Quei numeri alti, non solo merito della “reclusione”

Tante persone davanti alla tv? Sì è vero. A chi dobbiamo dire grazie? Non sempre e solo all’isolamento, questo è certo.


Nello scenario di una stagione televisiva per lo più conclusasi prima del tempo vediamo ancora qualche spiraglio di normalità grazie alle (poche) prime visioni che nonostante tutto si è deciso di mandare in onda. Il più, se di più si può parlare, lo sta facendo la Rai e il pubblico sembra davvero star apprezzando.

Partiamo con Doc – nelle tue mani che sfiora i nove milioni di spettatori. Un risultato quasi storico e no, non è colpa della reclusione forzata degli italiani se questa fiction, fino a qui, ha avuto un grandissimo successo.

È solo merito della scrittura, degli attori e del modo attraverso il quale è stata girata. L’Italia ha saputo, per una volta, replicare ai prodotti americani tanto amati e farlo al meglio.

Le repliche di Montalbano non arrestano la loro corsa e anche qui non possiamo attribuire “meriti” all’emergenza sanitaria, quando mai il commissario più amato di Italia ha floppato?.

Accolta benissimo anche la prima puntata in replica de L’allieva 2 in attesa della terza serie, le cui riprese sono state per ora interrotte.

Le vecchie puntate di Ciao Darwin si assestano sui cinque milioni di spettatori. Anche qui diciamo che in condizioni normali, probabilmente, non saremmo stati molto distanti da questi numeri.

Il concerto del Volo non sfonda poi così tanto. Forse perché in contrapposizione troviamo Animali Fantastici e dove trovarli, uno dei film più attesi visto anche il successo su Italia 1 della saga di Harry Potter o forse più semplicemente perché pochi concerti mandati in Tv hanno mai davvero avuto un grande successo.

E poi abbiamo la favola sull’amicizia Belle e Sebastien, in prima Tv su Rai Uno che di fatto si è spartito gli spettatori con il suo competitor, Puoi baciare lo sposo.

Meraviglie – La penisola dei tesori non arriva a 3,5 milioni di spettatori.

Se guardiamo allo share, che per via delle numerose Tv accese, qui sì a causa della quarantena, vanno necessariamente in coppia più stretta con i numeri degli spettatori, notiamo come Rai Tre occupi una fetta preponderante di grafica.

Report e Chi l’ha visto con informazione asciutta e senza troppi fronzoli e poi I topi 2, la serie comica con Antonio Albanese, in anteprima su Rai Play, ma applaudita anche in Tv.

Infine, c’è quel 31.4% di share per Doc. Una percentuale che sbaraglia le carte e ci fa comprendere che no, questi numeri non sono colpa o merito di quello che stiamo vivendo.

Abbiamo solo un confluire di tutti davanti alla tv, persone che magari prima avrebbero recuperato questo o quel programma sul web o che non lo avrebbero guardato tutto la sera per via degli orari improponibili di chiusura ed inconciliabili con una vita lavorativa anormale.

Forse ora più che mai possiamo davvero capire i gusti degli italiani.

Enrica Leone

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