Unipol Arena, il Museum on Stage è realtà
Al via i lavori di ampliamento del più grande palcoscenico d’Italia.
3.000 posti in più, un museo di 10mila metri quadrati a cielo aperto con mostre temporanee d’autore, un’intera area dedicata all’ospitalità esclusiva degli artisti, la nuova stazione ferroviaria per accogliere il pubblico in arrivo da Bologna Centrale. Per l’Unipol Arena il futuro comincia oggi, con la posa della “prima foto” – anziché la classica pietra – che dà il via a un cantiere da 150 milioni di euro di investimenti complessivi; viene inaugurata anche una mostra fotografica che delimita il perimetro dei lavori al building.
Un progetto culturale ambizioso, con una ricaduta economica importante, che trasforma un intero quartiere dove, entro pochi mesi, sorgerà anche una grande area dedicata alla ristorazione e verrà ampliato il centro commerciale attiguo. Un filo rosso nel segno del rinnovamento e dell’arte che arriva fino in via Marconi a Casalecchio: qui stasera si riaccendono le luminarie di via D’Azeglio con il testo della famosa canzone di Lucio Dalla.
Venticinque imponenti fotoritratti in bianco e nero di tre metri d’altezza racchiudono al loro interno “l’Arena che verrà”. Sono musicisti internazionali – molti emiliano-romagnoli – immortalati da Claudio Porcarelli, il famoso “fotografo delle stelle”: i volti di Lucio Dalla, Luciano Pavarotti, Patty Pravo, Cesare Cremonini, Gianni Morandi, Renato Zero, Adriano Celentano, Jovanotti, Loredana Bertè e tanti altri ora proteggono i lavori di ampliamento dell’Unipol Arena riuniti in una scenografica mostra temporanea.
Ma i lavori in corso non interessano solo l’Arena, tutta l’area circostante è coinvolta in un grande progetto industriale e culturale che porterà in poco tempo alla metamorfosi di un intero quartiere. Il progetto, fortemente voluto dal Comune di Casalecchio, è finanziato anche da partner privati: un investimento complessivo di circa 150 milioni di euro, comprensivi di oltre 12 milioni di opere pubbliche e dei 4 milioni necessari all’ampliamento dell’Unipol Arena, oltre ai 3 milioni già investiti negli ultimi anni.
I ritmi dei diversi cantieri sono serratissimi: è imminente la trasformazione della zona accanto all’Arena, dove entro la fine di quest’anno verrà costruita una vasta area dedicata alla ristorazione con tre diverse proposte: qui sorgeranno un ristorante Roadhouse, un McDonald Drive e un locale ispirato alla cucina messicana, Calavera Fresh Mex; saranno affiancati dalla multinazionale Norauto, specializzata in servizi e accessori auto.
Entro giugno 2020 quello che è già il più grande teatro d’Italia avrà 3.000 posti in più e un’area backstage residenziale in grado di ospitare le star nei giorni che precedono il concerto; a settembre 2020 ci sarà anche il Museum on Stage a cura di Laura Villani, un percorso museale pedonale di 10mila metri quadrati con le mostre temporanee di fotografi come Maurizio Galimberti e Guido Harari, dedicate al mondo della musica e dello spettacolo; questo museo a cielo aperto sarà il trait d’union con la stazione ferroviaria, che verrà completata nel settembre 2021: un ulteriore servizio di accoglienza per il pubblico, che già ora può utilizzare la Linea Ferroviaria Suburbana che collega l’Unipol Arena direttamente con la Stazione Centrale di Bologna.
Si concluderanno nell’aprile 2021 i lavori di ampliamento di oltre 20mila metri quadrati del centro commerciale Shopville Gran Reno, e infine, proprio a fianco dell’Arena e dell’area ristorazione sarà costruito un hotel, utile per chi vorrà pernottare in zona al termine degli spettacoli.
Al posto della classica pietra pochi minuti fa è stata posata la “prima foto”, che ha dato ufficialmente il via si lavori, tenuti a battesimo dai vertici della Regione Emilia-Romagna – il presidente Stefano Bonaccini, il vice presidente e assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini – affiancati dal sindaco di Casalecchio di Reno Massimo Bosso. Claudio Sabatini di Unipol Arena ha voluto infatti che la prima, simbolica pietra fosse costituita da quattro foto di Lucio Dalla (le stesse della mostra di Claudio Porcarelli).
“Il futuro è adesso, adesso, adesso: lo ripete Lucio in una videointervista realizzata al Futurshow del 2001, che ho voluto riproporre questo pomeriggio ai nostri ospiti. Ciò che dimostrariamo oggi è che il futuro è già qui – spiegano Sabatini e Lucia Alberghini, presidente di Grande Sazione, società che gestisce l’Arena – con l’avvio di questa nuova fase dei lavori che entro pochissimi mesi renderà l’Unipol Arena e l’area circostante un polo culturale unico in Italia in termini di capienza, di servizi offerti e differenziazione dell’intrattenimento. Qui inauguriamo una nuova era del modo di vivere il tempo prima, durante e dopo l’evento”.
Come si trasforma l’Unipol Arena
Questo grande cantiere porterà l’Arena a essere una struttura incomparabile a livello nazionale: l’unica a offrire ben 18mila posti, l’unica ad accogliere il pubblico con un museo a cielo aperto – di cui la mostra di Porcarelli è un’anteprima – l’unica con un’offerta residenziale esclusiva per gli artisti. La “nuova” Unipol Arena – progettata dall’architetto Ivanoe Castori di SIC Architetture – sarà quindi in grado di accogliere un pubblico ancora più ampio, in particolare in occasione di quei grandi eventi, spesso sold out in pochissimo tempo, che scelgono l’Arena per l’unica data italiana.
L’edificio si svilupperà su quattro piani di 1.600 metri quadrati: ogni piano avrà a disposizione 400 metri “abitabili”, dove verranno situati gli uffici, i camerini, un’area catering, una palestra, una zona di accoglienza pre e after show; una novità assoluta è l’area dedicata all’ospitalità esclusiva dei musicisti e del loro staff, con suites dotate di ogni comfort in grado di garantire concentrazione, riservatezza e tranquillità assolute.
Le pareti esterne della struttura ospiteranno le foto di Claudio Porcarelli, alternandosi ad altre mostre temporanee fotografiche e video.
Un’Arena più sicura
Sarà garantito, inoltre, un livello di sicurezza assoluto. Oltre alle 50 telecamere già attive all’interno dell’Unipol Arena, anche tutta l’area di circa sei ettari che circonda la struttura avrà un controllo di videosorveglianza collegato direttamente con le centrali operative delle forze dell’ordine; proprio la costante collaborazione con Prefettura, forze dell’ordine e Comune di Casalecchio di Reno – che lo staff dell’Arena ringrazia – è un elemento imprescindibile per la gestione dei grandi eventi ospitati nella struttura.
Le parole di Lucio Dalla illuminano Casalecchio
Questo grande progetto di rinnovamento riserva un altro omaggio a Lucio Dalla: dopo aver illuminato per mesi le notti di via d’Azeglio, stasera alle 18 le luminarie artistiche con alcune frasi della canzone “L’anno che verrà” saranno accese a Casalecchio di Reno, lungo i 200 metri di via Marconi, dove rimarranno per oltre un anno; le luminarie ora fanno parte del patrimonio del Museum on Stage di Unipol Arena, che le ha messe gratuitamente a disposizione del Comune.
A seguire, in Piazza del Popolo, il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna proporrà un’esibizione dedicata a Dalla: un regalo alla città in vista della finale del 62° Zecchino d’Oro che andrà in onda su Rai 1 sabato 7 dicembre in prima serata, in diretta proprio all’Unipol Arena. Queste iniziative si collocano nell’ambito della Festa di San Martino, patrono di Casalecchio di Reno, e sono un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo comune di valorizzare il territorio.
Ma il progetto non si ferma a Casalecchio. Le “luminarie di Lucio” troveranno la loro collocazione definitiva a Bologna, nell’ambito di una struttura nuovissima: andranno a illuminare le pareti esterne di un grande teatro multisala, unico nel suo genere, che si spera di comunicare a breve. Si tratta di un ulteriore tassello che chiude il cerchio virtuoso tra imprenditoria, arte e cultura made in Bologna, che renderà la città un polo straordinario di intrattenimeno musicale.