Sanremo 2018 comincia adesso
I nomi dei big che parteciperanno alla 68essima edizione del festival della canzone italiana. Sanremo riacquisterà una sua identità?
Ci siamo, tutto è cominciato. Il grande viaggio la cui destinazione è Sanremo 2018 è cominciato con Sarà Sanremo. Il programma nato ormai da qualche anno che apre le porte del Festival. All’interno di esso si è disputata la gara tra 16 giovani. Solo alcuni di essi hanno però avuto accesso alla vera e propria gara che si terrà all’Ariston dal 6 al 10 febbraio. Ecco i loro nomi: Mudimbi, Eva, Mirkoeilcane, Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri, Ultimo. A loro si aggiungono i due giovani in arrivo da Area Sanremo, Leonardo Monteiro e Alice Caioli.
Capitolo Big. Baglioni ha puntato sicuramente alla tradizione con un pizzico di sorpresa e novità. Ecco l’elenco con i relativi brani scelti dalla commissione musicale composta Claudio Baglioni, Claudio Fasulo, Massimo Giuliano, Duccio Forzano, Massimo Martelli e Geoff Westley.
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il segreto del tempo
Nina Zilli – Senza appartenere
The Kolors – Frida
Diodato e Roy Paci – Adesso
Mario Biondi – Rivederti
Luca Barbarossa – Passame er sale
Lo Stato Sociale – Una vita in vacanza
Annalisa – Il mondo prima di te
Giovanni Caccamo – Eterno
Enzo Avitabile con Peppe Servillo – Il coraggio di ogni giorno
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi
Renzo Rubino – Custodire
Noemi – Non smettere mai di cercarmi
Ermal Meta e Fabrizio Moro – Non mi avete fatto niente
Le Vibrazioni – Così sbagliato
Ron – Almeno pensami
Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
Decibel – Lettera dal duca
Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto
Elio e le Storie Tese – Arrivedorci
Insomma, nomi che già fanno discutere per il gusto un po’ retrò. Il target prettamente over non aiuta certo lo svecchiamento del Festival, ma essendo questa una manifestazione di musica, non si dovrebbe guardare alla carta d’identità dell’artista, ma alle note che suona e canta. Baglioni si sta preparando ad una grande sfida perchè tanta è l’aspettativa che si ripone in lui. È anche vero che essendo stati abituati per troppe edizioni ad un calderone all’interno del quale si era buttato di tutto senza un senso, ora trovare qualcosa di più costruito, pensato e ragionato spiazza. Il Festival forse sta tornando ad avere una sua identità, una sua storia e un percorso chiaro. È comunque ancora presto per addentrarsi in questo discorso. Quello che è certo è che la grande macchina di Sanremo si è rimessa in moto. In bocca al lupo a Claudio Baglioni e alla sua squadra di lavoro.