Nettuno d’Oro a Gianni Morandi
A Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio, il sindaco Matteo Lepore ha consegnato il Nettuno d’Oro a Gianni Morandi.
Aprendo la cerimonia, il Sindaco ha ricordato “l’amicizia e l’amore di Bologna per Gianni Morandi, dimostrata anche dal successo di oltre 30 mila spettatori ormai raggiunto dallo spettacolo al Duse in cui ogni sera racconta la sua storia…Se le generazioni anche recenti, nonostante non abbiano visto tutta la carrellata di decenni di carriera di Morandi, portano certi valori, certe idee e si emozionano con le sue canzoni, è perché ha seminato bene”.
La delegata alla Cultura Elena Di Gioia ha letto le motivazioni ufficiali del conferimento:
Gianni Morandi è uno dei volti della musica italiana più famosi nel mondo. A Monghidoro, sull’Appennino bolognese dove è nato, ha manifestato fin da piccolo le sue capacità vocali, tanto che il proprietario del cinema di paese dove lavorava lo ha invitato ad esibirsi. In particolare, la sera dell’ultimo dell’anno del 1956 i suoi auguri di “Buon anno, buona fortuna” cantati ai compaesani sono stati diffusi dagli altoparlanti posti sulla facciata del cinema.
Nel 1958, ad appena 13 anni, Morandi viene selezionato della maestra Alda Scaglioni di Bologna a un provino con il brano di Domenico Modugno vincitore di Sanremo “Nel blu dipinto di blu”. Supera con successo la prova e, dopo due mesi di lezioni, diventa componente fisso dell’Orchestra Scaglioni, composta da sei musicisti, fra cui il cantante Renzo Angeluzzi, che sarà per lui un maestro.
Sono anni di spettacoli, soprattutto estivi sulla riviera romagnola. Nel 1961 l’impresario e sarto, Bruno Taschini, gli propone di andare a Novellara di Reggio Emilia per “mettere su” un’orchestra con il suo nome “Gianni Morandi ed il suo complesso”.
Accetta e la prima scrittura è dell’estate dello stesso anno a San Mauro Mare, al dancing Arlecchino, per una serie di spettacoli. In quell’estate Morandi incontra Paolo Lionetti, commerciante di oli lubrificanti e gestore di juke-boxes, che gli fece ottenere un provino con la casa discografica RCA; lo farà con il compositore Franco Migliacci, che diventerà il suo più grande collaboratore.
Nell’anno successivo, 1962, a soli 18 anni raggiunge i primi grandi successi che lo lanciano definitivamente nel mondo dello spettacolo: “Fatti mandare dalla mamma” e “In ginocchio da te”. Successivamente, nel 1964, con la vittoria del Cantagiro per Morandi è il trionfo.
Da allora una lunghissima vita artistica, inanellata di successi, che lo porta non solo a vendere oltre 50 milioni di dischi, ma a rappresentare la colonna sonora di intere generazioni mantenendo sempre intatto il suo stile, che si legge sulla sua faccia da eterno ragazzo.
Grinta, talento, passione, ironia, quel non arrendersi alle difficoltà e quella forte voglia di vita e allegria. Perché lui, ancor prima di essere un grande artista, è davvero una persona che ama e fa amare la vita. Morandi è, contemporaneamente, un pezzo di storia d’Italia e una delle più belle espressioni della nostra terra, capace di unire alla determinazione propria dei grandi artisti una umiltà e generosità rare.
Un artista poliedrico dotato di grande umanità, straordinaria capacità empatica e impagabile propensione al sorriso, alla accoglienza, alla inclusione delle persone. Lo ha dimostrato in una carriera lunga, luminosa e piena di soddisfazioni. Da ultimo anche in questa edizione del Festival di Sanremo, dove non solo è salito sul podio, ma ha dato a tutti una grande lezione su cosa voglia dire mettersi in gioco continuamente, senza risparmiarsi.
La vita di Gianni Morandi dà lustro all’intera comunità di Bologna metropolitana che lo ha ricambiato con un affetto straordinario. Amare Bologna significa per Gianni Morandi amare anche la squadra del Bologna, di cui è tifoso e per la quale, con i colleghi e nostri concittadini Lucio Dalla, Luca Carboni e Andrea Mingardi, ha composto l’inno “Le tue ali Bologna”.
Dal 2010 al 2014 è stato Presidente onorario del Bologna. I numerosi premi e riconoscimenti ottenuti durante la sua straordinaria e prolifica attività artistica, lo hanno portato sui gradini più alti e su quei gradini, insieme a lui, è salita anche Bologna. In una preziosa colonna sonora che intreccia l’arte della vita e della musica. Di tutto questo gli siamo riconoscenti. Per questi motivi il Sindaco e l’Amministrazione comunale conferiscono a Gianni Morandi il Nettuno d’Oro.
Gianni Morandi, dopo aver raccontato il suo legame con Bologna e i suoi figli illustri, da Pier Paolo Pasolini a Lucio Dalla, ha regalato un fuori programma: un duetto con Davio Vanelli Coralli, fisarmonicista dell’Orchestra Scaglioni, con cui ha condiviso i primi anni di spettacoli, soprattutto estivi sulla riviera romagnola. Al termine della cerimonia, Morandi ha firmato il Libro d’Onore del Comune con questa dedica: “Grazie a Bologna e alla sua gente!” Il Nettuno d’Oro è un premio che il Comune di Bologna conferisce, a partire dal 1974, a cittadini, istituzioni, associazioni culturali e aziende che hanno onorato con la propria attività professionale e pubblica la città.