Diritti a Canestro
Al via il progetto pilota per l’integrazione di giovani italiani e stranieri dai 12 ai 16 anni.
L’UNICEF Italia, la Federazione Italiana Pallacanestro e il Club Basket Frascati danno il via al progetto pilota “Diritti a Canestro” per l’integrazione educativa, sportiva e sociale di giovani italiani e stranieri dai 12 ai 16 anni, con uno speciale testimonial d’eccezione: Stefano Tonut, cestista della Reyer Venezia e della Nazionale A maschile di Basket.
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta al Palazzetto dello Sport di Frascati, con la partecipazione di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Stefano Persichelli, Presidente FIP Lazio, Gaetano Laguardia, Vicepresidente vicario FIP, Paolo Rozera, Direttore Generale dell’UNICEF Italia, Fernando Monetti, Presidente CBF e Valerio Bianchini, Allenatore benemerito d’Eccellenza.
Il progetto “Diritti a Canestro”, nato su idea del Club Basket Frascati, nell’ambito di un accordo quadro fra la Federazione Italiana Pallacanestro e l’UNICEF Italia, punta a costruire un percorso sperimentale educativo, sportivo e sociale per i giovani in situazione di vulnerabilità, che sia capace di fornire un’istruzione di qualità per migliorare il rendimento scolastico e lo sviluppo di competenze quali autostima, emancipazione e leadership, contribuendo al miglioramento del loro benessere e delle loro future prospettive attraverso il coinvolgimento della rete progettuale. Fra i partner che si sono uniti al progetto, anche il Comitato Olimpico Nazionale italiano (CONI) e l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”.
Il Club Basket Frascati sarà la sede di sperimentazione pilota che accoglierà ragazzi di diverse origini per permettere loro, oltre alla pratica della pallacanestro, di avviare un percorso di inclusione sociale e scolastico, attraverso l’accompagnamento nello studio e realizzando progetti di inclusione sociale tramite attività sportive e la creazione di strutture ad hoc in aree svantaggiate del territorio italiano. Una volta conclusa la fase sperimentale, si punta a creare un network nazionale, per diffondere il modello di percorso educativo-sportivo.
“La partecipazione allo sport migliora i risultati scolastici e lo sviluppo delle abilità dei bambini, compresi l’emancipazione, la leadership e l’autostima – contribuendo al benessere generale dei bambini e dei ragazzi e alle loro prospettive future. Permettere ai ragazzi di praticare uno sport non è soltanto un’opportunità in più che possiamo dargli: è un loro diritto, come indicato dall’articolo 31 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che riconosce il diritto al gioco come fondamentale per tutti i bambini”, ha dichiarato Paolo Rozera, Direttore Generale dell’UNICEF Italia. “Ringraziamo il CONI, la Federazione Italiana Pallacanestro per aver reso possibile il progetto, il Club Basket Frascati per l’entusiasmo con cui si è fatto portavoce di questi ragazzi e tutti gli altri partner”.
“Siamo felici che questa nostra idea si sia realizzata grazie alla indiscussa sensibilità dell’UNICEF Italia e la condivisione della F.I.P., i quali si stanno dimostrando partner fondamentali in questo nuovo modello di fare inclusione e sociale nello sport, nonostante le tantissime difficoltà iniziali possiamo dire che il progetto oggi è finalmente decollato nonostante il periodo che stiamo vivendo a causa del Covid-19 e vedere il sorriso sui volti di questi ragazzi, le grandi capacità di apprendimento non solo nello sport, ma anche nello studio e nell’imparare rapidamente la nostra lingua, ci riempie il cuore di gioia e ci da sempre maggiore coraggio e passione nel continuare su questa strada”, ha dichiarato il Presidente del Club Basket Frascati Fernando Monetti.
“‘Diritti a Canestro’ è una meravigliosa iniziativa”, afferma Giovanni Petrucci, presidente della FIP. “Fin dal nome. Un progetto da realizzare senza esitazioni, nel rispetto e con la forza che solo le norme e le leggi ti possono dare. ‘Le regole nello sport, le leggi nella vita’, affermava infatti Jesse Owens. Più che una massima, un principio di vita per il campione olimpico, che vinse ben quattro medaglie ai Giochi di Berlino. Quello che si impara sul campo, lo si ripropone nella vita di tutti i giorni: un transfer educativo fondamentale. Il gioco si presta ad essere intermediario sociale per inclusione, integrazione e condivisione. Nella multietnia, la nostra Nazionale, da più di 20 anni, ha trovato energie ed identità. La funzione educativa dello sport, tramite le Federazioni, è un punto fermo della nostra società. Con orgoglio collaboriamo con il Basket Frascati, ed è un grande onore essere al fianco di UNICEF Italia. Esprimo il mio apprezzamento per l’adesione del CONI e dell’Università di Tor Vergata a questo progetto”.