Ivan Graziani, le canzoni ritrovate

“Per gli amici” è l’album postumo di un artista originale e non catalogabile, frutto del rispettoso lavori di restauro a cura dei figli Filippo e Tommaso. Gli otto “demo rifiniti” ci rivelano una versione scarna, intima e a suo modo attuale dell’indimenticato cantautore e chitarrista.


Per ogni artista esistono sempre due momenti, due livelli per essere valutato, amato e ricordato. C’è il periodo in cui si propone e si fa conoscere, tramite uscite discografiche e concerti, successivamente c’è il giudizio della storia, che è il vero termometro di quanto negli anni sia stato influente e rilevante.

Ivan Graziani è stato un cantautore e chitarrista dalla difficile collocazione, affermatosi negli anni ’70, un periodo storico in cui la figura sacra del cantautore veniva presa troppo sul serio e dove il rock e un certo tipo di irriverenza non erano ancora apprezzati in un contesto come quello italico.

Anche negli anni ’80 e ’90 la figura artistica di Ivan Graziani è sempre apparsa sfuggente e fuori fuoco rispetto all’affermazione sempre più forte di un mercato che si avvicinava sempre più a un pop omologato di facile consumo, dove Ivan in questo caso, appariva paradossalmente persino troppo “impegnato” e fuori moda.

Il suo non era cantautorato classico, era un pop d’autore, all’epoca ancora non codificato, che si appoggiava sulle sue qualità da chitarrista, compositore ed interprete che diventava narratore, con una voce inusuale e una schema narrativo non convenzionale.

La moglie Anna Bischi, i figli Filippo e Tommy si sono resi conto quanto negli anni la curiosità del pubblico e l’affetto nei confronti di questo “battitore libero” siano cresciuti, al punto di vincere ogni dubbio e provare di pubblicare alcuni dei brani che Ivan aveva lasciato nel cassetto.
Le otto tracce appartengono ad un periodo compreso tra il 1987 e il 1991, quando Graziani creò uno studio di registrazione in casa sua (le Officine Pan Idler) per fuggire dalla pressione dei discografici ed essere indipendente.

“Per gli amici”, uscito per la Numero Uno (l’etichetta di Lucio Battisti, riaperta di recente come satellite di Sony Music e anche quella dei suoi esordi), è un disco a suo modo impressionante, perché ci rivela un Graziani spogliato dai suoni che la produzione ad hoc di ogni epoca avrebbe adattato ai suoni del momento e quindi ancora più nudo e autentico, tenendo conto anche dell’incompiutezza di alcune delle tracce.

“Una donna” ha l’orecchiabilità dell’indie pop di oggi, “La rabbia” è un brano sociale che indaga sul senso di inadeguatezza, “L’italianina” e “Ti sorprenderò” sono sibilline e interpretabili nel significato, “Tv” e “Per gli amici” sono ironicamente auto riferite.

“La canzone dei marinai”, che esiste in un’altra versione rifatta insieme a Colapesce Dimartino nel loro album “Lux Aeterna”, è quella dal più grande impatto emotivo, una storia che fa pensare alla stretta attualità.

Il carattere intimo dell’operazione e l’intenzione dei figli di iscrivere il disco all’interno di un più ampio progetto volto alla riscoperta del patrimonio artistico di Ivan danno un significato ancora più etico e romantico all’album, rendendolo in qualche modo un’operazione divulgativa e necessaria, da consegnare alla storia.

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,05 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

 

 

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