Si è chiuso a Trieste il forum organizzato dal Joint Research Centre (JRC), servizio di scienza e conoscenza della Commissione europea, e AREA Science Park, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
L’evento ha riunito nel capoluogo giuliano 250 dal esperti del mondo accademico, delle camere di commercio e delle istituzioni locali, tra cui 75 relatori di fama internazionale. Scopo della settimana di workshop e tavole rotonde è stato promuovere l'innovazione nelle tre macro-regioni Danubiana, Adriatico-Ionica e Alpina. Il punto di forza dell’Europa, che è povera di materie prime e ha costi di manodopera medio-alti, sta nella sua dotazione di ottime università e centri di ricerca.
Tuttavia, la trasformazione dei risultati della ricerca in prodotti di valore commerciale o sociale è ancora in ritardo rispetto ai principali concorrenti e qui la cooperazione tra i Paesi membri, in particolare su scala macroregionale, può essere di grande aiuto. Occorre per questo formare personale qualificato in grado di promuovere percorsi di innovazione e di trasferimento tecnologico e l’appuntamento triestino ha avuto il merito di aggregare una comunità di giovani professionisti, metà dei quali dall’area dei Balcani occidentali, che contribuiranno allo sviluppo della cultura dell'innovazione nei rispettivi Paesi di provenienza.
Un percorso questo che - ha sottolineato la presidente Debora Serracchiani - trova una regione come il Friuli Venezia Giulia, al crocevia delle tre macroregioni, particolarmente attenta e interessata in virtù dei numerosi centri di ricerca di eccellenza, università, parchi scientifici e organizzazioni internazionali presenti sul suo territorio. La settimana dell'innovazione si è articolata in cinque giornate, affrontando questioni strategiche insieme a diversi aspetti specifici, quali le politiche di specializzazione intelligente, lo sviluppo dei parchi scientifici, le tematiche del trasferimento tecnologico e la gestione della proprietà intellettuale. Altri co-organizzatori della manifestazione sono stati il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (ICGEB), Elettra Sincrotrone Trieste, l'Associazione Internazionale dei Parchi scientifici (IASP) e l'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (WIPO).
Per Alessandra Pastorelli, vicedirettore presso il Ministero italiano degli Affari Esteri, l’evento ha dato un importante contributo al processo di Berlino per i Balcani occidentali, che l'Italia presiederà il prossimo anno.