Alessia Gazzola presenta Lena e saluta L’allieva

Ovazione per la scrittrice messinese trapiantata in Veneto. In arrivo c’è già un nuovo romanzo.


Alessia Gazzola è tornata. Il 6 maggio è uscito Lena e la tempesta. No state calmi, non c’è Alice e tantomeno CC. Alessia ha momentaneamente voltato pagina e messo a riposo L’allieva combina guai e la sua dolce metà per dar vita ad un nuovo personaggio la cui storia però si esaurisce nell’arco delle 184 pagine di questo volume.

 

Il romanzo è stato presentato durante il 32esimo salone internazionale del libro di Torino, sala gremita, pubblico attento e incantato dai discorsi del medico legale più amato d’Italia. Alessia Gazzola si presenta davvero come la ragazza della porta accanto, ampio sorriso, disponibilità totale e voglia di raccontare, ma anche di ascoltare.

Il nuovo libro ruota attorno a Lena, una donna che tenta il tutto per tutto affittando una casa che il padre le ha lasciato sull’Isola di Levura. Un’isola di fantasia, ma che dipinge la Sicilia dell’autrice. Ovviamente la sua vita, già confusa e alla deriva verrà stravolta da incontri e avvenimenti che Lena non può nemmeno immaginare.

 

“Ognuno di noi ha dei segreti. Solo uno è inconfessabile” è questa la frase chiave di tutto il libro. Un romanzo totalmente diverso da quello a cui la Gazzola ha abituato i suoi lettori, ma non per questo meno bello. Un cambio radicale, un racconto realistico anche nel finale (che non spoileriamo).

 

Alessia Gazzola ha ripreso in mano la penna e lo ha fatto con maestria e leggiadria. Giustamente ha deciso di accantonare per un po’ Alice Allevi. Un giorno forse, quando avrà la storia giusta, tornerà.

 

Intanto, durante la presentazione di Lena nella tempesta, Alessia ha annunciato che quest’anno uscirà anche un altro romanzo con protagonista nuovamente un medico, una ragazza del sud trapiantata al nord, una donna come lei insomma. E a chi le chiede perché non scrive della sua amata terra risponde che in qualche modo lo sta facendo, ma che inevitabilmente i suoi romanzi prendono forma anche altrove, del resto altrimenti si fa presto a rischiare l’effetto Camilleri.

 

Alessia Gazzola non è soltanto la Patricia Cornwell italiana, con questo romanzo, ma anche con Non è la fine del mondo dimostra una grande abilità, quella di destreggiarsi tra vari generi, che soltanto una grande scrittrice può avere. La sua simpatia e disponibilità poi sono solo il coronamento di una già gran bella persona.

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