Niente è niente
Quando il lirico ed il pop si incontrano, generazioni emozioni indescrivibili.
Un nuovo bel progetto discografico in cui si uniscono i due generi, pop e lirico è questo nuovo singolo “Niente è niente”, interpretato dal soprano Olga De Maio e dal tenore Luca Lupoli, noti artisti lirici partenopei ed internazionali, rappresentanti della storica Associazione Culturale Noi per Napoli, in collaborazione con il noto cantautore italiano Paolo Audino, autore di brani di successo scritti per nomi quali Celentano, Mina, Minghi, Bocelli, è uscito e lanciato sotto l’Etichetta di Kicco Music!
I tre artisti già si erano magnificamente espressi qualche anno fa con un altro inedito ” Anche quando non vuoi ” (musica di Nando Misuraca), sul tema dell’ amore ed in particolare su quello per la magnifica arte canora e musicale, ora invece, Paolo Audino come autore sia del testo che della musica, con arrangiamento del M° Paolo Rescigno, ha scritto questo nuovo brano appositamente per le voci e per il timbro di Olga De Maio e Luca Lupoli, dedicato ad un aspetto esistenziale molto attuale, un vero e proprio “mantra “.
– Olga De Maio soprano – “Sono lusingata dalla collaborazione nuovamente con un nome della musica italiana come Paolo Audino che ha scritto per nomi importanti e dal fatto straordinario che per scrivere questo brano abbia pensato alle nostre voci, alla loro duttilità espressiva ed alla timbrica che potesse esprimere nuove emozioni, in una continua ed incessante scoperta con una similitudine all’opera lirica: in un’opera, a teatro, si racconta una storia con scene, costumi e regia, nella canzone ed attraverso un video si racconta una storia, allo stesso modo con musica e testo“.
Luca Lupoli tenore – “Anche per me è sempre una nuova e toccante emozione ed esperienza, potermi esprimere e confrontarmi con un timbro da cantante lirico note e parole di un linguaggio nuovo, contemporaneo, quello del ” pop”, perchè si instaura un dialogo con un pubblico ” diverso”, magari poco o per nulla abituato al genere lirico, quindi poter impegnarsi in una “mission” appunto quella di porgere questo genere considerato “vetusto” a tutte le nuove generazioni ed ai non “addetti ai lavori ” e di far comprendere quanto possa essere carico di trasmettere valori e messaggi di vita importanti!“.
Paolo Audino autore -“Niente”. Mi affascina questa parola, così dolce nel suono ma così precisa, perentoria nel significato, tagliente come una lama, che non lascia via di scampo perché nell’accezione comune significa il contrario di “Tutto”(che suona stranamente più gutturale). Mi affascina ancor di più sentirla pronunciare dalle persone del sud, delle quali faccio parte anch’io e in particolare con quell’accento napoletano che adoro da sempre: “Niènte”, con la seconda “ è” aperta e allungata, suona meravigliosamente bene e a dispetto di quello che può essere il suo significato negativo, pronunciata dalle labbra di una donna partenopea, può significare a volte l’esatto opposto, una miriade di altre cose.
Ed è proprio questa parola che ha dato vita all’ispirazione. Seduto al pianoforte le note giravano disordinate nella mia testa ma poi pensando alla voce cristallina di Olga De Maio, hanno iniziato a fluire, a scivolare via ordinate come le perle di una collana sulla tastiera bianca e nera.
Abitualmente compongo alla chitarra ma questa volta è stato il pianoforte ad essere mio complice, volevo esprimere qualcosa che ricordasse la ripetizione magica dei mantra, una melodia che potesse sciogliere ripetendola, il valore di quella parola che aveva conquistato la mia mente, ed ecco allora sgorgare tra le “rocce” di tutti gli altri pensieri un’idea, quel torrente che scorre inesorabile e segue il suo corso, la visione dell’amante deluso (nella prima strofa) che ha deciso di allontanarsi e non ripensare più a quanto è stato, ignorandolo, perché era niente, solo una passione durata il tempo necessario per estinguersi ma… niente è niente per davvero, nulla accade per caso, viene ammonito nella sua mente da una voce immaginaria, nulla è vissuto “tanto per” c’è sempre una motivazione, dietro una scelta, errata o giusta che sia a segnare il proprio cammino.
Succede che questo cammino che per alcuni potrebbe essere stato difficile, tormentato e per altri magari facile e anche ricco di amore, si interrompa in questo al di qua, in questa dimensione che siamo abituati a vivere e a conoscere per quel che vediamo, sentiamo, tocchiamo.
Il pensiero di questa cesura ci turba soprattutto di questi tempi, in cui la vita ci può apparire come una notte lunga, piena di incognite, senza meta, (stavolta è Luca Lupoli a dare voce alla seconda strofa) e allora ecco, ci sarà sempre una preghiera da un vicolo, da una stradina a elevarsi al di sopra del mondo fino al cielo, sopra al niente che può sembrarci a volte la nostra esistenza ma che invece non è mai niente, non è insignificante: se ognuno guardasse in fondo alla propria anima sarebbe consapevole che una ragione esiste, sempre!
Anche quando non ci si aspetta più nulla, quando tutto sembra remarci contro, se ci appelliamo al senso profondo dell’essere umano sentiamo crescere un’energia. Quando sentiamo proprio di più il peso di quel che siamo, della fatica che comporta vivere, quando siamo a un passo dalla disperazione e dalla resa possiamo sentire che arriva dall’infinito, qualcosa di impalpabile, di incomprensibile a consolarci a dirci di non aver paura che le cose possono cambiare e che ci possiamo rialzare, a ricordarci che ognuno è unico e che per questo, niente è niente, mai!“
“Niente è niente” il video