” Surrealisme Perugino ” a Città della Pieve

Una mostra fotografica di Maurizio Galimberti per inaugurare un esempio di restauro sostenibile. Il forno Bassini diventa un laboratorio di cultura fotografica


Il 15 dicembre il vecchio forno Bassini di Città della Pieve (PG) verrà ripresentato con nuove funzioni. L’occasione è la prima mostra fotografica “ Surrealisme Perugino ”  di Maurizio Galimberti. Il celebre artista è famoso per usare la storica polaroid per valorizzare il proprio sguardo sulla realtà.

Dopo un intervento di restauro sostenibile realizzato da Italiana Costruzioni, il vecchio forno Bassini è stato trasformato in un laboratorio di cultura fotografica (http://www.fotografiacittadellapieve.it). Un centro di ricerca e approfondimento sulla fotografia classica e contemporanea.  Una particolare attenzione è rivolta alla luce, al territorio, all’identità antropologica e geografica dei luoghi.

La mostra di Maurizio Galimberti non è una scelta casuale per l’inaugurazione del  laboratorio fotografico – ha dichiarato Attilio Maria Navarra, Presidente di Italiana Costruzioni – La rilettura delle opere d’arte del Perugino con la polaroid ha reso contemporanei gli affreschi del Grande Maestro. Ne  ha  catturato movimento e dinamismo. I mosaici dell’artista milanese, infatti, valorizzano l’identità di questo luogo. Sposano appieno il progetto nato con l’obiettivo di promuovere la cultura fotografica. Facendo rivivere le atmosfere di un tempo” – ha concluso Navarra.

Con la sua tecnica unica, Maurizio Galimberti ha reinterpretato alcuni tra i più grandi capolavori del Perugino presenti in Umbria.

La grandezza dell’artista milanese è quella di riuscire a catturare e a leggere in un’ottica del tutto originale gli affreschi rinascimentali.  In ” Surrealism Perugino ” i magnifici mosaici realizzati con la Polaroid, infatti, introducono in un mondo surreale. L’autore si è ispirato alla fotografia del Bauhaus, ma è anche molto attratto dal futurismo.

Il lavoro di Galimberti rilegge la storia e la propria contemporaneità attraverso la Polaroid.  Questo mezzo è definito dal fotografo uno strumento epocale, perché testimone di un momento preciso della storia. I “Mosaici” costituiscono una ricerca progettuale di rilettura di opere d’arte. Spezzando le immagini – come dice l’autore – con lo scatto senza però ritagliarle.

Il progetto di restauro del forno, è stato fortemente voluto da Attilio Maria Navarra.

Nasce infatti da una sua passione per la fotografia che lo ha visto autore di numerose pubblicazioni e organizzatore di mostre fotografiche. Tra gli altri ha pubblicato il libro fotografico Stage of Light con Marsilio Editore a cura di Denis Curti. Una stupefacente convergenza di momenti intimi .

Il restauro del vecchio forno Bassini è un intervento sostenibile in grado di conservare le peculiarità del complesso architettonico. E’ stato realizzato attraverso “Restauro Sostenibile”. Si tratta di un programma specifico che Italiana Costruzioni utilizza per coniugare sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Promuove così l’educazione alla conservazione programmata e preventiva.

Dall’ascolto di racconti, aneddoti, ricordi è emerso che il Vecchio Forno Bassini era un luogo di ritrovo per la comunità.  Con lo stesso intento è nato il laboratorio di cultura fotografica. I nuovi locali sono attrezzati con camera oscura, sala di posa, sala esposizioni, biblioteca fotografica e bookshop.

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