Methaphase: Dialogo tra una Pianista e il suo Avatar
Un’anteprima mondiale che si inserisce nel ricco palinsesto di eventi di Cremona Musica International Exhibitions and Festival essendo la principale fiera mondiale di strumenti musicali d’alto artigianato e unica Fiera di settore in Europa, in programma presso CremonaFiere dal 23 al 25 settembre.
Il metaverso sta cambiando il modo di vedere e in questo caso di ascoltare, permettendo al pubblico di varcare la soglia performativa del reale e immergersi nello spazio virtuale per esplorare un nuovo mondo, grazie all’integrazione della tecnologia digitale nelle arti performative dando vita così a nuove formule di spettacolo multimediale e di fruizione interattiva.
Lo spettatore si troverà così coinvolto in un’intrigante fruizione “aumentata” provocata dalla prospettiva tridimensionale dello spazio scenico e dallo sdoppiamento della pianista e del suo avatar in dialogo nel metarverso. Dalla formazione dell’avatar all’interazione diretta con la pianista, sarà una vera e propria esperienza phigital per il pubblico coinvolto in prima persona.
MethaPhase: Dialogo contrappuntistico tra una pianista e il suo avatar nel metaverso è una performance innovativa ispirata dai recenti studi nelle neuroscienze sul movimento performativo, sulla bio-meccanica e l’interazione uomo-macchina.
Le radici concettuali della performance derivano dal percorso di ricerca artistica della sua protagonista Giusy Caruso, pianista concertista avanguardista e artista ricercatrice italiana residente a Bruxelles, che ha conseguito nel 2018 il dottorato di studi nelle arti performative (Music Performance) presso l’Istituto di Psicoacustica e Musica Elettronica (IPEM) dell’Università e Conservatorio Reale di Ghent.
Caruso ha fatto del filone di ricerca artistica musicale sul gesto e sulla tecnologia il fulcro del suo progetto performativo T*ActiLE: Technology & Action-led Experience in Contemporary Music Performance che sta sviluppando in Belgio presso il Conservatorio Reale di Anversa, dove lavora come artista ricercatrice e docente, e in Italia in collaborazione con l’Ingegnere Paolo Belluco, PhD e il designer Samuele Polistina, dell’azienda LWT3 di Milano.
La performance comprende l’esecuzione e la teatralizzazione di brani di musica contemporanea da parte della pianista che indossa dei marker riflettenti la luce per consentire a un sistema di telecamere a infrarossi (Motion Capture) e ai software di analisi, forniti e programmati dalla LWT3, di tracciare il gesto e di restituirlo in tempo reale in dati (le misurazioni della cinematica del movimento: la posizione, la velocità, l’accelerazione) che vengono trasformati nella proiezione video dell’avatar o “alter ego” della performer.
La dimensione di “metafase” (per usare il termine che definisce il processo biologico di divisione cellulare) della pianista duplicata nel suo avatar verrà introdotto e sostenuto dal pianoforte Disklavier Yamaha, la cui potenzialità creative verranno messe in rilievo dalla performer attraverso la reinterpretazione di brani pianistici di musica contemporanea in linea col tema, quali il primo movimento della raccolta “Memento Mori” del compositore belga Wim Henderickx (1962) e una selezione dei “72 studi carnatici” del compositore francese Jacques Charpentier (1933-2017).
A conclusione di questa world premiere che presenterà a sorpresa anche dei momenti interattivi con il pubblico, verrà eseguito il brano minimalistico “PianoPhase” del compositore americano Steve Reich (1936) in una nuova versione per due pianisti in realtà virtuale ispirata dall’esperimento scientifico portato avanti in Belgio presso il Laboratorio Art & Science Interactive Lab IPEM dai ricercatori Bavo Van Kerrebrouck e Pieter-Jan Maes, insieme alla stessa Giusy Caruso.
Appuntamento a Cremona Musica International Exhibitions and Festival il 23 settembre alle ore 13.00 in Sala Stradivari.
Informazioni e programma: http://events.cremonamusica.com