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La Calabria bizantino-normanna nella produzione originale firmata Erminio Perocco.


Il Medio Evo calabrese nel Si può raccontare, in 20 minuti e attraverso le immagini, una storia ricca e complessa come quella che ha caratterizzato il Medio Evo calabrese? Lo si può fare se dietro la cinepresa c’è l’occhio attento di un autore e regista  che in questi anni si è affermato all’attenzione del grande pubblico per la realizzazione di diversi docu-film che si discostano dal genere documentaristico tradizionale. Si tratta di Erminio Perocco al quale Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d’Autunno, ha affidato la produzione originale di un video nel quale fare emergere le peculiarità della  Calabria  d’epoca bizantina- normanna. S’intitola “God blessed Calabria” e sarà proiettato, per la prima volta, il prossimo 15 novembre nelle sale del Museo Marca di Catanzaro, in apertura del ricco programma degli eventi culturali del Festival.

E anche Perocco sarà presente alla “prima”, per illustrare la filosofia che ha caratterizzato questo lavoro. «Non è un documentario classico – afferma – anzi ho cercato di discostarmi da un’impostazione che avrebbe potuto risultare pesante all’occhio dello spettatore. Si tratta certo di un lavoro di valenza culturale ma posso senza dubbio affermare che è stato fatto in modo non convenzionale». L’obiettivo è quello di far scoprire delle bellezze che probabilmente nemmeno i calabresi conoscono. «Non c’è certo la presunzione di pensare che questo – prosegue -  possa essere considerato un filmato esaustivo. Piuttosto c’è l’ambizione di affascinare chi lo guarda  con un mix che a me non appare per nulla scontato aprendo una sorta di “porta” su qualcosa di nuovo, su un territorio che possiede tante ricchezze che non si trovano nel resto d’Italia».


Per il regista la Calabria si presenta come una terra « che forse cela troppo i suoi misteri», ma proprio questa potrebbe essere la sua forza attrattiva. Veneto, Perocco non ha difficoltà ad ammettere che questo lavoro gli ha dato l’opportunità di conoscere una regione del tutto diversa dai soliti luoghi comuni. «E’ una terra dall’incredibile ricchezza culturale. E si badi bene: non soltanto per il suo periodo magnogreco o per quello romano. Nel Medio Evo era tra i posti più ricchi d’Italia tanto che era meta degli emigrati che arrivavano dal  Nord. Era fiorente all’interno di un ambito culturale vivace. E’ un esempio straordinario per capire come funziona il mondo: ci sono notevoli inversioni di tendenza – aggiunge – e ciò che oggi è ricco domani può diventare povero. E viceversa». “God blessed Calabria” è così un documento esclusivo del Festival «che può e deve diventare – conclude Perocco – uno spot positivo per questa regione. Anche per i calabresi stessi e, soprattutto, per i più giovani. Sarebbe infatti utile che gli studenti lo guardassero per radicare in loro l’idea di vivere in una terra ricca di storia e cultura». C’è così grande attesa per vedere questo docu-film che sarà, subito dopo, commentato dagli archeologi Chiara Raimondo e Francesco Cuteri. Toccherà a loro dibattere sulla “Calabria terra di incontro tra Oriente e Occidente”.


Gli eventi culturali proseguiranno fino a sabato 19 novembre. E sarà un’alternanza di ospiti e temi di grande attualità con protagonista sempre il Sud. Ci saranno, tra gli altri, Monsignor Mimmo Battaglia e don Aniello Manganiello per parlare di “Dio nelle terre di frontiera”; il giornalista e scrittore Carlo Puca che presenterà il suo libro provocatorio dal titolo “Il Sud deve morire”; alcuni sindaci e giornalisti calabresi si interrogheranno sulla Calabria quale “terra di incontro nel secondo millennio”. Infine, la presenza di un calabrese di successo, Gerardo Sacco, per lanciare il messaggio che anche qui si può diventare grandi.  A tutti questi appuntamenti potranno partecipare, prioritariamente, gli abbonati alla quattordicesima edizione del Festival d’Autunno che prevede, in cartellone, tre eventi musicali di straordinario livello: il leggendario Steve Hackett,  Gino Paoli con Danilo Rea e Massimo Ranieri, con la sua ultima produzione jazz “Malìa”. Gli abbonamenti si potranno sottoscrivere entro il prossimo 15 ottobre. Lo si potrà fare esclusivamente presso la Galleria d’Arte Miglio, su Corso Mazzini al civico 200, nel centro storico di Catanzaro, nelle vicinanze della Questura.

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