | Magazzeno Art Gallery & Bonobolabo – verrà presentato nel mese di luglio, con i testi di: Valentina Palli (Sindaca Russi); Anna Grazia Bagnoli (Assessora alla Cultura Comune Russi), storico di Russi del quale non so il nome, Antonella Perazza (storica dell’arte), Nicola Montalbini (storico dell’arte), Alessandra Carini e Benedetta Pezzi. Traduzioni di Gabrielle Warr. Foto di Marco Parollo.

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