In apertura del 2017 sono arrivati i dati ufficiali della produzione 2016 Enel Green Power da fonte geotermica in Toscana: a livello regionale la produzione del 2016 è stata di 5.871 Gwh, il dato più alto di sempre negli oltre cento anni di storia della geotermia toscana. Superato il record dello scorso anno di 5.820 Gwh.
Il nuovo anno non ha fatto in tempo ad iniziare e la geotermia toscana ha già stabilito un nuovo primato nel contesto delle rinnovabili e dell’economia della regione. Il 2017, infatti, si è aperto con il nuovo record assoluto relativo alla produzione da fonte geotermica nell’anno solare 2016: le 34 centrali geotermiche in esercizio sul territorio regionale nel 2016 hanno fatto registrare una produzione di 5.871 GWh, dato che supera il primato dell’anno precedente quando la produzione era stata di 5.820 GWh. Il nuovo record di produzione da fonte geotermica in Italia, che segna un aumento di oltre 50 GWh rispetto al 2015, è stato possibile grazie all’ottimizzazione tecnologica e all’eccellenza degli impianti la cui efficienza impiantistica è stata superiore al 98% e alla disponibilità dei pozzi minerari gestiti da Enel Green Power nell’ottica di una coltivazione geotermica attenta all’ambiente e all’equilibrio del ciclo geotermico. Si tratta di un risultato storico perché negli oltre 100 anni di attività industriale mai era stato raggiunto un livello così elevato di produzione, segno evidente della rinnovabilità della risorsa che non si esaurisce con il passare degli anni ma che, se ben gestita attraverso la reiniezione delle acque in uscita e l’innovazione tecnologica, cresce in termini di disponibilità e di resa mantenendosi in equilibrio con l’ambiente, a conferma che la geotermia è totalmente rinnovabile.
A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali geotermoelettriche (per un totale di 37 gruppi di produzione) di Enel Green Power, 16 sono in provincia di Pisa; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi di produzione; infine, altre 9 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione. A livello provinciale, la provincia di Pisa si attesta su un produzione geotermica di 2.976 GWh, il dato più alto delle tre province toscane. Il territorio di Siena ha avuto una produzione di 1.492 GWh e Grosseto di 1.403 GWh. I quasi 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie e forniscono calore utile a riscaldare oltre 10mila utenti residenziali nonché aziende dei territori geotermici, circa 30 Ha ettari di serre, caseifici e una importante filiera agricola, gastronomica e turistica. A livello di organizzazione aziendale, le centrali sono raggruppate nelle cosiddette “Aree Geotermiche” (ognuna delle quali raccoglie impianti di province diverse) di Larderello, Radicondoli, Lago Boracifero e Piancastagnaio/Amiata: le aree di Larderello e di Lago hanno fatto registrare una produzione rispettivamente di 1.822 e di 1.851 GWh, l’area di Radicondoli di 1.217 GWh e gli impianti amiatini di Piancastagnaio, Santa Fiora e Ardicosso di 981 GWh.
“Ormai da alcuni anni la geotermia stabilisce un record di produzione dopo l’altro – ha detto Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power – a conferma che si tratta di una risorsa antica ma in grado di rinnovarsi continuamente per andare oltre se stessa e contribuire in modo determinante allo sviluppo delle rinnovabili in Toscana e in Italia. La nostra attività, infatti, costituisce un’eccellenza nel mondo per le tecnologie utilizzate, il rispetto dell’ambiente e le frontiere di innovazione che apre nel settore dell’energia, elettrica e termica. Il record di quest’anno conferma che siamo sulla strada giusta, grazie al nostro know how e alla collaborazione con le istituzioni regionali e locali, con gli imprenditori e le associazioni di categoria con l’obiettivo di continuare ad essere leader a livello internazionale, aumentare ulteriormente le ricadute locali e consolidare il distretto geotermico toscano in Italia e nel mondo”.