Chi è Andrea Laszlo De Simone?

Anomalo e poliedrico, l’artista torinese è uscito con “Vivo”, canzone legata ad un sito che permette di connetterci a webcam di ogni angolo del mondo, fotografando in tempo reale il momento storico controverso che stiamo vivendo.


“Vivo, ma non ho scelta nè un motivo”, così comincia una canzone che sembra provenire da un’altra epoca, scritta da un artista che sembra un predestinato proveniente da un altro pianeta.

Ci lamentiamo spesso della musica che occupa le radio e le piattaforme di streaming, del mercato che spesso porta all’omologazione, alla piattezza creativa, in nome delle mode e degli interessi economici.

In questo contesto ci sono però pieghe inaspettate, episodi che deviano le coordinate prestabilite e ci riportano al passato ma guardando al futuro.

La storia di Andrea Laszlo De Simone è emblematica in questo senso: torinese, schivo, questo ragazzo coi baffi alla Frank Zappa non vuole essere chiamato cantautore perchè pensa di non avere la cultura e la competenza necessarie per esserlo, non sa leggere e scrivere la musica, non impazzisce per esibirsi dal vivo o per darsi in pasto ai social.

Andrea è un autodidatta che scrive, registra e produce per passione canzoni, musiche da film senza possedere un vinile o avere (a suo dire) una cultura musicale spiccata o approfondita su nessun genere.

Con questa premessa e andando invece a spiegare quante reazioni positive e quanti consensi abbia ottenuto la sua musica viene da chiedersi se ci stia prendendo in giro tutti o meno.

Gli album “Ecce Homo” (2012), “Uomo donna” (2017) e la suite cortometraggio “Immensità” (2019) gli sono valsi elogi dalla critica musicale italiana ed europea conquistando, in Francia, spazi su Le Monde e Liberation, oltre a pubblicazioni in Belgio, Regno Unito, Canada e Stati Uniti.

In Italia è stato paragonato a Lucio Battisti, Luigi Tenco, Claudio Rocchi (che in un’intervista ha ammesso candiamente di non conoscere), Radiohead, Portishead oltre a diversi artisti progressive rock.

Andrea è stato assistente sui set cinematografici, montatore video, poi è partito per quello che lui chiama processo empirico: in parole povere suona, registra, fa musica, senza averla mai studiata né conoscere le tecniche di registrazione.

Papà da poco e avverso al mondo social, Andrea ci stupisce ancora con “Vivo”, brano dal sapore cantautorale anni ’60 legato ad una vera e propria installazione artistica.

Connettendosi infatti al sito www.vivo2021.tv possiamo ascoltare il brano abbinato a numerose immagini in diretta, provenienti da diverse webcam, piazzate da Venezia a Parigi e Las Vegas passando per le spiagge desolate della Thailandia, i treni sotto la neve in Russia, gli orsi polari, i pesci sott’acqua e la terra vista dagli occhi di un astronauta.

Tutto questo accompagnato da “Vivo” come colonna sonora.

Una finestra sul mondo, un ritratto dell’umanità cangiante, una piccola esperienza interattiva. Un dolce inno alla vita che scorre in ogni sua forma nonostante questi tempi bui, nonostante tutto.

«Mi manca il mondo e mi manca poterlo osservare senza la stomachevole narrazione dei media. Non dirò frasi del tipo “aspettando tempi migliori”, perché di vita ce n’è una sola e, anche se so che poteva capitarci un’epoca migliore, nel frattempo…. Vivo» –  cosi scrive Andrea.

Qui riascoltiamo “Vivo”:

Informazioni:

www.radiobudrio.it

https://it-it.facebook.com/radiobudrio

MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,30 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

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