Grazie ad un finanziamento, il digitale approda nelle biblioteche spezzine.
La Compagnia di San Paolo è una delle fondazioni in Europa che maggiormente si occupa delle attività culturali e in questa linea ha pensato di finanziare con un contributo di oltre 80.000 euro, un progetto proposto dalle Civiche Biblioteche della città della Spezia: 'La Spezia Smart Library: archivi e biblioteche nell'epoca della riproduzione digitale. L'assessore alla cultura Luca Basile spiega che questo progetto finanziato dalla compagnia di San Paolo consente la digitalizzazione del sistema bibliotecario spezzino, da un lato a scopo conservativo e dall'altro innovativo aprendosi agli eBook. Una sorta di banca bibliotecaria testuale. Notevole l'interesse della Compagnia San Paolo a testimoniare la qualità del nostro sistema bibliotecario. Innovazione degli strumenti accanto all'apertura delle biblioteche nuove.
La Dirigente dei Servizi Culturali, Marzia Ratti racconta che la biblioteca Mazzini ha quasi 120 anni ma tende sempre a rinnovarsi. Saputo che la San Paolo aveva messo a disposizione bandi per la cultura, si è pensato di partecipare perché la posta in gioco era notevole e avrebbe consentito il passo verso il digitale. Come in tutte le biblioteche, le fonti antiche vanno degradandosi, per cui va salvata la storia della Spezia. Il Progetto infatti finanzia tra l'altro, il restauro della caratata del 1655 che ci informa sulla distribuzione delle proprietà immobiliari dando uno spaccato della città all'epoca. Questo progetto va ad incrementare le risorse digitali. Alla Spezia lo sforzo per il digitale è stato notevole in tutti i settori come nell'editoria che vanta una casa editrice elettronica dal 2006, la Liber Iter. La risposta del San Paolo è una conferma del nostro lavoro.
La responsabile del sistema bibliotecario Roberta Correggi aggiunge che la digitalizzazione e il futuro delle biblioteche sia per la conservazione che per ovviare ai problemi di spazio sempre manchevole. La scelta dei documenti da salvaguardare è stata solo un inizio, volto intanto a conservare una fotografia della Spezia antica, come i documenti relativi alla caratata del 1655, con dati urbanistici, nomi, dati demografici ed economici sociali. I documenti antichi quindi faranno parte dell'archivio digitale che raccoglierà anche immagini. Infine la funzionaria Claudia Bocciardi conclude approfondendo i dati sulla parte programmatica del digitale puro. Si parla infatti di prestito digitale che si svolgerà come quello in carta scaricando sul proprio devise gli eBook in prestito che saranno temporizzati con unico file. Il prestito sarà fatto tramite piattaforma digitale che potrà servire tutti gli iscritti al sistema bibliotecario.
Inoltre si potranno utilizzare delle applicazioni con cui avere aggiornamento in tempo reale, personalizzazione di ricerca nel catalogo on line con coinvolgimento delle basi dati in rete e la possibilità di prenotare il prestito. Il progetto dura due anni e da ora inizia la digitalizzazione a trance a seconda dei finanziamenti ricevuti. Grandi novità quindi nel settore bibliotecario alla Spezia, che accanto al rinnovamento dell'antica Biblioteca Mazzini e l'ampliamento della Biblioteca Beghi, aggiunge questo progetto tutto proteso verso il futuro, utilizzando al meglio le potenzialità del digitale.