Turrita d’argento ad Andrea Mingardi

Il prestigioso riconoscimento ad un artista che non ha mai nascosto l’amore per la sua città.


Così si suonava in Paradiso. Bei tempi quelli dove le orchestre suonavano nelle balere … E tutto era una gran festa … poi arrivarono i dj e tutto cambiò …

Fabio comincia suonando le pentole di casa e si ritrova dopo tanta gavetta a cantare per oltre duecento volte all’anno, osannato dal pubblico e amato dai gestori dei locali da ballo.

Su e giù dai palchi, alle prese con musicisti professionisti e amatoriali, ballerini scatenati, impresari disonesti, dj che si credono primedonne, proprietari di dancing dispotici, fidanzate ufficiali e no, genitori scettici, fan adoranti e colleghi traditori.

Una storia vorticosa e altalenante, in cui il rock’n’roll è la colonna sonora principale. Un romanzo che è anche l’occasione per ripercorrere gli ultimi sessant’anni di musica dal vivo a Bologna (e non solo), attraverso le gesta di chi – assomigliando molto al suo autore…– li ha vissuti intensamente, sulla propria pelle. Perché cantare o suonare bene è solo l’inizio di un percorso dove dobbiamo mettere cervello, anima e cuore per scrivere la linea melodica della nostra vita. Questo il nuovo libro di Andrea Mingardi dal titolo Così si suonava in Paradiso.

Andrea Mingardi è sempre stato legato alla sua città.  Nel 1959 inizia la sua carriera musicale cantando canzoni in bolognese come A io’ vést un marziàn, Socc’mel, Sfighé e tante altre. Magistrale la sua interpretazione nella trasmissione televisiva Mina contro Battisti quando nel cantare Io vivrò di Mogol e Battisti, gli viene consegnato il disco di platino.

Un cantante che non si viene coinvolti dalle sue doti artistiche ma anche da quelle umane. Il suo grande amore verso la musica ed in particolar modo verso il genere Soul e Gospel, lo vede duettare con la cantante statunitense Robin Brown.

Nel 2000 con il cd dal titolo Ciao Ràgaz, quello che viene considerato il suo più importante progetto musicale. In quell’occasione sono molteplici gli artisti e amici coinvolti come Morandi, Dalla, Carboni, Guccini e tanti altri.

Andrea Mingardi è una sorpresa dopo l’altra e proprio la sua città non poteva esimersi dal fargliene una altrettanto  importante con la consegna del premio tanto ambito della Turrita d’argento da parte del sindaco Lepore in una gremita sala borse gli chiede come si sente a ricevere un riconoscimento così importante per la nostra città ….

Mi sento come quando il Bologna ha vinto lo scudetto“.

E nei ricordi di Andrea Mingardi lì in sala c’è anche Lucio Dalla, “che tanto è piccolino… Magari è seduto laggiù in fondo”.

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