Calcutta, da “indie” ad “Evergreen”?

Il cantautore esce con l’atteso terzo album in attesa dei concerti il 21 luglio allo stadio Comunale di Latina e il 6 agosto all’Arena di Verona.


Quando si parla del fenomeno Calcutta l’unica cosa incontestabile e indiscutibile sono i numeri che questo artista è riuscito a fare, soprattutto nei concerti, e l’interesse crescente nei suoi confronti da parte dei media e dell’ambiente musicale. Andando ad analizzare invece quello che racconta, la musica e il genere che Edoardo D’Erme in arte Calcutta ci propone si entra invece nel labirinto intricato dell’opinabile, del discutibile e a volte dell’incredibile.

 

Mi spiego meglio: se c’è un artista sul quale la vetusta e ormai superata industria discografica non avrebbe mai puntato è proprio lui, uno che sembra passato li per caso, uno che fa’ della povertà (sciatteria direi pure) della produzione la propria cifra stilistica, uno che fatica persino a titolare le proprie canzoni ripiegando sui nomi provvisori salvati in una cartella di file provvisori.

 

Invece Calcutta alla faccia degli scettici (e anche alla faccia nostra) si è affermato e le sue rivincite targate estate 2018 sono diverse, a partire dal concerto nello stadio della sua Latina e quello prestigiosio all’ Arena di Verona. “Evergreen” è un album che ci ripropone il puro stile Calcutta senza la ricerca del produttore di grido, con le melodie pop a volte appena abbozzate e una confezione finta approssimativa come solo lui sa fare

 

I testi parlano di piccole cose, piccole situazioni amorose e sono il manifesto di quel pop indipendente italiano che fugge ogni riferimento sociale, politico o ideologico. La copertina ritrae il cantautore in una situazione bucolica, seduto davanti ad un gregge di pecore, un idea che sarebbe forse venuta alla coppia Battisti Mogol che in qualche modo lo ispirano in “Kiwi” dove cambia curiosamente la destinazione del leggendario “campo di grano”.

 

E’ presente una metafora sportiva in “Hubner”, il calciatore che rifiutò offerte importanti per finire la carriera in provincia, a Piacenza, c’è invece autoironia in “RAi” che racconta della sua prima apparizione televisiva in playback sulla tv di stato. Calcutta continuerà a dividere, a non piacere a molti ma si ha la sensazione che per il momento, anche grazie all’ironia amara di “Orgasmo”, alla malinconia di “Pesto” fino all’amore dichiarato di “Paracetamolo” Calcutta abbia vinto la sua sfida, fatevene (facciamocene) una ragione.

 

Qui il video di “Paracetamolo”: https://www.youtube.com/watch?v=UW1DjnCBcSY

 

Informazioni:

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 15,10 – 21,00 su Radio Budrio

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