Roberto Pansini un “inviato speciale” in America

Il Presidente dell’Associazione Oll Muvi e ideatore del brand I Love Molfetta, nominato International Ambassador ad Hoboken e noi de “il Titolo web” voliamo digitalmente oltreoceano per incontrarlo.


Ciao Roberto ti sei stabilizzato negli USA? Sei tornato nella tua Puglia ? Cosa combini??

Nei due anni precedenti, nel 2020 e 2021, a causa della pandemia, non ho potuto partecipare alla grande festa ad Hoboken, ma sono sempre stato in contatto con la grande comunità di emigrati molfettesi, realizzando, a distanza, anche due grandi progetti,  “Un pizzico di Puglia” nel 2020 con la realizzazione di un grande rosone per Hoboken, molto apprezzato da tutti e nel 2021 “Do You Know Puglia?” abbiamo realizzato un “nuovo gioco di carte” per la promozione del nostro territorio, simile al mercante in fiera, ma sulle carte  sono impresse le immagini della nostra Molfetta, del territorio pugliese con cibo e luoghi da visitare e non mancano le foto della nostra tradizione. Nei nostri progetti puntiamo sempre a raggiungere le nuove generazioni, fortunatamente raggiungiamo sempre l’obiettivo. Quest’anno la festa in America ha raggiunto 96 anni di tradizione oltreoceano, nei quattro giorni dal giovedì alla domenica, organizzata sempre dopo il Labor Day, il primo lunedì di settembre che equivale alla nostra festa dei lavoratori, la grande macchina organizzativa si mette in moto per sistemare tutto quello che sulla carta, nei numerosi meeting, si è lavorato per un anno intero.

Organizzare un tale evento non deve essere facile. Come è composto lo staff organizzativo?

Ognuno dei componenti ha un compito ben preciso, Daniel Altilio si occupa della parte religiosa, Greg Gallo organizza i permessi per le bancarelle sul lungomare di Hoboken, Tony Albanese insieme a John Sciancalepore, Danny de Congelio, Leo de Pinto preparano l’allestimento sulla barca della Madonna, Paolo de Sario coordina e opera su tutti i fronti, Nick Latino con Gino Altamura, Joe Picheo, Marco Ciccolella, Corrado Minervini sistemano tutto per allestire la cappella dedicata alla Madonna nella zona della festa, forse dimentico qualcuno, mi scuso, ma tutti davvero contribuiscono alla riuscita della festa.” Ormai sono diversi anni che ti vede coinvolto in questa festa.

Personalmente sono presente fisicamente alla festa di Hoboken dal 2010, assicuro che ogni anno è sempre una grande emozione essere lì e partecipare ai preparativi e soprattutto alla processione. Ci si incontra presso la sede della Società della Madonna dei Martiri, in 332 Adam St ad Hoboken, con una colazione rinforzata e un buon caffè fatto da Frank de Trizio e così la lunga giornata ha inizio, questo tutti i quattro giorni della festa.

Nella precedente domanda hai parlato di preparativi. Ci vuoi raccontare cosa succede?

I preparativi del panno all’esterno della Chiesa di San Francis richiedono l’aiuto di tutti, il giorno prima della processione viene sistemato il “grembiule” alla Madonna dove vi è ben cucito l’oro donato dai tanti fedeli. Anche quest’anno un bel lavoro del Presidente della Società Danny De Congelio affiancato da Al delle Fave come vice Presidente, mentre per la festa vi erano Nick Latino Presidente e il vice Presidente era Gino Altamura, hanno realizzato dei gadgets  e una medaglia davvero molto bella, da un lato vi era la Madonna dei Martiri di Hoboken, dall’altro lato la Basilica della Madonna dei Martiri di Molfetta, questo perchè anche se le distanze sono enormi, la vicinanza e il cuore è sempre nella città delle loro radici. 

Tanti sacrifici ma anche tante soddisfazioni personali nel panorama americano con la vostra associazione.

Nel New Jersey, ma non solo, ci siamo affermati con la nostra associazione Oll Muvi, questo grazie al brand I Love Molfetta, che continua a fare il giro del mondo, ma dopo la nomina che ho ricevuto come Honorary Member della Società Madonna dei Martiri di Hoboken, con la consegna della grande fascia tricolore che indosso sempre in processione in terra americana, mi è stato conferito il titolo di International Ambassador della SMDM di Hoboken, ne sono davvero orgoglioso, è un impegno che dovrò fare sempre di più per valorizzare il lavoro dei nostri emigrati in nord America. Davvero loro sono il nostro orgoglio!

Diciamo che l’emozioni non mancano.

Quest’anno l’emozione che ho vissuto personalmente è stato quando, ad Hoboken, nella chiesa di san Francesco, pienissima di fedeli, padre Cris, celebrante di St Francis, mi ha chiamato a leggere una lettera, “un messaggio speciale” scritto da una persona molto speciale a tutti, erano le parole di Monsignor Giuseppe de Candia, che in un silenzio assoluto tutti hanno ascoltato e poi hanno applaudito per saluto affettuoso verso la persona che per oltre 40 anni ha celebrato la novena della Madonna dei Martiri in terra Americana.

Fede e tanta partecipazione collettiva. I numeri non mentono.

La lunga processione che ha attraversato le strade di Hoboken, nella giornata di sabato 10 settembre, ha visto tanta fede, non solo di italiani ma anche molti americani hanno preso parte pregando in silenzio e con rispetto. Appena iniziata la processione per le strade di HOBOKEN, è partita una diretta Facebook, sulla pagina ufficiale della Società Madonna dei Martiri, seguita dal mondo intero, mentre Toni Sopov, con il suo telefonino inquadrava il simulacro della Madonna dei Martiri con il suo grande manto rosso portato in spalla dai fedeli, mi sono improvvisato “inviato speciale” intervistando e coinvolgendo tutti i componenti della Società, ma anche i sacerdoti, la polizia americana, tanti i devoti che hanno salutato parenti e amici in diretta, non è mancato il coro di “Forza Molfetta” la vogliamo in Serie A.

Con l’imbarco del simulacro della Madonna sul traghetto,  per circa un’ora abbiamo navigato nelle acque del fiume Hudson, oltre alla polizia che ci scortava, vi era un altro traghetto pieno di fedeli, organizzato da Frank Tattoli, che oltre a seguire San Corrado in processione si occupa “dietro le quinte” di risolvere piccoli problemi per migliorare il tutto. Le due imbarcazioni raggiungono la zona di ground zero, tutti si raccolgono in un minuto di silenzio e di preghiera con Padre John Scaringella, segue, da parte dei Presidenti della festa, il lancio delle rose  in mare per non dimenticare il dolore  dell’11 settembre, questo è il rispetto che i nostri emigranti hanno verso la terra che li ospita.

Le quattro giornate non vedono solo la fede come protagonista. Anche la musica ed il food italiano giocano un ruolo di primo piano.

Durante le quattro giornate di festa, si susseguono diversi appuntamenti di intrattenimento, dai concerti dedicati di musica italiana, ai classici americani e anche per i giovani vi è dedicato uno show più ritmato, tutto tra bancarelle di food italiano e gadgets italiani con tanto di tricolore, quasi come accade a Molfetta. Lo stand della Società Madonna dei Martiri aveva una “nuova luce”, una cornice di luminaria pugliese, realizzata dalla Paulicelli Light Design, che rientra nel progetto dei Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia chiamato: “un tesoro di Regione: la Puglia” con tanto di materiale promozionale suddiviso tra cartoline, poster, cibo, stickers, arte, cultura per una destagionalizzazione di turismo e incrementare un turismo legato alle radici.

Roberto, noi de ilTitolo, ti conosciamo da diversi anni e la tua qualità di coinvolgere diverse realtà non cala con gli anni.

Anche quest’anno sono riuscito a coinvolgere diversi partecipanti, tra cui da Molfetta ad Hoboken il M.llo Sergio de Rosa della Polizia Locale ha accompagnato in uniforme la processione, l‘azienda Paulicelli Light Design, con Domenico e Francesca, che hanno realizzato, dopo il grande rosone all’esterno della chiesa, una cornice per lo stand della Society Madonna dei Martiri, molto apprezzata, ma anche amici molfettesi emigrati arrivati dal Texas per partecipare all’evento. È una festa che fa sentire tutti a casa anche a chilometri e chilometri di distanza, l’invito è quello di vivere questa esperienza oltreoceano perchè non si dimentica facilmente, davvero qui si apprezza tutto quello che i nostri emigrati, con diverse difficoltà,  costruiscono e sono rispettati in una terra che li ospita, ma nel cuore hanno sempre la loro Molfetta.

L’invito è a te Donato di partecipare alla festa ad Hoboken, con la tua crew, vedrai che vivrai emozioni e racconterai testimonianze speciali, poi le immagini a New York vengono sempre meravigliose! Ti aspetto negli USA. Un saluto a tutti i lettori del sito web iltitolo.it Ad maiora.

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