UNICEF: insediato Osservatorio su lavoro minorile
Nel 2021 sono stati oltre 51.600 i minorenni coinvolti nel mondo del lavoro, in aumento rispetto ai 35.505 del 2020 (fonte: INPS).
Ieri a Roma presso la sede nazionale dell’UNICEF si è insediato l’Osservatorio per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile sia regolare, sia irregolare, alla presenza, tra gli altri, della Presidente del Comitato Italiano per l’UNICEF, Carmela Pace e del dott. prof. Domenico Della Porta, docente straordinario di Medicina del Lavoro, nonché coordinatore dell’Osservatorio.
“In Italia c’è una scarsa percezione del lavoro minorile e dei rischi legati al suo sfruttamento, un’elevata disinformazione e sottovalutazione di un tema che può creare enormi danni a tutti i minorenni coinvolti. Per questo, come Comitato Italiano per l’UNICEF abbiamo avviato oggi l’istituzione di un Osservatorio per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile sia regolare, sia irregolare, partendo dall’analisi dei danni provocati alla salute del minorenne, dovuti all’esposizione a rischi lavorativi e dalle modalità di identificazione di tali rischi e pericoli sul posto di lavoro”, ha dichiarato Carmela Pace, Presidente del Comitato Italiano per l’UNICEF.
Il coordinatore Della Porta ha ricordato alcuni dati riguardanti il lavoro minorile nel nostro Paese: “Nel 2021 sono stati oltre 51.600 (fonte: INPS) i minorenni coinvolti nel mondo del lavoro, in aumento rispetto ai 35.505 del 2020; sono soprattutto lavoratori dipendenti (oltre 45mila), ma sono anche 4.653 i minorenni impegnati come operai agricoli. A questi dati vanno aggiunti i minorenni che lavorano senza contratto, che intendiamo individuare e monitorare come Osservatorio”.
All’Osservatorio per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile hanno aderito finora: l’Associazione Italiana Aziende Ospedaliere Pediatriche, la Fondazione Studi Consulenti per il Lavoro e il Laboratorio di “Sanità pubblica per l’analisi dei bisogni di salute delle comunità” dell’Università di Salerno. Anche l’Organizzazione Internazionale del Lavoro è stata invitata a partecipare ai lavori dell’Osservatorio.