Lunghi applausi a Héctor Ulises Passarella

Il bandoneonista con il suo Ensemble entusiasma il pubblico catanzarese.


C’è un prima e un dopo Piazzolla. Una sottile linea di demarcazione immaginaria che divide l’evoluzione del tango. Una crescita graduale e naturale che è stata messa in risalto da Héctor Ulises Passarella nel concerto ‘Piazzolla antes y después’, tenutosi venerdì sera al Teatro Comunale di Catanzaro nel secondo appuntamento della stagione teatrale organizzata da AMA Calabria.

Nello scenario essenziale, lo sfondo nero è sembrato assumere colori diversi grazie alle intense sonorità del bandoneon del musicista uruguaiano, con il quale è riuscito ad elevare ogni singolo dettaglio delle varie composizioni, per incisività e chiarezza discorsiva. Sin dall’iniziale tributo a Piazzolla, è stata evidente la raffinata musicalità di un artista che ha rivelato le straordinarie abilità di interprete ed esecutore dei brani “Invierno Porteño”, “Adiós Nonino” ed “Escualo”.

Accanto a lui un gruppo di eccellente qualità. Tra loro l’alchimia è perfetta. I dialoghi tra il bandoneon di Passarella e i virtuosismi di Serena Cavalletti, al violino, si combinano con estrema naturalezza. Di gran pregio sono i contrappunti al piano di Cristiana Millevolte, alla quale si aggiunge il prezioso supporto dei tre bandoneonisti dell’Ensemble, Marco Di Blasio, Tania Colangeli, Giovanni Marziali Peretti.

Ognuno di loro rende semplice il passaggio dalla malinconia ai ritmi incalzanti della musica. C’è molto di più nel rapporto tra Passarella e il suo bandoneon. Ogni nota sembra un atto d’amore nei confronti del brano, condiviso con il suo strumento. Accade quando esegue il “Tango cançion” di Jaurés Lamarque Pons o quando, durante il bis, esegue il tema de “Il Postino” di Luis Bacalov. Sembra fondersi con il bandoneon, quasi stringendolo a sé in maniera appassionata, per poi allontanarsi e ritrovarlo ancora.

Nel finale “La Cumparsita” esalta il pubblico presente, dotato com’è di una riconosciuta prorompente energia. L’arrangiamento politonale, dello stesso Passarella, contribuisce a dare una chiave nuova al brano di Gerardo Matos Rodriguez. Il bis è inevitabile. “Libertango” di Piazzolla e un arrangiamento diverso de “La Cumparsita” salutano il pubblico che rende il giusto riconoscimento ai tutti i musicisti con un lungo applauso. Sicuramente difficile da dimenticare.

La stagione teatrale di AMA Calabria vivrà la terza serata al Teatro Comunale di Catanzaro, giorno 26 novembre alle ore 21, con la commedia ‘f-Aìda eppur cantava ancora’ con Salvatore Arena. Un’anteprima nazionale con cui AMA Calabria conferma la volontà di promuovere le nuove espressioni teatrali e culutrali della Calabria, dando loro il giusto risalto.

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