Elisa ieri, oggi e domani
“Ritorno al Futuro/Back to the Future” è un album doppio dove la cantautrice di Monfalcone parte dalle sue origini arrivando a nuove destinazioni finora sconosciute.
Era molta l’attesa legata alla nuova uscita sulla lunga distanza di Elisa, molti erano anche gli interrogativi che attanagliavano sia i suoi storici fans che gli ascoltatori distratti che, inevitabilmente, negli ultimi quattro anni di carriera, l’hanno vista (o meglio dire sentita) cambiare e fare scelte sicuramente di rottura rispetto al passato.
L’album “Diari aperti”, uscito nel 2018, aveva sancito il suo nuovo sodalizio con la Universal e segnato la separazione amichevole con la sua storica discografica Caterina Caselli della Sugar, sono arrivate cosi le sue collaborazioni con Calcutta, Rkomi, Marracash (solo per citarne alcuni), dandoci la sensazione che, oltre a volersi evolvere, Elisa volesse aggredire un mercato “giovane” con il rischio di snaturarsi e non accontentare così nessuno.
“Ritorno al Futuro/Back to the Future” arriva fortunatamente come una guida, un percorso ragionato a ritroso che smentisce gli eventuali dubbi, anzi chiarisce una volta per tutte quanto Elisa non abbia rinunciato in alcun modo a se stessa, anzi, possiamo garantire che la sua cifra e la sua classe sono sempre presenti anche nei momenti più sperimentali dell’album.
“A tempo perso” apre il disco all’insegna del pop odierno di facile presa, cosi come la già nota “Seta” o un brano come “Litoranea” (firmato da Calcutta) ci mostrano una voglia spasmodica di contemporaneità.
La romantica “Quello che manca” è il secondo capitolo della collaborazione con Rkomi mentre “Luglio” è un brano che sa di estate, amicizia e “girl power”, frutto di una bella collaborazione con Elodie, Giorgia e Roshelle.
Non può mancare il prezzemolino Jovanotti in una “Palla al centro” che non è (fortunatamente) il tormentone che ci si potrebbe aspettare, “Chi lo sa” ha un andazzo decisamente anni ’60, accompagnandoci cosi ad una Elisa decisamente più riflessiva e se vogliamo classica.
Il soul gospel di “Show’s Rollin” apre la seconda parte dell’album, quella in inglese, che sarà apprezzata soprattutto dai suoi fan storici, anche se non mancano sorprese come la ribelle “Fuckin Believers”, la splendida “Domino” e una malinconica cover di “Shout” dei Tears For Fears.
Il biglietto da visita dell’intero progetto rimane la splendida sanremese “O forse sei tu”, un pezzo alla Elisa al 100 %, una sintesi perfetta della sua abilità di scrivere e interpretare una semplice emozione in musica, che va oltre ad ogni calcolo e ad ogni algoritmo.
Qui il video di “O forse sei tu”:
https://www.youtube.com/watch?v=0vrbQcOiq-k
Dentro a “Ritorno al Futuro/Back to the Future” in ben 27 tracce c’è tutto il mondo e ci sono le sfumature musicali, artistiche, testuali di Elisa, sta a chi l’ascolta scegliere quello che più gradisce.
Informazioni:
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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,30 – 21,00 su Radio Budrio